capitolo 19.

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VACE'S POV

Ancora io, Emily e Zak siamo in attesa di qualche risposta da Harry e Aus ma loro non ci stanno dicendo nulla, continuano a fischiare e a fare gli innocenti.
"Harry, porcaputtana" ok, si è appena arrabbiato Zak.
"Austin, vuoi parlare o preferisci ritornare al campo con una gamba rotta? scegli" perfetto, anche Emily.
"Ma dov'é zio Mad e quella ragazza carota?" anche la piccola se n'è accorta della loro assenza.
"Non lo sappiamo principessa, Panda e zio Aus non ce lo vogliono dire" rispondo a Kleis inginocchiando, almeno posso essere alla sua altezza.
"Ma io voglio mangiare il gelato che mi dovevi comprare tu, se non vengono loro io non mangio, vero?" cazzo, sta facendo la triste di nuovo con il labbro attorcigliato.
Io non resisto più nel vedere lei così.
"Andiamocene piccola..non voglio perdere tempo con questi pappagalli, Doi e zio Mad quando tornano ce lo dicono, oppalá" dico alla piccola davanti agli altri e alla fine la prendo in braccio, stanno esagerando ora.
"Speriamo che l'altra squadra vince" urlo appena esco dagli spogliatoi.
Inizio a ridere con la piccola mentre sta sulle mie braccia e dopo un po' mi sento bloccata da dietro, qualcuno mi sta tenendo per la maglia.
"Caz..Emh, cosa fai?" chiedo nervosa ad Harry, prima stavo per dire <<cazzo>> ma ricordandomi della presenza di Kleis ho evitato, non voglio spiegarle il significato.
"Cos'hai detto?" mi chiede lui.
"Ti ho detto <<caz, emh, cosa fai?>>" e ripeto le stesse parole facendo pure un teatrino.
Riesco a fare ridere Kleis.
"Nono, riguardo la partita" noto che è nervoso, o meglio dire, finge di esserlo.
"Che dovete vincere voi, ahah" cambio versione.
Dico per scappare.
"Ecco" mi dice Harry, ora sta sorridendo, ha anche mollato la mia maglia, bene.
"Devono vincere gli altri, fate schifooo!" urlo io nuovamente, una volta liberata da lui mi metto a correre come una deficente mentre continuo a tenere Kleis in braccio.
"Tappaaaa!!" urla Harry e ora ci sta rincorrendo.
Sento la risata di Aus ed Emily dall'altra parte del corridoio e io rido assieme a Kleis mentre corro, oggi sto correndo molto.
"Vedi se Panda é dietro di noi" dico a Kleis dopo qualche secondo, lei sta in braccio e le viene meglio girarsi.
Siamo una perfetta squadra, io corro, lei guarda e spia.
"Nono, Panda non c'è più" dice la piccola.
Mi fermo, faccio scendere la piccola e vedo che non c'è nessuno dietro di noi.
"Abbiamo vinto!" urlo alla piccola e lei ricambia con un "Sii" battendo le mani.
"Dai, andiamo a sederci..dobbiamo fare parte del pubblico di nuovo, a fine partita ti aspetta qualche gelato" appena dico <<gelato>> alla piccola le si forma un'enorme curva nel suo piccolo volto, un sorriso magnifico e grande.
Kleis continua a battere le mani e io m'inginocchio per riprenderla in braccio e andarcene al campo.
"Nznz" cazzo, Harry ci spunta davanti mentre sta appoggiato allo stipite di una porta e col dito fa destra e sinistra, segno di no.
"Diamine" dico.
"Damine" ripete Kleis.
Harry si nasconde con la mano mentre ride grazie a Kleis, invece io abbasso la testa verso il suo capo, non possiamo non ridere.
"Quindi? dove ve ne state andando?" chiede Harry diventando serio.
"Panda ma perché fai il cattivo? vai da zio Aus e zio Zak e cercate zio Mad così voi giocate di nuovo a caccio e io poi vado a mangiare il gelato con Pocah" Kleis ha davvero creato un piano brillante, ma io e Harry, come sempre ormai, ci mettiamo a ridere di nuovo dopo aver sentito lei dire <<caccio>> anziché <<calcio>>. Che tenera.
"Ahaha, va bene Pandina mia, vai da Ily ora che io e Vace dobbiamo parlare un po' " spiega Harry a Kleis e alla fine le fa l'occhiolino.
"Ahhhhh, capito" dice la piccola.
Che ha capito?
"Ma chi è Vace?" chiede dopo averla piantata per terra.
"Sono io, principessa" dico alla piccola.
"Che bel nome che hai Pocah, io posso chiamarti <<Pocah>>, velo?"
che amore che è, cavolo.
Ha tre anni e il suo modo di parlare è più dolce della nutella.
*Zu, hai paragonato la nutella* si testolina.
"Ma certo che sì" le rispondo mentre le do un bacio in testa, lei allarga le braccia e mi abbraccia.
"Sì certo, a lei dai baci, l'abbracci pure e a me nulla" Harry fa l'offeso nei confronti di Kleis, lei per rimediare le salta sopra e lo uccide con i baci anche se è piccolissima.
"Dai Pandina ahah, vai da Ily ora..noi veniamo tra poco" dice Harry dopo essersi liberato da quella tortura bella.
"Va bene Panda, Pocah io ora vado a prendere il posto per noi" dice Kleis mentre si dirige verso il campo.
La piccola inizia a correre verso gli altri e alla fine rimango da sola, nuovamente, con Harry.
"Quindi..chi deve vincere?" mi chiede sussurrando all'orecchio lui.
"Loro..gli altri.." rispondo.
Sento già la voce tremarmi.
"Ah sì? questo desideri?" continua sussurrando lui.
La sua voce è così sexy anche quando sussurra, madonna.
"S-sì" perfetto, ora pure balbetto. Quando sto così vicino a lui e sento i suoi sussurri a pochi centimetri
dalle mie labbra mi fa impazzire così tanto, diavolo.
"Perché stai balbettando?" continua con i sussurri, si capisce, mi vuole morta.
"Non avvicinarti " dico un po' più convinta, anzi, fingo di esserla.
"Altrimenti?" continua lui.
Per il momento sono paralizzata ma mi devo ricordare che dopo lo riempirò di manate, mi fa impazzire e io non riesco a reagire, perdo il controllo.
Succede la stessa cosa che succede a lui, come ha detto quando parlava con sua mamma..
*Sei stronza, hai sentito tutto ciò che ha detto a sua madre mentre quando ti ha chiesto da quando tempo fossi lì gli hai detto da poco, che crudeltà* non si chiama crudeltà testolina, si chiama curiosità e poi stava parlando di me, é normale.
"Altrimenti faccio questo" e do subito un pugno allo stomaco e gli sfuggo dalle gambe, vedo lui arrotolarsi per terra e tenere con le braccia la pancia, sinceramente non mi dispiace un sacco vederlo così.
*Non ti dispiace? ma sei una strega* lo so testa di merda e me ne vanto.
"Posso essere tappa ma sono veloce e furba pure" dico correndo.
Mi sento fiera ma anche in colpa. Pensavo che appena avessi fatto questo, lui m'avrebbe rincorsa, invece sta per terra.
*Come fai a sentirti fiera e in colpa contemporaneamente?* io posso testolina, posso.
"Chiama un'ambulanza, ora!" oddio no, non può essere che una volta che ho dato un pugno ad un ragazzo l'ho fatto sentire talmente male che ha la necessità di andare in ospedale. Appena sento lui urlare ritorno indietro.
"Oddio, cazzo ho fatto? cosa devo fare? si, il cellulare.. io non ho il numero dell'ambulanza, dovrei averlo? ceh, no. Harry, cazzo devo fare? porcaputtana!" prima inizio a pormi domande a raffica e alla fine nel dire <<porcaputtana>> é come un urlo di un minion, non ho nemmeno la voce di parlare.
*Sei un mostro, l'hai ammazzato, povero Harry* testa, così non mi stai aiutando.
*Vuoi essere anche aiutata ora?* no sai..sei la mia testa mi stai facendo perdere tempo.
"Porcoddio! Foo..chiama!" ha anche bestemmiato, continua a tenersi la mano allo stomaco.
"Emh ..si..che devo fare?" chiedo tremando, sono davvero cagata sotto, trappa paura, panico.
"In tanto ti avvicini" dice a bassa voce mentre geme.
"Si, certo" appena chiudo bocca, mi siedo per terra accanto a lui.
Lui é quasi tutto sdraiato per il corridoio, invece, il capo se l'appoggia alla parete.
"Meglio che chiamo gli altri" cerco di alzarmi, ma lui mi prende il polso.
"No, rimani qua, ho freddo, abbracciami" ma perché devo sentire queste cose? perché? che ho fatto di male? che?
*Hai dato un pugno allo stomaco ad Herry Walker, ovvero, un ragazzo che ti sei scontrata in un bar un giorno per caso e poi in un compleanno di un vostro amico vi siete baciati, questo hai fatto di male* grazie testa, a volte sei davvero d'aiuto.
Faccio come mi dice lui, mi sistemo meglio accanto a lui e poi cerco di abbracciarlo ma è difficile, io sono piccola in confronto a lui e da seduti è impossibile.
"Harry, scusa..ma.." e ora mi sto sentendo in colpa, eccome.
"PRESA!" Harry mi prende per le braccia e mi stringe fortissimo, i miei capelli stanno pulendo per terra, invece lui continua a ridere.
"Lo sapevo, cavoloooo!" mi sento una cogliona, stavo cercando di aiutarlo, di chiedergli scusa ma alla fin é uno scherzo? da oggi in poi, anche se una persona sarà riempita di sangue non l'aiuterò, andrò al funerale direttamente.
"Porcoddio, sono un genio" continua a sentirsi fiero e io continuo ad essere intrappolata tra le sue braccia, mi sento una mosca in rete e qui Harry é il ragno.
"Non bestemmiare Harro!" urlo.
"É da tanto tempo che non mi chiamavi così, eh?" ha ragione, me l'ero anche dimenticata.
"Vai a fotterti, obeso" mi piace chiamarlo di più così.
"Mi piace di più <<obeso>>" ora mi sorride in faccia.
Ma cazzo sorridi coglione?
"Harry dai, mollami, sei pesante..mi schiacci così" inizio a piagnucolare.
"Nono, tu hai detto che devono vincere gli altri, mi hai offeso davanti a tutta la squadra agli spogliatoi perché io sono il capitano e non dovrei tollerare cose di questo genere, hai rapita mia sorella, ti sei messa a correre con lei e poi mi hai data un pugno, nznz..devi pagare per la tua libertà" o merda.
"Mai, cosa dovrei pagare? te? ma preferisco stare con Natasha allora" non la penso davvero ma lo dico.
Se io dovessi stare un giorno sola con lei m' impiccherei.
"Che c'entra Natasha ora? ahaha, non ha senso quello che dici, amenoché non sei gelosa di lei" stuzzica.
Beh si, lui é quello che ha senso, cazzate, io non sono gelosa di quella barbie nera pompata.
"Ha senso, non sono gelosa di quella, stai muto che non sai un pisello, ora lasciami..uff" e inizio a dare gomitate. Lui continua ad essere sdraiato per terra in mezzo al corridoio e io come un salame sopra di lui, non riesco nemmeno a muovermi.
"Ma non voglio lasciarti, devi pagare, altrimenti non te ne vai" voglio mangiare.
*Sei incastrata e vuoi mangiare?* testolina mia, cara, lo sai che quando sono nervosa voglio solo mangiare, quindi, sh.
"Mi lascerai tra poco perché inizia di nuovo la partita, sei il capitano e devi giocare" e qui la mia testolina ragiona, m'aiuta. 1-0 per me.
"Nono, posso dire che qualcuno mi ha dato un pugno allo stomaco e che sto male, non giocherei e potrei tenerti in prigione, ovvero tra le mie braccia"
che cazzo però, é intelligente questo, 1-0 per lui quindi.
"Va bene, va bene..come dovrei pagarti?" dico sbuffando.
Harry mi fa girare verso lui ma io continuo ad essere incastrata come quella povera mosca che ho pensato prima.
"Meglio così" mi dice appena vede la mia faccia.
"Per me non é meglio così, mi fa schifo la tua faccia, rigirami di nuovo, preferisco avere i tuoi pettorali nella mia schiena" mento.
"Sei bugiarda, forse per questo sei tappa..comunque, devi pagare" mi fa ricordare per la millesima volta.
"Grazie alla cipolla, dimmi come dovrei pagarti" non so che diamine ci centri la cipolla perché a me fanno schifo in realtà, ma tutto si tollera quando si è incastrate da un bonazzo.
*L'hai chiamato <<bonazzo?>>* no testa no, volevo dire un mazzo, un mazzo di fiori.
"Tu sai cosa voglio" dice Harry.
Non so che intende.
"Emh.. si, forse lo so..ma me lo potresti ricordare, insomma.. stamattina non ho fatto collazione e la memoria non è buona" sono una stupida.
*Lo so* fanculizzati testa.
"Pensaci, pensaci" insiste lui.
Inizio a pensare cosa cavolo potrà mai volere da me questo maniaco ma la mente mi si blocca in una cosa che mi ha detto Emily e Doi riguardo lui..il fatto che si porta tante ragazze a letto, forse vuole questo da me?
"Emh.." dico solamente e mentre la mia testa sta creando un casino.
"Voglio che tifi per meee" urla.
Inizio a respirare nuovamente.
"Sii..il tifoo" faccio quell'allegra ma mi devo riprendere, voglio andarmene il più presto possibile.
"Che c'è Vace?..sei pallida" mi dice Harry.
"No nulla..mi sono dimenticata di chiamare mio zio per mia mamma, devo andare" dico una cazzata ma voglio andarmene, non voglio vederlo, voglio mettere ordine nella mia testa.
"Ma non dovevi rimanere a vedere la partita?" mi chiede Harry alzandosi dopo di me.
"Devo andare, dì alle ragazze che mi dispiace e anche a Kleis, dovete vincereee!" urlo mentre corro ed esco da quella palestra.
Continuo a correre, e mentre nella mia testa si ripetono tutte le parole che mi hanno detto le ragazze, le cose che ha detto Harry alla madre agli spogliatoi, i gesti che faceva lui con la piccola, tutto.
Continuo e vado a finire davanti casa mia dopo cinque minuti grazie la corsa ma mi accorgo che non ho le chiavi, le ho lasciate dentro la borsa di Emily, cazzo.
Non so dove andare e nemmeno il tempo mi sta piacendo, sta per piovere. Dove cazzo vado? dove cazzo vado? dove cazzo vado? dove cazzo vado?
..Il Club.
Riprendo a correre e mentre inizia a piovere, dopo due-tre minuti mi ritrovo al club, é da un bel po' che non sono venuta quá.
Tutto sembra così bello e in ordine, come ho lasciato quel giorno che è venuto Harry e abbiamo parlato e pitturato assieme.
Ho tutti gli indumenti umidi, mi sono bagnata grazie alla pioggia.
Levo la maglia, i jeans e rimango coll'intimo per qualche secondo finché vado dall'altra stanza per prendermi qualcosa da mettere.
Voglio rimanere fuori la terrazza e incominciare a scrivere e a disegnare ma ho una grande necessità di farmi la doccia e prendermi un bicchiere di the caldo, poi sta diluviando, non sarebbe bene stare fuori.
Questo posto lo amo, é così bello, tranquillo, così adatto a me.
C'è una specie di terrazza al decimo piano, qui dove sto io e lí ho tutte le bombolette, carte, disegni, scarabocchi per terra, per le scale, per la sedia, per i muri, tutto fuori, spendo qui il tempo durante l'estate, poi appena entro dentro, cambia tutto.
C'è solo una grandissima stanza e un bagno.
Nella stanza c'è tutto, appena entri, a destra c'è un comodino di dimensione media e uno specchio, sopra tengo i trucchi e ste cazzate, invece, negli scaffali tengo alcuni vestiti che ho preso da casa mia, l'intimo, gli assorbenti, le lenzuola, le coperte, e cose di questo genere, dopo il comodino ci sono dei quadri che io ho disegnato paesaggi, città, persone che venivano vicino al parco, addirittura in uno c'è pure la mia città in Albania, é spettacolare, all'angolo della stanza ho messo una sedia di legno ma di sopra ho messo le scatole delle bombolette, non mi ci siedo mai, in fondo.. poi ho messo un tavolo grande quasi quanto tutta la parete dove ci sono colori, bombolette, un infinità di quaderni vuoti e un'altri quaderni che ci sono cose scritte da me, alla mia sinistra c'è una cucina vecchia ma moderna, quando sono arrivata qua era solo piena di polvere, l'ho lavata e pulita, ora é perfetta, é tutta completa ed è bordeaux, il mio colore più usato, poi al centro c'è un piccolo tavolo sempre in cucina ma io non mangio mai lá, mangio sempre al soggiorno, in poche parole in tutta questa stanza grande io fatto metà soggiorno e l'altra metà cucina, li divide solo un divano grande che è lì dove dormo a volte, la cosa più bella è che tutto questo è formato solo da tre parete, la quarta parete è tutta di vetro, di finestre e si vede tutto S.Croce..quando io mi alzo vedo tutto, é fantastico.
Poi fuori questa grande stanza c'è un "corridoio" di due-tre metri e poi c'è il bagno piccolo ma comodo e usabile. Sono al decimo piano e tutto questo non è un gran che ma mi piace stare qua perché ho fatto tutto sola, ho dovuto lavorare per un anno intero per comprare le cose piano piano e rendere tutta quella merda una "casa" e ci sono riuscita, mi piace perché è stata fatta con le mie idee, in ogni parete che c'è ci sono disegni, nemmeno un angolo si salva, poi ci sono le mie cose, non nascondo nulla come faccio a casa di mia mamma, qua invece anche l'intimo lascio in giro perché so che è mio e che non appartiene a nessun altro.
Mentre penso a tutta quella fatica che ho speso per creare questo posto per vivere, passano dieci minuti ed esco dalla doccia, ora sto meglio.
Ogni volta che sono nervosa e non trovo risposte o mi sento bloccata mi faccio la doccia, metto la musica al massimo, mi preparo un the e poi disegno o scrivo, oppure assieme.
Vado al soggiorno dove ho i vestiti e indosso l'intimo e solo una camicia sotto il sedere, posso vestirmi come voglio, sono sola.
Accendo il computer e vado su iTunes per ascoltare qualche canzoncina, metto a massimo, prendo il thè ormai preparato bello caldo, mi siedo nel divano, prendo un foglio, una penna e inizio a fare la cosa migliore di questo mondo: sfogarmi scrivendo.
É da mezz'ora che sono tranquilla a bere e a rilassarmi con le canzoni che continuano, ora c'è quella di Selena Gomez, "we don't talk anymore"..é così bella e ha così tanto senso, cavolo.
Più o meno é la situazione mia e di Johana, di mia mamm..cazzo!
Mia mamma.
Prendo il cellulare dentro la giacca che avevo prima come una furia, sono una ritardata del pisello.
*Almeno lo accetti che sei ritardata* ma muta testa, propria ora no.
"Ehy Marg" saluto a Margaret.
"Daci.." ricambia lei.
"Emh..oggi sono ben 10 anni senza lui, emh.." mi ricordo di suo marito, era come una padre per me, mi voleva così bene e io pure, gliene voglio tuttora.
"Già..sembrano centinaia di anni però" continua lei.
Di sicuro sta guardando l'anello, non se lo toglie mai e quando parla di lui lo fissa sempre, é come se si ritrovasse in quell'aggeggio, come se ritrovasse lui.
"Mi manca così tanto" dice dopo qualche secondo.
In quest'istante vorrei essere da lei e abbracciarla fortissimo, lei é la donna che mi ha cresciuta ed è la cosa più preziosa.
"Anche a me" dico tremando.
Ora come canzone c'è "Nuvole Bianche" e quindi la situazione è molto più deprimente, ho gli occhi lucidi e lo si vede dal riflesso del thè che c'é dentro il bicchiere.
"Marg, lo sai che lui continua a vivere in noi, lui fa ancora parte di te, farà sempre e ne sei consapevole" dico per farla sentire meglio, sento dei singhiozzi però, sta piangendo.
"Lo so, lo so..m-ma a volte sento la sua m-mancanza più del s-solito" lei ha sempre amato lui, lui pure, ma quand'erano giovani i genitori di entrambi non erano d'accordo, Marg era ricca, invece, Gert era povero, per i genitori di Marg era una cosa inaccettabile e pensavano che lui la volesse solo per interesse, solo per il denaro ma loro una sera scapparono e si sposarono di nascosto, dopo un anno ritornarono e i genitori di tutte e due li accettarono perché Gert aveva trovato un lavoro molto buono e ne guadagnava tanto, col passare dei mesi i genitori di Marg capirono che non si trattava di ricchezza, lavoro o queste cazzate ma che si trattava d'amore, in più notarono che era una persona splendid
"Marg, lui vive assieme a te, assieme a noi" ripeto ciò che penso, alla fine credo che sia davvero così.
"Hai ragion Daci, poi lui ha trasmesso tutto ciò che era suo a te, tipo l'amore per l'arte, per la scrittura, per la musica..insomma, tu sei lui, dalla testa ai piedi, sei la sua copia" nel sentire ciò sento i brividi in tutto il corpo, ha ragione, solo che io non ho mai pensato a questo.
"Non so come ringraziarlo" dico a Marg.
"Sorridendo Daci" da una risposta scontata lei.
"Assieme a te" metto una condizione io.
"Certo ahaha" e sento la sua risata così dolce dietro il cellulare.
"Va bene Marg, ora vado.." saluto a lei.
"Va bene piccola mia" ricambia pure lei.
"Daci?" mi richiama subito dopo, é stata fortunata perché stavo per chiudere la chiamata.
"Sì?" le rispondo.
"Lei sta bene, non preoccuparti" dice e poi stacca.
Si riferiva a mia mamma, ha capito tutto, ha capito pure il motivo per la quale l'ho chiamata, non so come diavolo fa, ma mi conosce così bene.
*Ma era scontato che l'avresti chiamata per la mamma* no testolina, no..non era scontato, io potevo fare ciò che volevo e anche se l'ho chiamata per un mio interesse l'ho chiamata anche per Gert, insomma, era una delle persone più importanti.
Poso il cellulare, mi prendo un'altro sorso di thè ma poi penso ad una cosa favolosa: al cibo.
"Ci sta una bella crêap" parlo a me stessa, si ok, sono matta ma prima di tutto sono affamata.
"I can treat, better then he caaaaan!!" va bene, ora sto cantando come una capra per la casa la canzone di Shawn Mandes.
Inizio a ballare, a prendere mentre la Nutella, a lavare il bicchiere che prima aveva il thè e riempirla, poi prendere tutti quei fogli sparsi per il soggiorno e sistemarli un po'.
Ancora piove e io sento il bisogno di continuare questo pomeriggio così, da sola, tra le canzoni, tra i miei poemi, tra i miei disegni, tra il mangiare e bevande, tra...ok, mi sta suonando il telefono.

ZIIIIIIN ZIIIIIIIIIIIIN

"Ma non avevo detto di stare sola e tranquilla?" urlo al barattolo di nutella senza aver risposto alla chiamata.
Non vedo nemmeno chi è ma apro immediatamente la chiamata, qui la crêap si sta per bruciare, devo stare attenta.
"Tappa?" cosa? no, che disgrazia, anche tramite il cellulare mi perseguita? madre mia.
"Che cazzo vuoi? sto preparando la crêap, ciao" lo so, sono molto dolce.
"Scusi il disturbo signorina Tappa, ma se mi può aprire mi fareste una grandissima cortesia, sa..fuori sta piovendo e io sembro uno pisciato dalle nuvole" avrò sentito male, non sta fuori la mia porta, vero?
*Se ha detto <<ma se mi può aprire mi fareste una grandissima cortesia>> secondo te dove può essere?
a fanculo?* beh, lo spero.
"Ma sei qua? da me? al club?" inizio a fare domande solo per farlo bagnare di più, farlo scocciare e poi farlo andare a casa sua, non voglio mica condividere la crêap con lui.
*Crudele e tirchia* stai muta e sparisci.
"Si, dai aprimi, devo parlarti" sembra un cane bastonato e ha davvero una faccia da cesso, riesco a vederlo dal muro enorme che ho di vetro.
"Sono nuda, il tempo che mi vesto" ok, sono troppo brava ad imbrogliare le persone, dovrei fare l'attrice.
"Allora muoviti, non dovrei perdere quest'occasioni" appena inizia a farmi pena, cambio idea, rimarrà sempre un pervertito.
"Ma non capisco perché non mi hai chiamato al cellulare come hai fatto ora e me ne avresti parlato, sei venuto dal campo fino qui solo per parlarmi di presenza, sei uno senza cervello..te ne potevi andare a casa tua e rilassarti dopo la partita, in caso m'avresti parlato domani a scuola pure" cerco di fargli capire il messaggio.
"Ma sei scema? ti ricordo che a casa tua doveva venire Emily e Kleis perché dovevano aspettare mio padre lá, insomma..sai pure che né io e né Emily abbiamo la chiave di casa perché siamo rimasti fuori grazie a Kleis, ha lasciato le chiavi dentro, quindi a fine partita noi tre dovevamo venire a casa tua per aspettare mio padre che ci doveva dare le chiavi sostitute" sono scema seriamente, me ne sono completamente dimenticata di loro due.
Non sapevo però che erano rimasti fuori e non sapevo che pure lui doveva stare a casa mia.
"Ma ora dove sono? son..aiha, aiha...cazzo che male!!" stavo per chiedere ad Harry per le ragazze ma la crêap mi ha bruciata, cazzo.
"Che succede? ou, che c'è?" urla dietro la porta e tramite il cellulare Harry, poverino.
*io mi sono bruciata e qui <<poverino>> viene chiamato lui?* hai ragione testa.

•Me•
Ma ciao🌸 volevo dirvi solo grazie per le visualizzazioni che sta avendo la mia storia, e non so cosa fare altro per ringraziarvi. Volevo solo chiedervi di mettere la "⭐️" quando vi colpisce qualche capitolo e magari commentare con un vostro parere, sarebbe una cosa migliore sia per me che voi.
Per me perché potrò avere un legame con voi in più e potrò sapere la vostra opinione, magari mi fate venire altre idee.
Per voi perché potrete essere più vicini a me, potrete partecipare a tutte le cose che chiedo.
Avevo intenzione di creare un gruppo con le mie fan d' "Incontri Disastrosi" ma non so, se voi non siete interessati alla mia storia, a me..sarebbe inutile.
Ci vediamo al prossimo capitolo e mi auguro che vi piaccia davvero.🙈
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