Capitolo 15 - Il risveglio

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Mi svegliai nella mia camera che sembrava vuota. Chiusi gli occhi; Alex mi mancava già e pensai che se avessi saltato un giorno di lezione non sarebbe successo nulla. Anche se mi mancava, non volevo proprio vederlo e nemmeno gli altri. Sarebbe stato troppo. Me ne restai in camera a piangere quando sentii squillare il telefono. Era Alex così non risposi. Risuonò per altre mille volte e rifeci la stessa cosa. Dopo poco mi chiamò Kate, così risposi. «Lexie, devi tornare! Alex è su tutte le furie! Sta facendo a pezzi l'appartamento e non sappiamo come calmarlo. Non sa che cosa ti è preso, non ti ha vista nemmeno a lezione!» disse tutti d'un fiato, mentre era disperata.

«Non posso Kate, scusa» affermai sicura, mentre chiusi la telefonata. Mi arrivarono dei messaggi da Alex che passavano dalle scuse agli insulti. Mi vennero le lacrime agli occhi, anche poco dopo spensi il telefono e cerca di non pensare a nulla. Gli altri giorni furono così. Non ci eravamo parlati e c'eravamo guardati a malapena, fino a quando non ce la fece più. Prima di andare a mangiare mi baciò, mentre le lacrime scendevano a diritto. Mi opposi con tutta la mia forza per non ricambiare e lui urlò: «amore ti prego, baciami!».

Sembrava impazzito, e forse lo era davvero. «Non qui Alex, ci guardano tutti» affermai, mentre mi affrettavo ad andare via. Il giorno passò, così usci dalla scuola. Vidi Alex tornare a casa, mentre io mi diressi al campus ed entrai in camera mia. Kate mi chiamò dicendo: «Lexie, devi venire un attimo, ho bisogno di te, tranquilla non ci sono». «Ok mi fido» dissi, sperando davvero che non ci fosse.

Andai da Alex e davvero non c'erano. «Mi devi aiutare a trovare la pillola prima che Marco la veda, l'ho dimenticata qui» afferma presa dall'abitazione, così la aiuto a cercarla. «Mi hai chiamata per questo?» chiesi parecchio infastidita, per poi sospirare. «Sbrighiamoci, non voglio che ci vedano» affermò ancora ignorando la mia domanda. Andammo in camera a cercare, mentre si aprì la porta e vidi Alex con Megan, la sua puttana preferita. Era un po' ubriaco ed e entrami mezzi nudi. Aveva il suo rossetto sulla faccia e una scatola di preservativi in mano. Feci una smorfia. «Scusa, non pensavo di incontrarti, ero qui per Kate, me ne vado» sussurrai, mentre tentavo di trattenere le lacrime.

Andai verso la porta e feci per uscire, quando le lacrime iniziarono a rigarmi le guance. Alex però mi bloccò subito, dicendo: «No amore, scusa, resta» disse, mentre tentò di baciarmi ma lo spostai. «Hai il suo rossetto sulla faccia, mi fai schifo» replicai, mentre me ne andai. «Scusa se volevo dimenticarti almeno per una notte! Sei sempre dentro la mia fottuta testa e mi mandi in confusione!» urlò come non aveva mai fatto, facendomi venire i brividi. «Beh, allora non lasciare che ti disturbi e torna a fare quello che facevi» dissi sibilando, girandomi un'ultima volta e guardandolo in cagnesco per poi andarmene.

Un po' di anni prima...

La mamma di Alex era in ospedale in fin di vita. Il padre, Kevin, e i fratelli Cris e Logan andarono a salutarla. L'ultimo fu Alex, che incitato dal padre andò dalla madre. Parlarono e si salutarono per l'ultima volta. «Alex, io sto per andare in un posto migliore, devi essere felice» sussurrò seria e dolce allo stesso tempo, accarezzandogli una guancia. Il bambino pianse. «No mamma, non voglio che il cielo ti porti con » disse, mentre non riusciva a calmarsi nemmeno un po'.

«Ascolta Alex, devi farmi una promessa. Quando sarai grande e ti innamorerai, combatti per il tuo amore, non smettere di lottare, mai. Sei un bravo e bel ragazzo, quando incontrerai la persona giusta lo saprai, sarà quella diversa, non come tutte le altre. Sarà quella che ti farà battere forte il cuore, il tuo grande amore. Faresti di tutto per lei, so per certo che la incontrerai e quando questo accadrà, non lasciarla sfuggire per niente al mondo. A me piacerà di sicuro e vi guarderó da lassù, perché sarò sempre con te» affermò, per poi donargli il suo ultimo radioso sorriso. Alex annuì e pianse ancora più forte. «Ok te lo prometto» disse poi, poggiando la sua piccola mano sulla guancia della madre, per l'ultima volta.

Lexie's pov

Mi stesi subito sul letto, non volendo nemmeno ricordare la scena appena vista. Poco dopo il telefono vibrò, facendomi capire che mi era arrivato un messaggio. Era di Marco e diceva: "perdonalo, è fatto così. Sei la prima ragazza che ha amato davvero dopo sua madre, con lei ha perso tutto e poi ha incontrato te. È un po' geloso perché ha paura di perderti". Guardai il soffitto. Era davvero il caso di dargli una seconda possibilità o avrei sbagliato?

 A Disastrous love (COMPLETA)Where stories live. Discover now