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Sofia POV

Questo era davvero troppo!

Lorenzo Gherbini, colui che tra un po' si faceva pure le serrature delle porte, stava rifiutando me?

- Sofiaaaa!!!-

L'idiota invocò il mio nome correndomi appresso, mentre acceleravo il passo sul terreno di foglie, nella speranza di seminarlo.

-Ma vaffanculo!-

Quel poco di birra che avevo bevuto mi rendeva debole ed insicura. Lasciavo che persino un'imprecazione uscisse tremolante e poco decisa, nonostante io fossi davvero arrabbiata con lui.
Ma cosa mi era saltato in mente?
Ma sopratutto..perché lui aveva deciso di umiliarmi in quel modo?

Sentii la presa morbida di Lorenzo sul mio avambraccio.

-Hei aspetta!- soffiò accaldato.

-Lasciami, Gherbini!-

-Non te ne andare da sola per la pineta, adesso. Non fare la bimba piccola.-

-Ma quale bimba piccola?! -

Quando mi voltai per eludere la stretta, incontrai i suoi occhi color smeraldo e per un attimo fui ancora meno luicida.

-Sono incazzata- sbottai senza alcun filtro.

Vidi Lorenzo aprire la bocca rosea, poi allargò le braccia con fare sconsolato, come se dicesse "guardami, questo sono io, non posso farci niente."

Le sue gote arrossate facevano sembrare le sue iridi di un verde più cristallino, mentre sotto al suo orecchio qualche ciocca castano-dorata si arricciava impercettibilmente.
E io continuavo a fare segno di "no" con la testa.
Lo facevo a ripetizione, come se mi fosse bloccato il collo, ma in realtà tentatavo di nascondere a me stessa che avevo provato a baciare Lorenzo Gherbini.

Io, con i miei pregiudizi e la mia diffidenza, avevo provato a baciare uno stronzo che non si faceva scrupoli ad usare ogni sera una ragazza diversa.
Ma la cosa più assurda era stata proprio il suo rifiuto.
Sincero, fermo, inequivocabile.

- Ma cosa mi è preso...-

Lo sussurrai a me stessa, perchè fondamentalmente ero adirata con me stessa. Avevo spento totalmente il buonsenso, solo per sentire il sapore delle labbra di un idiota che era solo troppo attraente per una come me.
Probabilmente mi considerava anche brutta, e se era lì a parlarmi ancora, lo faceva solo per prendermi in giro con i suoi amici.
Ci volle poco a convincermi di questo.
Bastava guardarlo.
Bastava vedere quanto fosse bello e sicuro di se' per capire che io ero un gioco per lui.
E poi teneva sempre la schiena dritta.
Mai fidarsi di uno che tiene tutti i muscoli della schiena retti, come se volesse impressionarti.

-E dai, Sofia lo sanno tutti.-

La sua voce graffiata e sottile mi fece innervosire.

- Ma cosa !?!?-

-Che tu mi piaci una cifra, no?-

- Ma vallo a raccontare a qualcuno che ti crede!-

Perchè io non ci credevo, o almeno, non finchè non finimmo occhi negli occhi.
"Dio, perché deve dirmelo in questo modo! Con questi occhi!"

Incrociai le braccia, mentre il suo viso rimaneva illuminato solo a metà da una luna troppo pigra per lasciarmelo vedere tutto per intero.

- Dico davvero.-

Lorenzo sembrò sincero, ma tentai di rimanere sulla difensiva, perchè con tutte le ragazze che aveva avuto, non era scontato che non fosse anche un ottimo bugiardo.

#ODIetAMOWhere stories live. Discover now