10.

1.9K 92 6
                                    

Mi alzo e noto che non sono nella mia stanza, dove sono?
Cerco di fare mente locale e ricordo i miei che mi danno la notizia, io che corro e John.
John!? O mio dio, spero che non vorrà una spiegazione approfondita di quello che è successo.
Cerco di alzarmi ma sento un peso sulle gambe, guardo meglio e lo vedo, in tutta la sua bellezza, appoggiato sulle mie gambe dormendo come un ghiro.

"John.. " niente.

"John sveglia devo andare a casa a lavarmi" niente, sembra essere andato in coma.

"JOHN! E CHE CAZZO!" fa un salto, si sono stata un pò  troppo scontrosa, ma non si svegliava e io andavo di fretta.

"Cosa mo urli di prima mattina? Poi guarda, sono le 6:00 del mattino dove devi andare?" È davvero buffo sentire la sua voce impastata di sonno.

"A casa a lavarmi e poi andare a scuola" rispondo ovvia.

"Puoi lavarti qui e metterti qualche vestito di mia sorella, su e giù avete la stessa taglia, ma penso che non avete la stessa taglia di seno" dice quest'ultima frase in modo malizioso.

"Come fai a essere così pervertito anche di prima mattina?"

"Hei, sono le mie doti" risponde sorridendo.

******************************

In macchina

"Grazie del passaggio"

"Di niente. Sicura di non voler andare a casa prima? Se vuoi ti accompagno, faccio retromarcia."

Dovevo andare a casa, ma non sono ancora pronta ad affrontare questa situazione.
Anche se mia madre ultimamente era un pò diversa, mi manca, in fin dei conti è sempre mia mamma.

"No"

Mi dirigo in classe e sento il telefono vibrare.

"Pronto?"

"Hei piccola, come stai?" Come vuoi che stia? Era Ed, non l'ho più cercato ieri notte.

"Bene" mentii spudoratamente.

"Va bene, ti vengo a prendere all'uscita, ti porto a pranzo fuori"

"Va bene allora a dopo un bacio"

Attaccai subito senza nemmeno dargli il tempo di rispondere.

"Chi era?"

Non me ne ero accorta che John è rimasto al mio fianco anche durante la telefonata.

"Ed" dissi guardando davanti senza degnarlo di uno sguardo. Il tono che aveva usato mi ha infastidita.

"Ah giusto, ora stai con lui." Cosa?

"Si, a te cosa frega?" ultimamente sono un pò  troppo scontrosa.

"Ti avevo detto di stare lontana da lui, ma come sempre fai di testa tua!"

"Ma chi sei tu per dirmelo? Poi per qualche bacio che ci siamo scambiati, ti senti in dovere di dirmi cosa devo e non devo fare?"
Ero fuori di me.

"No, non mi sento in dovere di niente. Qualche bacio? " Sembra deluso. Cosa si aspettava? In fondo è stato lui a baciarmi e farsi un'altra.

"Si, ora vado che ho già quindici minuti di ritardo per colpa tua!"

Detto questo mi incammino di fretta in classe, ho quella canaglia del prof Edgar, busso alla porta dell'aula.

"Avanti" coraggio.

Faccio per entrare ma quel vecchio mi ferma.

"Ma guardate non me lo sarei mai aspettato che la signorina Bruce fosse in ritardo."

Per Sempre?On viuen les histories. Descobreix ara