Il Malefico Piano Di Billy Jo

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Mike's pov

Avevo particolarmente sonno, perciò mi svegliai verso mezzogiorno.

In casa non c'era nessuno quindi decisi di prendermi qualche piccola libertà.

Alzai la musica al massimo.

Feci colazione nudo seduto sul tavolo.

Mangiai uova strapazzate con sciroppo d'acero, bacon fritto nel miele e, per completare, choco pops ricoperti di burro.

Imbiancai lo studio.

Scrissi una finta lettera a Billie da parte di qualche divinità che gli ordinava di non indossarepiù nulla di leopardato perché "lui era il prescelto".

Feci una lunga discussione al telefono con Mikey e mi feci dare alcuni consigli su come tingermi i capelli dalla suo fratella. [N/A: Questi sono i momenti in cui comprendi che all'italiano urge il genere neutro].

Alla fine mi arresi e decisi che andare a casa della mia hairstylist, Gerarda, mi avrebbe fatto risparmiare tempo.

"Tesoro!". Disse felice la parrucchiera accogliendomi in casa mma non prima di avermi dato un paio di quei baci col wifi, quelli quando la gente prova troppo schifo per toccarti e allora fa solo il gesto a 80 anni luce.

"Benvenuto nel My Chemical Salone". Disse felice facendomi largo.

Frank era in piedi in un angolo con un grembiule mentre reggeva delle forbici in mano con aria arrabbiata.

"Mi ha costretto". Borbottò.

Mikey era seduto a terra e aveva appoggiato un telefono, una pila infinita di carta ed un computer sul tavolo basso al centro del salotto.

Forse doveva essere una specie di segretaria, anche se stava guardado Breaking Bad.

"Mi piace quella serie". Esclamai.

"No, non è vero!". Rispose la parrucchiera spingendomi verso una sedia e costringedomi a sedermici sopra.

Ray arrivò subito dopo con una mantellina di plastica che si affrettò a legarmi al collo.

Ho omesso un particolare: erano tutti vestiti di rosa confetto.

"Mozzo! Volevo dire... Frnk!". Urlò Gerarda battendo le mani.

Un Frank zoppicante si avvicinò a noi con una ciotola e un pennello in mano.

"L'hai fatto bene stavolta?". Chiese Gerarda.

Frank annuì spaventato e zoppicò più lontano.

"Perché zoppichi?". Chiesi.

"Ci ha preso gusto a inzuppare". Rispose piano con lo sguardo perso nel vuoto. "Secondo te perché sono vestito così? Ricordo con nostalgia i tempi in cui avevo ancora la facoltà di verstirmi di nero". Disse asciugandosi una lacrima.

"Allora, dolce tesoro della casa, sei pronto a diventare biondo, più biondo del biondo?". Chiese Gerarda infilandosi i guanti come se stesse per eseguire un esame alla prostata.

"Devo fare solo la ricr...".

"Shhhh. Ci pensa la tua hairstylist a prendersi cura dei tuoi capelli". Disse infilandomi un becodino in bocca per zittirmi.

"Amor, ch'a nullo amato amar perdona!". Urlò ancora battendo le mani, allora Frank si avvicinò ancora.

"Reggi questo!". Ordinò butandogli addosso la ciotola e cominciando a dividere i miei capelli.

Il telefono suonò.

"Casa Way, Iero, Toro. Dica". Sbuffò Mikey.

Gerard fece un finto colpo di tosse.

Y'know Is The Weapon!-Billie Joe Colpisce Ancora!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora