Capitolo 13

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Avviso:
Questo capitolo contiene dei contenuti non molto adatti ai minori, quindi se non vi piace passate al capitolo successivo quando vedete questo-> *
Grazie per l'attenzione ;)

Le lacrime continuano a scendere e a percorrere il mio viso segnato dal dolore.
Anche se è passato un po' di tempo, fa ancora male, molto male.
È un dolore che non passa mai, puoi soltanto non pensarci ma è sempre lì pronto a ripresentarsi nei momenti in cui meno te lo aspetti e in cui sei più indifesa.
Sospiro e asciugo le lacrime con la manica... devo riprendermi altrimenti bagnerò tutto il cuscino, non devo darla vinta al dolore.
Continuo la mia ricerca, cercando di rimanere concentrata e di lasciare fuori dalla testa tutto il resto.
Controllo nel comodino di papà, nei vari cassetti, sotto i suoi calzini, ma nulla.
Guardo anche nell'armadio, facendo attenzione a non scombinare troppo i vestiti.
Vedo qualcosa, lo afferro ma è solo un fogliettino con la lista della spesa.
È molto più disordinato di me certe volte.
Faccio un ultimo tentativo cercando sotto al letto, ma non c'è nulla oltre che un sacco di polvere.
Il campanello suona all'improvviso, facendomi sobbalzare.
Vado verso l'entrata cercando di capire  chi possa essere a quest'ora.
Spero non sia papà perché non ho risistemato alcuni vestiti.
Appena apro la porta, mi rivolge un sorriso.
"Hei piccola"
"Ciao Jack", lo abbraccio forte.
Sono contenta che sia lui, così posso starci un po' insieme.
Ci stacchiamo e mi guarda per un po' negli occhi.
"Cucciola ma hai pianto?"
"Ehm..." abbasso lo sguardo, ma lui mi costringe a guardarlo negli occhi alzandomi il viso.
Mi abbraccia ancora e mi da tanti dolci baci tra i capelli e si ferma solo per dirmi: "Non devi piangere cucciola, ci sono qui io per te."
Sa sempre cosa dirmi e di cosa ho bisogno, è perfetto.
"Jack vado un attimo su a sistemare una cosa ok?"
"Va bene, ti aspetto."
Salgo veloce le scale e vado nella stanza di papà e mamma.
Mi metto a risistemare i vestiti, appena finisco mi giro e c'è Jack sulla soglia che mi guarda.
"Non è questa la tua stanza vero?"
"Nono"
"Dov'è la tua?"
Chiudo l'armadio, lo prendo per mano e lo accompagno verso la mia stanza.
"Eccola."
"Carina, scommetto che lì ti metti a leggere i libri" mi dice indicando verso la finestra.
"Si proprio lì mi.."
* Non faccio in tempo a finire la frase che inizia a baciarmi prendendomi il viso con una mano e avvolgendomi con l'altra.
Ci spostiamo verso il letto, lasciando la porta della camera socchiusa.
Si siede sul letto, mi prende per i fianchi e mi fa sedere sopra di lui.
"Ti amo Ellie, ma se non vuoi che lo facciamo mi fermo"
"Ti amo anche io Jack, voglio anche io tranquillo."
Mi sorride e inizia a baciarmi il collo, mi succhia la pelle lasciandomi dei piccoli segni che scompaiono dopo pochi istanti.
Affondo le mani tra i suoi capelli tirandoglieli leggermente e continuando a baciarlo.
Gli levo la maglietta e lui toglie la mia.
Ha un corpo bellissimo e credo che anche lui stia pensando la stessa cosa, perché mi guarda come se fosse ipnotizzato.
Gli accarezzo per un po' il petto e poi mi avvicino posandoci dei piccoli baci.
Mi slaccia il reggiseno e inizia a leccarmi e a mordicchiarmi i capezzoli.
Mi mordo le labbra per il piacere, mentre continuo ad accarezzargli i capelli.
Si alza per un attimo per togliersi i pantaloni e i boxer, gli faccio levare anche i miei.
Mi fa salire di nuovo sopra di lui e rincominciamo a baciarci.
Posa di nuovo la mano sui miei fianchi e fa scorrere un dito tra le cosce facendomi ansimare.
Infila un secondo dito, e il mio corpo si rilassa.
Continua con movimenti circolari e accelerando piano piano, d'istinto gli vado in contro con i fianchi.
Inizio a mugulare il suo nome e mi torturo le labbra mordicchiandole.
"Jack..." gemo.
"Piccola adesso entro, faccio piano non ti preoccupare."
Mi dice con la voce eccitata.
Annuisco.
Si infila il preservativo e intanto lo guardo.
Le sue pupille si sono dilatate tantissimo facendo sembrare i suoi occhi neri.
Mi prende con entrambe le mani i fianchi e inizia a penetrarmi piano.
All'inizio sento un po' di dolore ma quando inzia a muoversi, passa e si trasforma in piacere.
I nostri corpi si muovono all'unisono, diventando una cosa sola.
Non è solo attrazione questo è amore.
A un certo punto sento che sto per venire.
"Jack io sto per..."
"Anche io cucciola."
E dopo poco veniamo insieme.
Ci stendiamo sul letto soddisfatti.
"Ti amo davvero tanto Jack."
"Anche io Ellie, tantissimo."
Poso la testa sul suo petto, e facendomi cullare dal suono del suo cuore mi addormento tra le sue braccia.

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