Il sorriso che incanta

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Suonò l'ultima campanella della giornata, significava una cosa sola: Mc Donald's.
«Finalmente, non ne potevo più... Questa scuola è una prigione.»
Jasmine poggiò il gomito sulla mia spalla e sorrise. «Stai ancora pensando alla scuola? Tra poco mangiamo!»
«Jas, siamo ancora nella scuola.»
Al suonare della campanella nei corridoi si creava un macello, spintoni e gomitate varie per uscire prima. Ma alla fine si perdeva solo il doppio del tempo a cercare spazi liberi, dove poterti infilare, che portavano alla luce.

Finalmente eravamo quasi vicino al cancello, chiamato da noi studenti "le porte della libertà". Giravo lo sguardo distrattamente e annoiata da tutto quel caos, fin quando tra la folla scorgo un sorriso familiare che subito dopo perdo di vista. Perdo di vista le mie amiche, fin quando mi sento tirata da un braccio e trascinata fuori dalla folla. Erano Emily e Jasmine impazienti di aspettare un secondo in più. Pensierosa, mi avvio al Mc.
«Come mai così silenziosa Ronnie? Cosa pensi?», disse Emily rivolgendosi a me col solito sguardo sereno che mi metteva tranquillità.
«Niente Hem, avrò preso una svista.»
Mi guardò misteriosa e mi trascinò al tavolino, tra pochi minuti avrei masticato quel panino.

«Allora Ronnie, cosa ti turba?»
«Niente Hem, solo che sono giorni che faccio un sogno strano... ma l'unica cosa che riesco a ricordare al risveglio è un sorriso di un ragazzo. Ed oggi mi sembra di averlo visto a scuola, all' uscita tra la folla.»
Jasmine mi guardò stranita. «Mangia che è meglio.»

Niente di stranoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt