Capitolo 6.

155 25 4
                                    

VACE'S POV
"Non andartene."
Cosa? Emh, chi? Ma come? Dove? Vero? Quando? Mannooo. Chi é stato? Chi é stato a dire questa cosa, a dire questa bellissima ma insensata frase? Oh sí, Harry.
Non ci sto capendo niente, cosa sta succedendo? Ci stiamo guardando tipo da 3 min e dopo aver detto quella frase non abbiamo fatto altre che continuare a fissarci. Non capisco, perché sono tra le sue braccia? Perché ha detto quella cosa? Perché lui è qui? Perché ci sono tutti questi "perché"?
"C-cosa?" mi esce dalla bocca. Non so controllarmi nemmeno le labbra ora.
"Non andartene" ripete. Nono, o forse ho qualche problema io, ceh mi devo pulire le orecchia o questo povero ragazzo non è bravo in italiano e non sa il senso di ciò che dice.
"Non capisco.." sussurro.
"Nemmeno io, ma rimani. Non andartene."
"Maa..Har.."
"Shh, stringimi e continui ad abbracciarmi"
"Harry.."
"Per favore."
Non so che sta succedendo e che gli prende ma sembra davvero giù, sembra davvero triste. Non so nulla di lui ma in lui ho visto solo la rabbia, l'invidia, il modo in cui prende in giro, fare lo stronzo e ora la tristezza. É così misterioso questo ragazzo che non riesco a comprendere niente. Non faccio altro che fare quello che mi ha chiesto, in fondo, anche io non ricevo abbracci ormai da tempo, ma questo non è solo un abbraccio, non è un abbraccio semplice, io sto bene, mi sento protetta e non so cosa me lo fa pensare ma è così, sono al caldo, il suo petto attaccato col mio mi fa sentire speciale, i suoi battiti che vanno a ritmo con i miei, i nostri cuori danzano assieme, come posso definire tutto ciò? pazzia ? Cerco di sistemarmi e spostarmi perché mi sta stringendo davvero forte e mi sta mancando l'aria. Ora capisco in pieno il senso della frase quando dicono
<<e quei tuoi abbracci che mi fanno mancare l'aria mi fanno impazzire>>, ceh a me non fanno impazzire, a me fanno soffocare, la cosa è diversa.
"NO !" urla Harry. Prima avevo il mio capo appoggiato nel suo petto ma ora ha urlato così forte che mi ha fatto spaventare e ora lo fisso. Ma perché? Perché fa così? Perché si comporta così? É venuto da me correndo per "consolarmi" e farmi tranquillizzare invece ora il depresso qui é lui, non capisco, come fa a desiderare un abbraccio da me che non mi conosce?
É come se avesse abbracciato uno sconosciuto e anche io, infatti mi sta scoppiando la testa da tutte le domande che mi sto facendo. Perché l'ho abbracciato? Perché l'ho fatto appena me lo ha chiesto? Perché lo desiderava così tanto? Perché proprio da me? Perché diceva questo? Perché devo rimanere? Che senso ha? Perché ha paura che me ne vado? La cosa più strana é : perché mi è piaciuto? Perché mi sono sentita molto bene tra le sue braccia? Chissà che passato ha avuto.. questo ragazzo non riuscirò mai a capirlo e non avrò nemmeno le risposte di tutte queste domande.
"Harry, mi stai facendo preoccupare. Che hai? Stai calmo.." alzo il capo per vedere meglio il suo viso e mi metto con le punta delle dita perché non ci riesco grazie alla mia statura da minion.
"Nono, non andartene" ora chiude gli occhi d'un batto veloce e mi stringe fortissimo.
"Nonono" urla e continua a stringermi davvero forte. Mi sta facendo davvero male.
"H-harry..mi stai facendo m-male..
H-harry..mollami.." dico a tratti perché mi sta mancando l'aria seriamente. Ma che gli prende? Dio, la paura sta incominciando a salirmi ed è grande. Continua a stringermi ancora e più forte e anche se ho detto di mollarmi non lo sto facendo, la deve smettere.
"H-harry.." mi stringe ancora e più forte. Ho il cuore tipo schiacciato, il seno é scomparso pure perché anch'esso é pegiuto, pressato, le braccia sono diventate rossissime, e addio ai polmoni perché non c'è aria assolutamente.
"HARRY !" urlo fortissimo e infatti c'è stato pure l'eco in tutto l'edifico e lui si é pure spaventato ma forse l'urlo mio ha superato il volume dell'eco.
Non mi stringe più come prima ma sempre tra le sue braccia sono, non dice nulla e continua a tenere gli occhi chiusi. Me ne devo andare, non mi piace affatto questa situazione. Cerco di "slegarmi" dalle sue braccia e lui piano piano mi lascia. Perché si è arreso? Perché non vuole che io rimani più? Che è successo ora?
"Scusa" dice abbassando il capo e inizia a guardare il pavimento. Non lo capisco, é così lunatico..
"Non ti capisco..che hai? Che è successo?" chiedo e sono davvero preoccupata., continua a fissare il pavimento nel vuoto che c'è nella stanza e non osa nemmeno a guardarmi in faccia.
"Harry.." lo richiamo ma é di più come una supplica, sto incominciando ad avere paura e voglio andarmene da qui, ma vi rendete conto? Nel posto dove io vado, dove mi sfogo, dove disegno, dove scrivo, dove faccio tutto..arriva una persona tanto per e poi BOOM, rende quel posto diverso.
"Scus-sami..p-per fav-vore.." apre bocca ma inizia a balbettare, ma cazzo succede?
"Harry ! Che diamine succede ? Rispondimi a questa domanda, ora !" ora mi sta salendo pure il nervoso.
"Per favore, non urlare.." dice sempre col capo abbassato e si risiede lí dov'era seduto con me prima. Devo scoprire che gli prende, e per subito.
Non oso a dire nulla, dó un'occhiata al tavolo dove c'è tutta la roba ed è tutt'apposto, qui il problema sono io e lui per il momento. Mi siedo accanto a lui e faccio propria come lui:
riprendendo a fissare il pavimento grigio.
"Un anno fa é stato davvero brutto per me e la mia famiglia, ma non è solo un modo di dire.." prende fiato come se avesse letto tre vocabolari inglesi e non respira più.
"Un anno fa in famiglia mia abbiamo perso mi mamma" quando pronuncia la parola
"perso" mi guarda, mi pare che la discussione é troppo ma troppo seria e che non è un gioco oppure un teatrino che di solito i ragazzi fanno per attirare l'attenzione delle ragazze, quindi, ora lo guardo pure io.
"M-mi disp.."
"Shh, non dire nulla. Tocca a me a risponderti.." non faccio nulla e faccio come mi dice, tacio.
"Mia mamma é morta a causa di un incidente, in macchina c'ero io, lei, mio padre, mia sorella che ha l'età mia, Emily, e la piccola che si chiama Kleis, era perfetta la mia famiglia, credimi quando dico perfetta, poi per colpa mia e di mia sorella é successo tutto" mi racconta la storia è sembra ancora di avere la scena davanti agli occhi. Che cosa orrenda.
"Mi dispiace davvero, ma non riesco ad inquadrare una cosa ; se tu e tua sorella eravate in macchina assieme, com'é potuta morire vostra madre a causa vostra ?" lo so che non è una delle domande migliori da fare in questo momento ma non capisco, voglio sapere, ma sempre se lui vuole rispondermi.
Rimane in silenzio e lí capisco che non vuole dare una risposta alla mia domanda, appena sbuffo lui riprende fiato, non mi ha capita, non ho sbuffato perché lui non mi aveva risposto ma perché tutti gli adolescenti hanno dei grossi problemi, credetemi quando dico "tutti".
"La colpa é stata nostra perché io e Emily ci stavamo litigando per una cazzata, lei aveva litigato con i suoi genitori e con mio padre e quindi era sui nervi già di suo, Kleis é incominciata a piangere.." si ferma e la voce sta iniziando a tremargli ma continua.
"Mio padre stava seduto davanti assieme a lei ma poi ci fermammo per fare sedere mio padre dietro così poteva prendere in braccio Kleis e farla tranquillizzare, quindi dietro siamo rimasti io, Emily, e mio padre che tentava in braccio Kleis, invece mia mamma davanti che stava guidando.."
"Smettila di parlare, dai, non voglio sapere nulla, andrà tutto bene ora, stai calmo" incoraggio a lui perché sta perdendo seriamente il controllo, sta iniziando a muovere i piedi, a scompigliarsi i capelli e a tremare la voce..
"No ma tu.."
"Io niente, io non voglio sapere nulla del
tuo passato per il momento, più in lá, se vorrai me lo racconterai, va bene Harro?"
continuo a parlare per distrarlo e alla fine quindi lo chiamo "Harro" un lieve sorrisino si crea nel suo viso.
*Quanto può essere bello? * ma sta zitta testa.

Sono passate due ore tra risate, manate, parolacce, insulti ma la parte più bella e divertente é stato quando dovevo aiutare lui a colorare la parete con la bomboletta perché mi aveva fatto perdere tempo, e sapete com'é finita? Che si é colorato lui e io. Bello, eh? Ad essere sincera é stata la prima volta che qua, con me, sta un ragazzo, sempre Sis e Doa sono venute ma non del tutto, le cacciavo fuor perché non volevo che vedessero i miei disegni, non mi sento ad agio mio, e se qualcuno mi direbbe "chi diamine disegna sto schifo?".. mi sentirei una merda.

Incontri disastrosi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora