Capitolo 18 - Good girls love bad boys

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«Dovremmo fare qualcosa allora, se sono qui ringrazia tuo padre». Mi prese in braccio e mi baciò come non aveva mai fatto, proprio davanti a lui. Mi palpò dappertutto, mentre la passione prese il sopravvento e mi portò in bagno. Mi sbatté contro al muro, mentre cercò di togliermi i vestiti. «Pensavo che fosse solo per farlo ingelosire» dissi mentre lo baciavo. «Lo era, ma ora ti voglio per dire ufficialmente che sei di nuovo mia, non ce la faccio più, mi sei mancata troppo. Non l'ho più fatto dalla prima notte con te, se non era con Te non volevo farlo con nessun altra, cavolo sono davvero stretti che non riesco a toglierli» affermò, mentre ridacchiavo e li ruppe. Me li tolse.

«Wow impaziente?» chiesi usando una voce suadente. «Molto» affermò eccitato. Lo spogliai. Mi mette sul lavandino e iniziò, dio quanto mi era mancato. «Cazzo sì piccola» sussurrò eccitato come non mai. Mi mise la mano sotto al sedere e mi alzò. Mi fece mettere davanti a lui di schiena, davanti allo specchio. Arrivammo all'orgasmo insieme e mi venne da chiudere gli occhi, ma Alex disse: «no, aprili, voglio che restino aperti perché tu veda cosa mi fai, come mi fai sentire, quanto sei importante per me». Lottai contro l'istinto e li tenni aperti. Erano fissi sui suoi, mentre ci guardammo allo specchio. Mi misi una mano davanti alla bocca per cercare di smorzare i miei gemiti. Quando finimmo ci sistemammo e uscimmo. Marco e Kate andarono all'hotel, ma io non non volevo far dormire Alex lì, quindi avvertii mio padre sia per Alex, sia per Kate che non avrebbe dormito qui.

Quando arrivammo andai a farmi subito una doccia, mentre Alex si preparò per la notte. Mio padre stava già dormendo per fortuna. Mi lavai, quando vedo le ante della doccia aprirsi. Era Alex, completamente nudo. «Alex ma che fai?» domandai. «Zitta» affermò serio. Entrò e la chiuse, dopodichè mi baciò. Mi fece desiderare solo con due e dita e abbassandosi appena. Decisi di ricambiare il favore e avvolsi bocca e mani attorno alla sua lunghezza. Ci ricoprimmo di succhiotti e poi lo facemmo per davvero. Gemetti, sperando che mio padre non si svegliasse. Quando finimmo uscì e mi avvolse in un asciugamano. Mi portò sul letto e mi diede un bacio sulla testa. «Notte piccola» disse, mentre mi addormentai ancora tutta nuda. La mattina mi svegliai con un'ombra che venne verso di me. Mi baciò e sorrisi ricambiando, era Alex.

«Zitto o mio padre ci sentirà» affermai, mentre ridacchiava e mi tolse l'asciugamano che avevo dalla notte scorsa. «Scusa piccola, ma sei ancora nuda e non ce la faccio proprio». In poco tempo avevamo già fatto l'amore; mi stupiva il suo essere così veloce. «Ora vado» sussurrò, mentre e andava giù. Annuii e mi vestii. Quando scesi vidi mio padre e Alex che ridevano e mi preparai la colazione.

Alex's pov

Il padre di Lexie era molto divertente. Poi preparammo la colazione per lei e mi disse: «spero che alla nostra principessa piacerà». «Ovviamente» dissi io felice. «Sai, sono contento che ti abbia trovato e sei sempre il benvenuto, ma falla soffrire un'altra volta e i denti te lo ritroverai per terra... inoltre la notte e la mattina vorrei dormire, tutto chiaro?» chiese serio. Annuii capendo cosa voleva dire. Ci aveva sentiti. Ero un po' in imbarazzo e ridacchiai. Ovviamente lo avrei steso, ma era il padre della mia ragazza e non lo dissi per portargli rispetto. «Certo signore» affermai educato. «Bravo ragazzo». Misi i piatti in tavola e vedo la mia ragazza scendere.

Lexie's pov

Mangiammo e poi tornammo al campus. I miei genitori mi avevano detto di tornare a trovarli ed era quello che avrei fatto... magari con Alex. Ci incontrammo lì con Marco e Kate,
pronti per un altro giorno di scuola. Tornati al campus ci guardavano tutti sorpresi, ma non mi interessava niente, noi ci amavamo. La sera c'era una festa del campus e io e Kate eravamo state tutto il giorno insieme a casa di Alex e Marco, mentre loro due non si erano proprio visti. «Secondo te dove sono?» chiesi. «Non lo so» ammise lei. Sicuramente lo sapeva. Dopo un po' sentimmo la chiave girare nella serratura ed entrarono Marco e Alex con cioccolatini e fiori. Gli saltammo addosso mentre li baciammo e abbracciammo. «Grazie!» dicemmo in coro. «Ecco dove eravate» dissi. «Per voi questo e altro» risposero dolci. Ci sedemmo sul divano e sentimmo il campanello.

«Oh finalmente, sono già a casa da cinque minuti» disse Alex mentre aprì la porta. «Mettetelo lì». Vidi degli operai portare un divano e portare via quello vecchio. «Ma... che?» domandai non capendo. «Avevo detto che l'avrei fatto appena trovata quella giusta, niente brutti ricordi». Sorrisi e mi tuffai ad abbracciarlo. «C'è un altra sorpresa» sussurrò, sorridendo. «Quale?» domandai curiosa. Si tirò su la camicia e all'altezza del cuore cuore vedo un sacco di bende. «Ma che? Hai fatto a botte?». Mi preoccupai e lui rise. «Rilassati amore, è un tatuaggio» mi spiegò. Alzò leggermente la fasciatura e mi fece vedere il tatuaggio. Non riuscii a crederci, si era fatto tatuare il mio nome. C'era scritto "Lexie". Sorrisi e lui si riabbassò la maglia.

«Tu sei matto» dissi con le lacrime agli occhi. «Sì, di te». Sorrise e mi baciò. «Sei sicuro?» domandai. «Sì, sono sicuro di noi, nessuno ci separerà più, avevo detto che mi sarei fatto anche questo e beh, eccolo lì». Marco ci interruppe: «mi dispiace interrompervi ma siamo in ritardo per la festa». Picchettò poi sull'orologio. «Eh già» replicò Kate trascinandomi in camera mentre anche Marco e Alex si andarono a preparare. Io e lei ci vestimmo in camera di Alex. Si mise un vestito a sirena color rosa antico e dei tacchi alti; fortunata lei che stava bene con qualuque cosa. «Non so che mettermi» dissi sbuffando. «Tieni» sussurrò dandomi un sacchetto. «Te l'abbiamo comprato io e Marco, ad Alex farà impazzire». Sorrise felice e sorrisi anch'io immaginandomi la reazione di Alex. Era un abitino MOLTO corto, pericolosamente corto, nero, con la schiena completamene scoperta, abbondante scollatura davanti e trasparenze, in più con degli spacchi. Ero nuda praticamente.

Mi misi i tacchi, mi truccai, mi acconciai i capelli, presi la borsa e una giacchetta. Quando uscimmo vedemmo Marco e Alex che rimasero a bocca aperta: «wow». Ridacchiammo, e mentre Marco faceva i complimenti a Kate, Alex deglutiva.

 Ridacchiammo, e mentre Marco faceva i complimenti a Kate, Alex deglutiva

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(Lexie. Immaginatelo un po' meno trasparente, solo un pochino, magari sotto)

 Immaginatelo un po' meno trasparente, solo un pochino, magari sotto)

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(Kate)

«Lexie è... sei bellissima ma sei nuda!» disse Alex. «Non è proprio così, dai amore...» comincia a dire, mentre anche Kate e Marco mi difesero. «Lasciala stare è bellissima». Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai: «pensa solo a quanto sarà facile toglierlo dopo». «Tutti gli altri penseranno la stessa cosa» mi rimbeccò lui. «Ma tu sarai l'unico a scoprirlo» replicai facendogli l'occhiolino. «Vuoi davvero che mi cambi?» chiesi poi. Sospirò. «Tanto mi ci dovrò abituare giusto?». Sorrisi. «Giusto» affermai. «Dai andiamo che siamo già in ritardo» sussurrò poi lui.

Salimmo in macchina e alla festa trovammo Lorenzo e la sua nuova ragazza. Li ignorano e, in compenso, ci divertimmo un sacco. Quando tornammo Alex mi spogliò delicatamente. «Ehi» dissi sussurrando. «Avevi detto che avrei scoperto  come sarebbe stato toglierti questo vestito, e francamente non mi è piaciuto come ti hanno guardata e toccata alcuni, infatti gli ho fatto capire bene che eri mia». Risi di gusto. «Eh già, baciarmi e palparmi davanti a loro è stato un piano fantastico». Subito dopo mi penetrò «Lo so» disse tra i gemiti. Facemmo l'amore per ore, poi ci addormentammo.

 A Disastrous love (COMPLETA)Where stories live. Discover now