18.0 Un'altra persona.

Start from the beginning
                                    

«Basta!»
«Non chiamarlo così!»

La immaginò che metteva mano alla bacchetta senza rendersene conto, la immaginò scoprire il collo piegando la testa per vedere la provenienza del rumore... Non poteva vederla, da quella angolazione, ma non aveva bisogno dello specchio.

«Questo é ciò che vedi quando ti guardo? Odio, Granger?»

Si avvicinava, e Draco s'illuse quasi di poter sentire il suo profumo. Era vicina, e lui chiuse gli occhi, premendo la testa contro il muro. Non sapeva cosa fare o dire, e la lettera pesava ancora tra le sue mani, che spasmodiche la stringevano al petto.

«Questo é ciò che mi hai abituata a vedere»

La Granger urlò improvvisamente, e fece saltare anche lui.

«Dio santo, Malfoy!» sospirò, portandosi una mano al petto. Draco la guardò dal basso in alto, e ciò confermò i suoi sospetti: la mano destra della strega impugnava la bacchetta.
Non disse niente, non gli veniva una parola.

«Cosa ci fai qui? È il bagno delle ragazze» gli chiese, facendolo sorridere.

«Come se cambiasse qualcosa» rispose.
«Tu piuttosto. Non sei a pranzo?»

«Non ho molta fame» disse lei, e a Draco tornò in mente la sua nuova magrezza. Parlare così con lei era strano... nessuno dei due aveva ancora usato sarcasmo o insulti o incantesimi.

«Capisco» disse, e ripiombarono nel silenzio.

«Be'... allora io vado» disse la Granger dopo un po', girando i tacchi.

Draco non credette alle proprie parole.
«Aspetta» disse, e lei si girò di nuovo.

«Cosa c'è?»

Draco la guardò e basta, sperando che dalla propria bocca uscisse qualcosa di sensato.
Cosa c'è? Non lo sapeva, davvero.
Ma guardò la Granger e la vide così distante che gli venne da chiedersi perché avesse pensato che non lo sarebbe stata. Era davvero una situazione strana, si rese conto: in quel momento tutte le cose avvenute tra lui e la Granger gli sembravano così distanti che non aveva quasi l'impressione di essere stato proprio lui il protagonista dei propri ricordi.

La Granger sospirò leggermente socchiudendo gli occhi, ed andò a sedersi accanto a lui... a debita distanza, notò Draco.
Voltò la testa verso di lei e vide che non lo guardava, sembrava piuttosto comportarsi come se fosse da sola... il suo sguardo era perso davanti a sé, impegnato in un pensiero privato che non credeva avrebbe mai conosciuto.

«Pensi mai a come sarebbe stato se fossi stato un'altra persona, Malfoy?» ruppe il silenzio lei, facendogli aggrottare la fronte.

«Come sarebbe stato, cosa?» domandò Draco, evasivamente.

Lei spostò gli occhi nei suoi e lui prese un respiro. Gli sembravano passati anni da quando aveva osservato quelle iridi l'ultima volta, e si prese un attimo per farlo ancora. Le pupille della Granger erano dilatate e tentavano di inghiottire l'oro, ma le pagliuzze erano ben visibili nel suo sguardo. Il marrone era caldo e intenso, lo fece stare male... Un malessere che gli agitava lo stomaco.
Sembrò sul punto di dire qualcosa, poi ci ripensò, mordendosi un labbro... Questo gesto fece schizzare per un secondo gli occhi di Draco alla sua bocca, senza che riuscisse a controllarsi.

«Tutto» sussurrò quindi lei, con un tono semplice che l'avrebbe fatto sorridere, in un altro momento, in un'altra vita, in un ambito in cui la lettera nelle sue mani non avesse bruciato quasi più del suo sguardo su di lui.

Deglutì un paio di volte, prima di parlare, tentando di convincersi che non era così difficile mentire.
«No» rispose, forse troppo in fretta «non ne ho motivo.»

Distolse lo sguardo, ma la percepì annuire con la coda dell'occhio.
«Io sì, invece» lo sorprese lei.
«Ci penso spesso» disse.

«Perché mai? Non sei felice?»

«Non ho detto questo» si affrettò a dire lei «solo... me lo chiedo» non lo stava ancora guardando.
Draco non sapeva cosa pensare... Perché gli stava dicendo questo?

«E cosa ti rispondi, quando te lo chiedi?»

«Che Harry sarebbe morto al primo anno» disse lei, e Draco la guardò, esterrefatto. La Granger era serissima, e la sua espressione grave lo turbò... Solo quando lei spostò lo sguardo nel suo, capì. Esattamente qualche istante prima che una risatina sussurrata e leggera si levasse dalla sua bocca, cosa che all'inizio lo lasciò interdetto.
«Sto scherzando» disse piano lei «che cosa stupida sarebbe, da dire.»

«No, non è stupido... È vero» disse Draco «lo Sfregiato è sempre stato più fortunato che talentoso, anche nell'averti come amica: gli hai salvato il culo tantissime volte. L'hai fatto persino con me» aggiunse, in un sussurro, quasi senza volerlo.

La Granger lo guardò, ed un nuovo cipiglio le si formò sul volto, cancellando l'ombra della risata di poco prima. Draco sentì un brivido di calore attraversargli la schiena esattamente in corrispondenza della spina dorsale, e non riuscì a chiederle quello che voleva sapere da mesi. Perché, questo era il suo punto interrogativo. Perché l'aveva salvato?
Ma le parole gli restarono impigliate in gola, rifiutandosi di uscire.

«Sarebbe stato un mondo sbagliato, se tu non fossi stata tu, Granger... Per essere una mezzosangue non sei male.»

Lei alzò un sopracciglio, con un'aria delusa. Tirò indietro la testa e fece un sospiro.
«Solo tu puoi insultarmi e farmi un complimento allo stesso tempo, Malfoy» disse, con gli occhi chiusi.

«Ma non ci pensare nemmeno» disse Malfoy, con un tono divertito «non ti ho fatto alcun complimento.»

La Granger sbuffò una risata, e Draco si prese un istante per guardarla, a sua insaputa, mentre si portava una mano alla fronte. Lei non aveva risposto alla sua battuta, ma un sorriso le aleggiava sulle labbra... E lui, quelle labbra, restò a fissarle finché il tempo non si fermò del tutto.

Midnight || DramioneWhere stories live. Discover now