Mi voltai dall'altra parte, ma lui non gettò la spugna.

- Ferrari guarda che sveglio tutti se non ti muovi!- mi minacciò facendomi alzare controvoglia.

-Uh- bofonchiò poi, squadrandomi da capo a piedi.

Mi guardai per capire il motivo del suo interesse.
Mi ero cambiata per dormire: mi ero tolta i jeans e mi ero messa dei pantaloncini aderenti ed una canottiera per stare più comoda.

- Che c'è?-

- Pensavo avessi la camicia da notte della bisnonna, invece stai mezza nuda lì sotto..-

Mi coprii subito il petto, dato che non portavo mai il reggiseno per dormire.

- Senti ma che problemi hai?- sbottai sottovoce, tentando non svegliare tutti quanti.
Lui in tutta risposta mi afferrò dal braccio e mi trascinò con lui.

Incrociai le braccia quando ci fermammo davanti ad un sacco a pelo appoggiato ad un albero.

- Ma poi ha parlato! Tu vai in giro sempre e solo in mutande??- chiesi indicando i suoi pantaloncini della tuta, dato che Lorenzo non indossava nient'altro.

- Hai le palle?- domandò lui con sguardo di sfida.

Fissai i suoi occhi verdi nel buio.

- Più di te di sicuro.- mossi il capo, evitando di stare a fissare il suo petto nudo.

- Allora dimostralo. Hai perso la scommessa Sofia. -

Mi indicò il suo giaciglio, facendomi accapponare la pelle.
Dormire nello stesso sacco a pelo non era come dormire nello stesso letto, avremmo dovuto stare appiccicati come non mai, data la scarsità di spazio.

- E con ciò?- chiesi acida.

-Ora prendi il tuo culo, le tue tette e la tua faccia da verginella e fili a dormire con me.-

Lorenzo era risoluto, su questo non c'erano più dubbi. Ma probabilmente il principino viziato pensava che sarebbe bastato dormire con me per potersi infilare nei miei pantaloncini.

- Sai che dico? Va bene, Gherbini.-

"Voglio proprio vedere che intenzioni ha" pensai mentre ci stendevamo al calduccio.
Mi voltai dandogli la schiena.

-Non mi sfiorare.- lo minacciai subito, quando sentii il suo respiro tiepido sulle mie spalle.

-Okay..-

Inarcai collo.

"Dannazione se è vicino."

Deglutii quando percepii l'interezza e la forma del suo corpo dietro di me, non mi toccava, se non con il calore che sprigionava la sua pelle.

- Ti stai agitando?- chiese divertito, causando tanti piccoli brividi sparsi sulle mie spalle nude, per via del suo soffio caldo.

- Non rompere. Dormi.-

Lorenzo rimase in silenzio e io mi resi conto che pian piano l'agitazione stava svanendo, per lasciare spazio ad una stanchezza che si trasformò in un leggero dormiveglia.
Non ero proprio addormentata, perché sentii qualcosa di piacevole e delicato contro il mio collo.
Ci misi un po' a capire che erano le dita di Lorenzo.
Mi stava accarezzando la nuca, per liberarla dei capelli sciolti prima di avvicinarci le sue labbra gonfie.
Restai immobile.

#ODIetAMOWhere stories live. Discover now