6.

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Passai tutto il pomeriggio a casa a studiare per l'interrogazione di domani, il prof Edgar aveva chiamato mia madre per quel stupido ritardo, che, personalmente non penso sia così grave.
Mia madre mi ha messo in punizione, cioè: non uscire per una settimana.
Erano le 17:00 quando qualcuno mi inviò un messaggio e mi precipitai a leggere:

Da Ed
Hey, domani ti voglio pronta per le 19:00 ;)

Merda, non potevo uscire, ma non potevo dirgli nemmeno di no.

A Ed
Certamente piccola palla di pelo bionda. Dove mi porti?

Dovevo escogitare un piano.

Da Ed
A fare un pic-nic!!

A Ed
Va bene a domanj :*!

Avevo trovato un modo: la mia stanza aveva  una scala appoggiata al balcone, userò quella!

******************************

Erano le 6:50 così mi alzai e andai a farmi una doccia e vestirmi.
Stavo davanti scuola quando vidi Emmy mano nella mano con quel Luke, appena mi vide il suo sorriso svanì, lo so ero stata troppo dura con lei ma non era colpa mia, non gli ho dato io un ultimatum!
Le ore passarono in fretta e John non faceva altro che baciarsi con Alexy e parlare con gli amici. Appena tornai a casa andai subito in camera per preparare i vestiti per stasera.

"Mamma!" dissi correndo di sotto trovandola a cucinare il pranzo.

" stasera starò chiusa in camera a studiare, non ho fame, quindi credo che passerò tutta la sera a studiare per domani." spero crederà a questa enorme bugia.

"Va bene. Vedo che la punizione da i suoi frutti." si, proprio la punizione...

"Ok, papà?" domandai

"Oh è a pranzo con i colleghi" mi rispose come se non gliene fregava niente.
Corsi direttamente in camera. Erano le 18:00 dovevo prepararmi.
Dopo aver fatto la doccia, decisi di mettermi un leggins nero, una canotta lunga semitrasparente nera con la zip davanti al seno, un cardigan bordeaux e degli stivetti dello stesso colore. Per i capelli feci una treccia a spina di pesce sul lato, invece per il trucco solo un po di mascara.

Da Ed
Scendi!

Chiusi la porta a chiave aprì il balcone e scesi per la scala, vidi la macchina di Ed parcheggiata davanti alla porta. Merda non posso passare da li, così mi andai davanti alla casa dei vicini facendogli segno con la mano, capì che ero io e venne lì.

"Ma non abitavi lì?" chiese confuso

"Si, ma è una lunga storia" dissi, sperando che non facesse più domande.
Il tragitto fu abbastanza silenzioso così decisi di chiedergli:

"Dove si terrà questo pic-nic?"

"In spiaggia! Non sono un fanatico del parco, penso che sulla spiaggia sia più bello, poi il rumore delle onde è un bel sottofondo" disse guardandomi.

"Wow, sei davvero come dire.."

"Romantico? Si, è un lato che mostro per le persone che ne vale la pena" cosa voleva dire? Per me ne valeva la pena?
Chissà se John avrebbe mai organizzato un pic-nic per me sulla spiaggia. Sicuramente no, lui è un tipo da discoteche, da pub e cose così.

"Che lavoro fai?" chiesi mentre stavamo scendendo dalla macchina, era davvero una bella spiaggia, c'erano un bel pò di ragazzi.

"Oh, beh....  Faccio delle consegne a domicilio" disse grattandosi la nuca nervosamente. Ok forse non ne vuole parlare.
Ci incamminammo per la spiaggia per trovare un posto isolate dai ragazzi, così non ci avrebbero disturbato.

"Ecco, qui penso che vada bene"
Aveva ragione stavamo abbastanza lontani.

"Si, penso di si"

Ed stava litigando per far stendere l'enorme tovaglia sulla spiaggia, a quella scena mi scappò un risata

"Vuoi aiuto?"

"Si, grazie"
Detto questo ci sedemmo sopra e prese lo zaino dove da dentro cacciò due panini, due bicchieri di plastica, una bottiglia di coca e una di fanta.

"Non sapevo quale ti piacesse"

"Oh, tranquillo mi piacciono entrambe, grazie."
Non avevo molta fame ma quando tolsi il panino dalla carta sentì un odore molto buono, era un kebab, oddio io adoro il kebab, infatti la pancia iniziò a brontolare all'improvviso.

"Come mai tu e la tua amica stavate litigando ieri?"

"Beh, pensavo che era la mia migliore amica, ci conosciamo dalle elementari." ti prego cambia discorso.

"Pensavi?"

Ma i cazzi tuoi?

"Non ci siamo capite su alcune cose, io preferivo altre così abbiamo litigato" mentì non voglio far sapere le cose che  riguardao me e Emmy.

Il sole stava tramontando, era davvero bello se non fosse per quei ragazzi che facevano un chiasso enorme.
Stavamo seduti con le gambe incrociate quando Ed mi mise un braccio sulle mie spalle ed io senza accorgemene appoggiai la testa sulle sua spalla.
Passarono dei minuti e noi stavamo ancora in quella posizione quando Ed incominciò a guardarmi, alzai la testa per far incontrare i nostri sguardi quando lo vidi accorciare le distanze, senza pensarci due volte lo baciai, fu molto sorpreso da questo mio gesto e a dir la  verità anch'io.
Era un bacio dolce ma allo stesso tempo passionale, picchiettò con la lingua sul mio labbro così gli diedi l'accesso, mise entrambe le  mani sulle mie guance e anch'io. Ed aveva un buon sapore, ma che subito svanì perché si spostò, non capivo, baciavo male? Ma appena aprì gli occhi vidi una persona davanti a noi.

John?

"Che vuoi ?" disse Ed con fare minaccioso.
John aveva gli occhi rossi e una bottiglia di birra in mano, era sicuramente ubriaco.

"Niente guardavo lo spettacolo, non sei tanto santarellina come dicono, eh Meredith?" quelle parole mi fecero imbestialire

"Senti anche se vado bene a scuola e preferisco stare a casa la sera non fa di me una santa! Poi scusa qual'è il tuo problema che stavo baciando Ed?" che c'è, era geloso?

"Nessun problema" disse con indifferenza

"Appunto allora Vattene" Ed stava perdendo la pazienza e infatti John se ne andò ma prima mi guardò per svariato tempo con uno sguardo assassino.

Decisi di tornare a casa per non far sospettare niente a mia madre.
Una volta davanti casa salutai Ed con un bacio a stampo anche se non sapevo cosa eravamo, ma decisi di rivederlo e conoscerci meglio.
Entrai dal balcone giusto il tempo perché mia madre iniziò a bussare alla porta insistentemente

"MEREDITH APRI QUESTA PORTA O TE LA BUTTO GIÙ!" Merda.

"MAMMA SONO SOTTO LA DOCCIA UN MOMENTO"
mi tolsi i vestiti in fretta, mi struccai , scompigliai la treccia, mi misi l'accappatoio e andai ad aprire.

"Sono tre ore che busso!"

"Scusa ero sotto la doccia"

"Cosa sono quei vestiti e quei stivaletti sulla sedia?" disse indicando i vestiti.
O cazzo.

"Ehm, l-li stavo preparando per domani per la scuola visto che ora vado a letto." gli risposi mostrandogli un sorriso finto.
Detto questo esce dalla stanza, mi misi il pigiama e andai sotto le coperte pensando al bacio e a John.
Perché Ed era arrabbiato quando l'ha visto? Si conoscono? E perché John era venuto davanti a noi?
Domani devi chiederglielo!

Spazio autrice

Scusate il ritardo, ecco il capitolo spero vi piaccia, commentare e votate.

PS. Scusate se è corto.

Baci
-Benny

Per Sempre?Where stories live. Discover now