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È davvero carina la casa, non è molto grande, ma per loro è adatta. Magari un giorno, quando si sposeranno e metteranno su famiglia dovranno prenderne una più grande, ma per adesso che sono solo loro due, questa va più che bene.
Ha una cucina e un salotto enorme. Il salotto affaccia al giardino sul retro, invece dalla finestra della cucina si intravede il mare.
Una camera da letto e due bagni.
La camera da letto è arredata come l'ha sempre desiderata Carmen.
Pareti color lilla, letto matrimoniale in ferro battuto, due comodini bianchi ai lati.
Sorrido appena vedo la camera da letto.
<< Perché stai sorridendo? >> Mi chiede.
Mi porto una mano alla bocca, << Vedo che l'arredamento è stato scelto da
te. >>Scherzo.
<< Si, si. Scherza pure. >> Mette il muso come un bambino capriccioso.
Incrocia le braccia al petto.
<< Siamo noi donne che arrediamo la nostra casa... >>
<< Con il nostro aiuto... >>
Annuisco. << Si. Un po'. >> Mi diverto a prenderlo in giro.
<< Non prendertela... >> Ridacchio.
<< Che stronza che sei... >>
Sorrido e inclino la testa di lato.
<< Grazie. Amico mio... >> Scoppiamo a ridere, prendiamo posto sul divano in salotto, e nel frattempo ci raggiungono Carmen e Cat.
<< Di cosa parlate? >> Chiede Carmen.
<< Mi piace come hai arredato la camera da letto. >> Mi volto a guardare l'espressione infastidita di Bob e ridacchio.
Carmen si porta le mani sui fianchi.
<< Ho sempre voluto la camera così, e mi sono ripromessa che un giorno quando sarei andata a vivere da sola, o con il mio ragazzo, avrei avuto la camera in questo modo. E così è stato. >> Dice soddisfatta.
<< Amore lei è Cat, compagna di stanza di Emily. >>
Si stringono la mano e lui le sorride.
<< Cosa ti ha detto? >> Chiedo rivolgendomi a Cat e lanciando un'occhiatina a Carmen. Entrambe si guardando un secondo, e poi guardano me; Cat incrocia le braccia al petto e dice: << Che sei una persona fantastica. >> Dice seria.
Corro ad abbracciare Carmen. << Tu sei una persona fantastica. >>
<< Qualcuno vuole rubarmi la ragazza? >> Drake ci raggiunge in salotto seguito da Ash.
Mi volto e mi sciolgo dall'abbraccio per correre tra le braccia del mio bel fidanzato.
<< Non credo... >> Dico alzando la testa per guardare il suo bel viso.
<< Meglio così, o sarò costretto a fare fuori chiunque voglia portarti via da me. >>
Scoppiamo tutti a ridere.
<< Perché non rimanete a pranzo con noi? Così stasera usciamo tutti insieme. >> Propone Carmen.
Annuiamo.
<< È un'ottima idea... Cosa prepara la cuoca di casa? >> Chiedo divertita.
Fa una smorfia e io ridacchio. Mi piace prenderla in giro.
<< Vi tengo a dieta oggi, va bene? >>
Ash e Drake si lamentano, Bob sbuffa solamente, ormai sarà abituato.
<< Non è un problema. >> rispondiamo io e Cat.
<< Per voi, perché volete avere sempre un fisico da urlo! Anche se ai nostri occhi siete sempre bellissime. >> Dice Ash mentre mangia con gli occhi la sua ragazza.
<< Calmati amico. >> Si fa avanti Drake.
Scoppio a ridere. << Non essere geloso, Ash voleva farci i complimenti, e poi non vedi che è completamente preso da Cat? >> Gli faccio notare, e vedo che si rilassa.
È adorabile quando fa il geloso, ma credo sia sempre meglio tenere a bada la sua gelosia, sarebbe capace di creare il caos.
<< Avviso mia madre che non torniamo a pranzo, torno subito. >> Esco in giardino e Drake mi segue.
Dopo aver fatto la chiamata a mia madre riattacco.
Drake mi cinge per i fianchi da dietro, la mia schiena premuta contro il suo petto, e il suo mento poggia sulla mia testa.
È bello stare abbracciati, anche senza dire niente.
<< Piccola, stai bene? >> Sussurra al mio orecchio.
<< Mhhh... >> Dico. Sono al settimo cielo. Voglio godermi questo silenzio con lui, non mi va di parlare.
Mi fa voltare verso di lui e gli porto le braccia al collo.
<< Sicura? >> Insiste. Proprio non molla eh?
Annuisco. << Mai stata meglio di
così... >>
<< Ti va di parlare? >>
Sbuffo, << No. >> Frigno.
<< Non ho voglia di parlare... E poi di cosa dovremmo parlare? >>
Mi guarda con aria di rimprovero.
<< Di Raf. >> Sospiro. L'aria si fa parecchio pesante.
<< Non iniziare Drake. >> Lo fermo prima che possa dire altro.
<< Cosa? Cosa non devo iniziare? >>
<< Mi basta mia madre a farmi la predica. >>
Scuote la testa, << Non voglio farti nessuna predica, voglio solo sapere se stai bene. Non capisci che... >> Si interrompe, non termina ciò che stava dicendo.
<< Lascia perdere... >> Scioglie l'abbraccio, e se ne va lasciandomi sola in giardino.
Uffa! Ma perché devo rovinare sempre tutto!
Rimango ancora un po' in giardino, fisso il vuoto.
<< Emily... >> Carmen mi raggiunge interrompendo il silenzio.
<< Hei... >> Dico. Mi accarezza la schiena affettuosamente.
<< È successo qualcosa tra te e Drake? È rientrato furioso. >>
<< Sono io... >> Ammetto.
<< Cosa è successo? >>
<< Voleva solo assicurarsi che stessi bene; sai dopo la storia di Raf... >>
Mi interrompo, fisso per un attimo gli occhi a terra e poi li alzo sulla mia amica, << Mia madre si sposa, lo sai, vero? >> Annuisce.
<< Si, lo so. Emily, io l'ho conosciuto e... >>
<< È una brava persona. Non fanno che ripetermelo tutti. >> La interrompo.
<< Ma tu avresti preferito che ci fosse tuo padre al suo fianco, e non quest'uomo che è un perfetto sconosciuto. >>
Mi conosce meglio di chiunque altro.
Annuisco. << Devi dargli una possibilità. Permettigli di farsi conoscere. Sono sicura che ti piacerà. >> Qualche minuto in silenzio, poi dice << Andiamo, è quasi pronto. >> Ci avviamo dentro, e prima di entrare aggiunge, << E chiarisci le cose con Drake, non mi piace quando
litigate. >>
Entriamo in cucina, Drake è già seduto a tavola accanto a Bob. Mi avvicino a lui, e all'orecchio gli sussurro: << Posso parlarti? >> Annuisce e si alza.
Lo prendo per mano, << Torniamo subito. >> Avviso gli altri e Carmen mi fa l'occhiolino.
Entriamo in salotto.
<< Cosa c'è? >> Dice con tono secco, non mi guarda neanche, si guarda intorno evitando il mio sguardo.
<< Scusa. >> Adesso posa gli occhi su di me, << Non è facile per me accettare... Accettare che un altro uomo prenda il posto di mio padre al fianco di mia madre. >> Ammetto.
Tengo gli occhi bassi, reprimo le lacrime che minacciano di uscire.
Drake porta un dito sotto il mio mento costringendomi ad alzare la testa per guardarlo in volto.
<< Mi dispiace. Non dovevo insistere. Dovevo capire che per te non è facile. Sei tu quella che deve scusare me. >>
Gli dico che è tutto okay e ci baciamo appassionatamente.
<< Ragazzi a tavola. >> Ci chiama Carmen, ci allontaniamo e raggiungiamo gli altri.

Finito di mangiare, andiamo tutti a riposare, io e Drake abbracciati sul divano, Ash e Cat sull'altro, mentre Carmen e Bob nella loro camera da letto.
Questa sera volevano andare in discoteca, così ho proposto a tutti di riposare, così avremo tutti le energie necessarie per stare svegli fino a tardi.
<< Sveglia ragazzi! >> Strilla Carmen.
Apriamo gli occhi e con aria assonnata ci alziamo dal divano.
<< Tra un'oretta dobbiamo uscire, conviene che iniziamo a prepararci se vogliamo fare in tempo. >>
Che stupida! Non ho un ricambio, e sinceramente non mi va di andare in discoteca con jeans e maglietta.
<< Carmen puoi prestarmi qualcosa? Non ho il ricambio. >>
Annuisce, << Ho qualcosa anche per te Cat, se vuoi. >>
Le si illuminano gli occhi. << Grazie Carmen! >>
Le sorride, << Venite in camera da letto... >> La seguiamo e ci mostra tutti gli abiti che sono nel suo guardaroba.
<< Cavolo Carmen! Non ricordavo avessi tutti questi vestiti! >> Dico sconcertata. Si è rifatta il guardaroba, questo è certo. Ci sono molti abiti che non le ho mai visto indosso; logico... Sono passati ormai parecchi mesi dall'ultima volta che mi ha prestato qualcosa...
<< Posso prendere questo? >> Chiede Cat. << Certo che puoi... >>
Ha scelto un abito nero corto fin sopra le cosce, scollo a V che viene annodato al collo. Indossa già un paio di zeppe, quindi non le servono altre scarpe. Non so come faccia ad usare le scarpe con il tacco quotidianamente.
Io invece scelgo: un abito color argento corto a meta coscia, monospalla: molto semplice.
<< Hai delle décolleté da prestarmi? >>
Inclina la testa di lato, << Cara, dovresti abituarti a portare le scarpe con il tacco anche di giorno... >>
Porto le mani sui fianchi e sposto il peso del corpo da una gamba all'altra:
<< Lo sai che io e i tacchi non siamo mai andati d'accordo... >>
Sbuffa. << Purtroppo si. >>
<< La stanza in fondo, sulla destra. Lì ci sono tutte le mie scarpe, scegli quelle che vuoi. >>
Inarco un sopracciglio, << Bob non me l'ha mostrata... >>
Accenna a un sorriso, << Perché non gli va giù che quella stanza è mia. Abbiamo litigato per decidere cosa mettere, e quando ho vinto io, non mi ha parlato per una settimana. >>
Mi riferisce.
Ridacchio. << Vuoi dirmi che hai una stanza solo per tenerci le tue
scarpe? >>
Fa spallucce, << Si, e allora. >>
<< E allora c'è che sei matta... >> Dico ridacchiando.
<< Lo so... >> Dice orgogliosa.
Entro nella stanza che mi ha detto; rimango a bocca aperta per tutte le scarpe che ci trovo dentro.
Ce ne saranno almeno una ventina.
Trovo le scarpe adatte e vado verso la porta per uscire di qui e finire di prepararmi, ma mi ritrovo davanti Drake, che chiude la porta alle sue spalle e chiude a chiave. Mi blocco all'istante e sorrido.
Avanza verso di me con fare autoritario, << Sei sexy... >> Arrossisco, sorrido, mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e lui mi accarezza la guancia.
<< Amore... >> Sussurro.
Mi solleva il vestito e mi sfiora la coscia, e a me una scarica elettrica attraversa il mio corpo.
C'è un divano in questa stanza; Drake mi solleva da terra e poi mi ci adagia sopra. Mi toglie le mutandine e si sbottona i pantaloni.
Mi penetra ed emetto un gridolino.
<< Piccola... >> Fremita, e io mugolo per il piacere.
Insieme arriviamo al culmine mentre si spinge un ultima volta dentro di me.
<< Cazzo, piccola... >> Boccheggia.
Gli passo le dita tra i capelli.
<< Ti amo... >> Sussurro.
Ci sistemiamo e insieme usciamo dalla stanza.
Mano nella mano Drake mi accompagna alla camera da letto dove le ragazze si stanno ancora finendo di preparare. Mi fa l'occhiolino e poi si allontana.
Chiudo la porta alle mie spalle.
Le ragazze mi guardano confuse.
<< Cosa è successo? >> Chiede Carmen. Arrossisco e mi porto le mani sulle guance, << Cosa avete fatto lì dentro? >> Chiede con un sorrisetto furbo stampato sulle labbra.
Faccio spallucce, << Sporcaccioni. >> Scoppiamo a ridere.
Finiamo di prepararci, e dieci minuti dopo siamo tutti in macchina diretti in discoteca.
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Ciao! Cosa mi raccontate di bello?
Spero vi sia piaciuto questo capirlo.. Continuate a leggere! 😘
Buona lettura!

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora