Capitolo 10

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"Benjamin" sbottò Federico dal salotto, con già il giubbetto leggero buttato addosso "datti una mossa"

"Arrivo, un secondo solo" urlò il moro di rimando dalla camera da letto.

"Sei sempre in ritardo" commentò spazientito.

"Non è colpa mia" replicò l'altro.

Federico si sedette di nuovo sul divano, prendendo in mano il cellulare per scorrere la home di Instagram.

"E sentiamo, di chi è la colpa?" chiese poi.

"Forse di quello che mi ha fatto un pompino dopo che sono uscito dalla doccia facendomi perdere tempo? Mi pare fossi tu, ma ho dei ricordi vaghi, potrebbe essere stato qualcun altro" replicò sarcastico.

Federico scoppiò a ridere.

"Confermo, ero io. Ma non accadrà più, non preoccuparti" scherzò.

"Tanto lo so che ti piace" urlò Benjamin dall'altra stanza facendolo ridere di nuovo.

"Mh potrebbe...ma si può sapere cosa stai facendo?" chiese nuovamente, dopo aver sentito un gran baccano e diverse imprecazioni.

"Sto cercando i miei fottuti jeans neri, non è che li hai visti?" gridò con voce attutita, visto che aveva la testa completamente dentro l'armadio.

Il biondo lanciò un'occhiata alle sue gambe e ridacchiò senza rispondere.

"Federico" minacciò il moro.

"Si?" replicò con voce angelica.

"Ripeto la domanda..." iniziò entrando in salotto, ma non ebbe nemmeno bisogno di continuare perché vide lo sguardo furbo di Federico, che cercava di non scoppiare a ridere.

"Dammeli immediatamente" ordinò portando le mani sui fianchi.

"No dai Ben lasciameli, mi piacciono un sacco, per favore" lo pregò con voce lamentosa.

"Non so cosa mettere e sono miei, mi freghi tutti i vestiti" si lagnò il moro.

Federico si alzò dal divano e gli si avvicinò con sguardo malizioso.

No, Benjamin, questa volta resisterai.

Il biondo otteneva sempre tutto ciò che voleva dall'altro e riusciva ad avere il pieno controllo costantemente, gli bastavano due moine e Benjamin cedeva ogni singola volta. La timidezza iniziale era completamente scomparsa rivelando la sua vera natura sfrontata e sicura di sé, che Benjamin aveva colto fin dall'inizio.

"Amore" gli sussurrò all'orecchio con fare seducente "dai prestameli"

"No Fede..." replicò debolmente il moro, che già sentiva le gambe molli.

"Mh e va bene" continuò staccandosi dal suo orecchio e guardandolo con espressione imbronciata "suppongo di doverli togliere allora" slacciò il bottone lentamente per poi passare alla cerniera senza smettere di guardarlo dritto negli occhi "devo anche cambiare la camicia perché non sta bene con gli altri pantaloni" disse piano mentre iniziava a slacciarla un bottone alla volta.

Benjamin stava già sudando freddo.

Arrivato al terzo bottone, la aprì leggermente facendo intravedere i pettorali abbronzati, poi gli si avvicinò di nuovo "che dici mi aiuti tu a toglierli?" sussurrò innocentemente mentre portava le mani del moro sul bordo dei pantaloni e si mordeva il labbro inferiore.

"Cazzo" buttò fuori Benjamin "tienili" esclamò staccandosi di colpo "tienili e basta, se no non usciamo più" e con passo deciso ed espressione accigliata tornò in camera, mentre Federico sghignazzava soddisfatto.

Together it's a little less scary - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora