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Mi rendo conto solo ora di non avere nenache il suo numero, andrò a casa sperando di trovare il cespuglio chiuso in camera sua o appollaiato sul divano davanti alla Playstation come al solito.

Sto per aprire la porta quando questa si spalanca rivelando qualcosa che mi travolge ritrovandomi con il culo per terra.
《Ma che cazzo...》Alzo lo sguardo per ritrovarmi la faccia del ragazzo che avevo visto sul telefono di Michael davanti.
《Oh Dio scusa! Scusa tantissimo perdonami non volevo farti cadere.》
Mi porge una mano per aiutarmi ad alzare e mi sorride.
《Sono Calum! Piacere!》Amplia il suo sorriso, sembra un po una patata ma è molto carino, ed anche gentile, come fa ad essere amico ad un energumeno come Michael?

Sorrido anche io.《Io sono Allison, piacere mio.》
《Ahhh! Mikey non mi aveva detto che eri così bella.》
《Oh beh...Grazie.》Non sono abituata ai complimenti, così abbasso lo sguardo e arrossisco.
《Ora devo andare, ci vediamo Allison!》
《Ci vediamo Calum.》Mi sta decisamente simpatico.

Come immaginavo Michael sta giocando a qualche videogioco circondato da cibo e lattine di Coca Cola.
Ci metto un attimo a realizzare che la sua testa verde non è più verde. Ora è di un rosso acceso.
《Ehi ma dove è finita l'insalata?》
Non stacca lo sguardo dal televisore ma gli si forma un grugno sul viso.
《Cosa? Non l'ho mangiata io, non mi piace.》
Mi scappa una risata.《I tuoi capelli verdi,che fine hanno fatto?》
《Ho cambiato colore.Me lo ha consigliato tuo fratello questo.》Come al solito è apatico, ma sembra più disponibile del solito.
《Giusto parlando di Luke, mi serve un favore Michael.》
Mette in pausa per poi guardarmi con un espressione annoiata.
《Luke è bloccato a Geelong, potresti accompagnarmi con la macchina per andare a prenderlo?》
Sbuffa, ma si alza dal divano e spegne il videogioco.
《Andiamo.》Sollevo il braccio in segno di vittoria e lo vedo sorridere sotto i baffi. Non so cosa sia preso a Michael Clifford, ma oggi è decisamente di buon'umore.

Da quando siamo saliti in macchina, c'è un silenzio agghiacciante. Odio queste situazioni mi mettono solo ansia. E la consapevolezza che mi metterà ansia mi mette ancora più ansia.

《Uhm, sai ho conosciuto Calum.》
《Ah si?》
《Si, è molto simpatico.》
Non mi chiedete perché, non mi chiedete come è possibile che stia succedendo ma Michael si mette a raccontare aneddoti su lui e Calum, davvero divertenti, infatti passiamo una buona mezz'ora a ridere.

Solo adesso che mi giro per incontrare lo sguardo con Michael sorridente che parla del suo migliore amico con gli occhi felici, mi rendo conto di quanto sia bello.
Mi perdo nei suoi occhi, poi mi incanto a guardare le sue labbra, rosse ciliegia per poi tornare agli occhi verdi, di un verde quasi trasparente.

《Sai Allison, non ti facevo così.》Mi riscuote dai miei pensieri, lo guardo e lo vedo che mi osserva, per poi distogliere lo sguardo appena si rende conto che lo sto guardando pure io.
《Così come?》
Fa spallucce. 《Sei simpatica, sarcastica, sveglia, e hai una bella risata.》
《Mi stai forse facendo dei complimenti Clifford?》Mi nasce un sorriso sulle labbra.
《Può darsi.》Mi guarda per una frazione di secondo per poi riposare gli occhi sulla strada.
《Beh Gordon -prima mi ha confidato il suo secondo nome- anche tu non sei male come credevo.》
Torna a guardarmi. 《Amici?》Sorride.
《Amici.》Non posso far altro che sorridere anche io.

Da quando abbiamo caricato Luke, lui e Michael non fanno altro che parlare della nuova chitarra di mio fratello, Mike ha la sua stessa passione, la musica, sono entrambi così entusiasti, che mettono allegria.
Oggi ho scoperto un nuovo lato di Michael Clifford, e devo ammettere che mi piace.

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Una mano mi sbattucchia, insistentemente. 《Luke lasciami dormire, sono le ultime dormite estive prima che rinizi la scuola fammele godere cazzo.》
Il braccio diminuisce velocità come se incerto fino a fermarsi ma non ottengo nessuna risposta in cambio, meglio sarà più facile riappisolarmi.
È questione di qualche secondo che parla. 《Veramente non sono Luke...》
Spalanco gli occhi, mi giro e guardo la scena che mi si presenta davanti: Michael è avvolto nel plaid rosa cipria con dei fiocchetti che solitamente teniamo sul divano in inverno, indossa una tuta larga e un felpone di pile blu, ha il naso rosso e la sua solita carnagione pallida è ancora più bianca del solito.

Ha lo sguardo basso e colpevole. 《Non volevo svegliarti, è che ci sei solo tu a casa e sto davvero male e...》
Mi siedo sul letto per ricordarmi solo dopo che sto indossando solo l'intimo, il rosso sgrana gli occhi per poi arrossire e girarsi di scatto, mi copro velocemente con il lenzuolo e mi sento avvampare. 《Okay Michael, mi vesto e scendo mh.》
Si affretta ad uscire e chiudersi la porta alle spalle senza dire niente.

Dopo qualche minuto sono pronta, trovo Michael lungo sul divano con un espressione sofferente in volto.
《Allora malaticcio, come posso esserti utile?》
Il suo sguardo di addolcisce un poco. 《Potresti cucinarmi una minestra? Non mangio da ieri sera e sto morendo di fame.》
Annuisco. La verità è che non ho mai cucinato neanche un piatto di pasta in bianco ma non dirò a Michael che sono un incapace.
《Ehm...Allison, me la potresti fare con pomodori, peperoni, cetrioli e cipolla frullati insieme e poi mi ci metti del pane tostato sopra? Me la faceva mia nonna quando stavo male e...》un luccichio gli attraversa gli occhi.
《Okay.》 Gli sorrido, sembra davvero tenerci a questa minestra della nonna, inoltre la preparazione sembra abbastanza facile quindi tanto meglio per me.

Dopo aver sporcato quattro pentole diverse ed aver bruciato circa la metà del pane che doveva essere "tostato" mi presento da Michael con un piatto fumante.
Glielo porgo, mi sorride e si avventa sulla sua tanto bramata minestra.

《Oh Dio...》
《Cosa? È cattiva vero? Oh no mi dispiace tanto!》Mi schiaffeggio la fronte, neanche una semplice ricetta riesci ad eseguire complimenti Allison sei una capra.
《No affatto! Erano anni che non sentivo questo sapore, grazie.》
Michael mi guarda con uno sguardo riconoscente e pieno di, cosa? Gratitudine? Avevo visto qualche sorriso sul volto di questo ragazzo ma il resto del tempo ha sempre alloggiato sul suo viso un espressione priva di emozione.

L'ho osservato molto questi giorni, apparte Calum che lo chiama ogni tanto non sembra avere altri amici.
Insomma c'è Luke, ma spesso è fuori casa, lavora in una panetteria per raccimolare un po di soldi e questo gli priva di molto tempo.
Suo padre non se lo fila di striscio. Non che mia madre calcoli molto noi, in realtà sia lei che William escono alle 6 e tornano alle 23, tra il lavoro e i preparativi di questo benedetto matrimonio a casa è grasso che cola se ci dormono.

Gli sorrido e mi siedo accanto a lui sul divano.
《Michael, come stai?》
《Male questa influenza mi sta uccidendo.》
《No Michael, come stai dentro, al di fuori dell'influenza.》Mi guarda, i nostri occhi rimangono inchiodati per quella che sembra un eternità fino a quando lui non fa un respiro profondo e risponde.
《Sto bene, solo che non sono felice.》Abbassa lo sguardo, è appoggia il piatto della minestra ormai finita sul tavolinetto.
Torna a guardarmi.《E tu, Allison, come stai?》
Sola.Vuota.Non sono abbastanza. In bilico.Inutile.《Sto.》
Gli sorrido tristemente, lui ricambia e, improvvisamente, mi stringe in un abbraccio. Incerta sul da farsi, stringo le mie braccia intorno a lui.
La sua presa si fa più forte, come per sostenermi, e non so perché, in questo momento in bilico non mi sento più tanto.

EEEEHY EVERYBODY!
Questo è il quarto capitolo e niente, non so mai cosa scrivere qua in fondo.
Cooomunque, più avanti verranno fuori tutte le questioni del passato di Michael e anche della stessa Allison eheh.
Non so cosa altro aggiungere quindi nulla, se avete domande, consigli o critiche sarò felice di rispondere quindi se volete lasciate un commento per farmi sapere cosa ne pensate.
Saluti a tutti e #dotheboogaloo

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⏰ Last updated: Sep 11, 2016 ⏰

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