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Ho organizzato una grigliata a casa mia; anche il mese di agosto sta per finire, e presto dovrò partire.
È passata una settimana dalla serata in discoteca e da allora ho chiuso definitivamente con l'alcol.
<< Amore, piatti di plastica? >> Brandon si è offerto di aiutarmi, meglio, ne ho proprio bisogno.
<< Si, giusto. Sono nel mobile della cucina a destra, dovresti trovarli lì... Credo. >> Ridacchio e mi porto una mano alla bocca.
Annuisce e va in cucina.
Io sono in camera mia da più di mezz'ora; indecisa come sempre su cosa mettere.
<< Si può sapere cosa stai facendo? >> Brandon è davanti alla mia porta con in mano i piatti.
<< Li hai trovati? >> Annuisce, << Cosa fai? >> Domanda di nuovo.
<< Sto scegliendo cosa mettere questa sera. >>
<< Puoi mettere qualsiasi cosa. A me piaci sempre. >> Dice ammiccando.
Gli faccio la linguaccia e gli sorrido.
Non c'entra niente. A me piace vestirmi bene. Gli piaccio in ogni modo si, questo è vero, ma questo non significa che devo indossare degli stracci...
Altri dieci minuti davanti all'armadio, e finalmente mi decido: un vestito a fascia. La fascia bianca, e la gonna blu. La gonna è leggermente più lunga dietro, e mi arriva appena sopra le cosce.
Lo indosso e metto le nuove zeppe che ho comprato con Carmen al centro commerciale. Sto imparando a portarle, e devo dire che per adesso me la sono cavata abbastanza bene. Ho preso qualche storta, ma niente di grave.
<< Wow... >> Mi volto, Brandon è impalato davanti camera mia a bocca aperta.
Arrossisco, poi faccio un giro su me stessa e dico: << Ti piace? >>
<< Favolosa. >> Dice.
Arrossisco, poi lo caccio via. Mi chiudo in bagno e mi trucco.
Per questa sera voglio truccarmi un po' di più, quindi metto la crema colorata per darmi un po' più di colore sul viso, eye-liner, mascara, blush e rossetto rosso.
I capelli li tengo sciolti al naturale.
Carmen e Bob sono già arrivati.
<< Drake passerà di qui più tardi, è un problema? >> Trasalisco. Solo sentirlo nominare mi fa uno strano effetto. Il cuore mi batte all'impazzata, temo mi esca dal letto da un momento all'altro.
<< No. No. N... Nessun problema. >> Mento.
<< Okay. Sei sicura? Perché... >>
<< No Bob. >> Lo interrompo.
<< Va bene. Nessun problema. >> Dico, Carmen mi guarda ma non dice niente. Appena Bob si allontana mi tira per un braccio.
<< Che fai? >> Dico a bassa voce. << Che hai? >>
Socchiude gli occhi. << Tu non mi convinci, ecco cosa ho... >>
<< Ma di cosa parli? >> Spalanco gli occhi. Mi scappa una risata nervosa.
Scuote la testa. << È dalla sera in cui siamo andati in discoteca che sei strana. Cosa mi nascondi? >> Abbasso gli occhi e le dico di sedersi.
Le racconto tutto, tutto quello che è successo.
Si porta la mano davanti alla bocca,
<< Cioè mi stai dicendo che hai confuso Drake con Brandon? >>
Annuisco. << Ero ubriaca Carmen. >> Dico in mia difesa.
Mi fissa con un sorrisetto stampato sulle labbra.
Sospiro, gli occhi fissi a terra, mi stringo nelle braccia.
<< Credo... Credo di averlo sempre saputo... >> Alzo gli occhi su di lei, che mi guarda perplessa.
<< Cosa...? >>
<< Drake. Credo sapessi era lui... >>
Scuote la testa, << Cosa hai combinato Emily? >>
Sbuffo perché mi vergogno, e mi sento un po' in colpa per Brandon; continuo a fare sempre lo stesso errore...
<< L'ho praticamente trascinato con me a ballare e mi ci sono strusciata contro. L'ho provocato, e ci siamo appartati... >>
<< Cosa?! >> Mette le mani sui fianchi, << Cosa avete fatto? Voi...? >> Trasalisco.
<< No. Cioè... Credo mancasse poco se non lo avessi chiamato "Brandon". >>
Dico quest'ultimo facendo le virgolette con le dita.
Scoppia a ridere. << Sul serio? >>
Mi acciglio. << Non è divertente Carmen. Si è offeso. >>
Porta le mani sulla pancia, << Oddio! Mi fa male la pancia dal ridere. >>
<< Emily lui sapeva perfettamente che non eri in te. Sapeva benissimo che eri ubriaca. >>
Scuoto la testa, << No. Non lo sapeva, quando ho detto il nome di Brandon, si è fermato ed è andato via. Non mi ha più toccata. >>
Mi guarda sconcertata. << Quindi mi stai dicendo che si è offeso? >> Chiede ancora incredula.
Annuisco e sospiro ancora.
Le lacrime mi rigano il viso e Carmen corre subito ad abbracciarmi. La stringo forte, avevo proprio bisogno di un abbraccio.
Mi carezza da sopra i capelli.
<< Cosa ti succede Emily... Non eri mai stata così insicura. Sai sempre quello che vuoi. Ma ora? >> Si fa indietro per guardarmi in volto.
<< Non lo so. >> Dico tra un singhiozzo e l'altro.
<< Quello che so, è che una volta che sarò partita, potrò lasciarmi tutto questo alle spalle. >>
<< Ragazze la car... Amore cosa succede? >> Chiede preoccupato Brandon mentre viene da me.
Fingo un sorriso e lancio un'occhiata alla mia amica che posa una mano sulla spalla di Brandon, << Niente, stavamo ricordando di quando eravamo piccole... >> Adesso sorride anche lei, ed è la prima volta che la vedo sorridere per finta.
<< E questo vi fa piangere? >>
<< Sono i ricordi, Brandon. I ricordi del passato fanno pensare. E ti rendi conto che quando si è piccoli si è più felici. >>
Wow! Sono rimasta a bocca aperta per quelle sue parole, ma infondo credo che non abbia tutti i torti. Gli anni più belli sono quelli di quando si è bambini, perché poi inizia l'adolescenza, e da lì iniziano i problemi: i genitori, le amicizie, i primi amori. Tutto diventa più complicato...
Diventi grande, ma questo non significa che sei indistruttibile. Tu lotti per cercare di andare avanti, per cercare di non affondare nei tuoi problemi, ma chiunque, anche il più forte può crollare a un certo punto. Non siamo fatti di ferro, siamo esseri umani, fatti di carne ed ossa, con sentimenti e ed emozioni. Tutti sbagliano...
Brandon batte gli occhi, a bocca aperta, << Ookay... >> Sposta gli occhi da Carmen a me.
<< Volevo dirti che siamo tutti e la carne è quasi pronta. >>
Alzo la testa di scatto. << Tutti? Siamo tutti!? >> Ho alzato la voce senza accorgermene. Guardo Carmen disperata, e mi fa segno di calmarmi.
<< Si, è arrivato anche Drake. >> Dice infastidito.
<< Bob aveva detto sarebbe arrivato più tardi... >> Dico disinvolta, come se saperlo a casa mia non mi agitasse.
Andiamo tutti al piano di sotto e, a ogni gradino, il mio cuore accelera sempre di più. Carmen mi prende la mano e me la stringe.
In giardino, mi fermo di colpo quando lo vedo parlare con Bob, mi da le spalle, e appena Bob guarda nella mia direzione, si volta anche lui.
Mi squadra da capo a piedi, e arrossisco. Mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Andiamo. >> Li raggiungiamo.
Siamo di fronte a loro. << Ciao. >> Dice secco, gli occhi duri e fissi su di me.
D'un tratto da duri li vedo addolcirsi.
Mi sorride. Arrossisco di nuovo.
Si è creata una situazione davvero imbarazzante, nessuno ha più aperto bocca.
Bob tossisce, << Allora ci sediamo? Ho fame. >> Si massaggia la pancia.
Ridiamo.
<< Si, accomodatevi pure, vedo Brandon a che punto è con la carne. >>
Quando lo nomino, il mio sguardo cade su Drake. Si irrigidisce, e lo vedo accigliarsi.
<< Amore è tutto pronto. >> Raggiungo Brandon, che sta mettendo le fette di carne in un solo piatto.
<< Okay. >> Dico con un filo di voce.
<< Hei... Ma che hai? >> Viene da me e mi prende il viso tra le mani.
Mi allontano, scuoto la testa.
<< Niente. Non è successo niente. Perché deve sempre succedere qualcosa! >> Il mio tono di voce adesso è un po' troppo alto.
<< Stai attenta! Non alzare la voce con me. È chiaro! >> Mi urla in faccia. È vicinissimo a me, ed è infuriato.
<< Cosa succede qui? >> Drake si avvicina a me.
Da me sposta lo sguardo su Brandon, << Niente. >> Dico tenendo gli occhi bassi. Sono in mezzo a loro due. I due ragazzi che riescono a complicarmi la vita.
Drake annuisce non convinto, poi senza chiedermi il permesso e ignorando completamente Brandon mi prende per un braccio per portarmi via, ma Brandon mi prende per l'altro braccio.
<< Lei resta qui con me. >> Ringhia tirandomi verso di lui senza mollarmi il braccio, ma Drake non molla la presa.
Hei, hei! Non sono mica un giocattolo!
Mi scrollo entrambe le mani di dosso,
<< Smettetela! >> Dico rivolgendomi a entrambi. << Drake va' a sederti, Brandon porta la carne in tavola. >> Perché devono sempre rovinare tutto? Ma questa volta no. Non glielo permetto. Mentre torniamo tutti e tre a tavola, sussurro all'orecchio di Brandon: << Dopo parliamo, ora calmati per favore. Voglio passare una bella serata con i miei amici. >> Dico seria.

A fine serata vanno tutti via, Brandon resta ad aiutarmi, e per parlare. Gli ho detto che dobbiamo parlare, e parleremo.
<< Smettila di sistemare, vieni a sederti accanto a me. >> Gli faccio segno con la mano e lui viene.
<< Che ti prende? >>
<< Cosa?! >> Scatta in piedi e fa una risata nervosa. << Cosa prende a me? Tu vuoi sapere cosa prende a me? Davvero vuoi saperlo? >> Incrocia le braccia al petto.
Mi alzo anch'io.
<< Si. Mi... Mi hai risposto male prima. >>
Scoppia a ridere. << Tu scherzi vero? Praticamente mi hai urlato in faccia! >>
È vero; ha ragione, ma solo perché non ne potevo più di sentirmi chiedere sempre la stessa cosa: "è successo qualcosa?"
Non ne posso più.
<< Sai che c'è? Me ne vado. Veditela da sola qui. >> Si alza e se ne va.
Riesco a capirlo sempre meno. Ultimamente non facciamo che litigare, e fare pace.
Sto per salire al piano di sopra, quando suonano alla porta.
Chi è a quest'ora? È tardi, e sono stanca, voglio solo andare a letto e dimenticare un'altra giornata andata male. Desideravo passare un bella serata con i miei amici, ma Brandon e Drake sono riusciti a rovinare ancora una volta i miei piani.
<< Chi è che rompe a quest'ora della notte! >> Dico aprendo la porta.
<< Ah... Ciao. Sei tu. >> Porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Cosa ci fai qui? È tardi... >>
Restiamo uno di fronte all'altro a fissarci negli occhi per più di un minuto.
<< Ti... Ti disturbo? >> Si passa una mano tra i capelli.
<< In realtà stavo per andare a dormire. >> Fa un passo indietro per andare via, ma lo blocco per un braccio.
<< Se vuoi entrare, puoi... >> La mia voce lo supplica di entrare.
Drake entra e lo faccio accomodare sul divano. Dalla sua faccia, credo sia qui per dirmi qualcosa.
Mi siedo anche io, ma mantenendo una certa distanza.
<< Allora? Perché sei qui? >> Fortuna che mia madre non è qui.
<< Perché quello stronzo del tuo fidanzato ha alzato la voce? >> Ma dice sul serio?
È per questo che è venuto qui?
<< Drake... Vai a casa, per favore. >>
Con un movimento veloce si avvicina a me. Mi fissa le labbra, e io fisso le sue.
<< No. Io non me ne vado finché non mi dai una risposta. >> Questo è troppo.
Me ne salgo al piano di sopra e mi chiudo a chiave in camera mia, lasciandolo solo nel salotto. Prima o poi se ne andrà. Per adesso desidero solo che questa giornata finisca...
Sento bussare alla mia porta e quando apro gli occhi, vedo la maniglia che si alza e si abbassa. Bussano ancora, ma nessuno parla.
<< Chi sei? >> Domando. Spero tanto che non sia Drake. No. Di sicuro non è lui, mia madre lo avrebbe cacciato.
<< Sono io... >> Cosa? Non ci credo. È rimasto tutta la notte qui.
Apro la porta. Ha i capelli spettinati e gli occhi pieni di sonno. È così tenero.
Il mio cuore manca un battito quando incrocio i suoi occhi.
<< Drake, ma hai dormito qui? >> Dico a bassa voce per non svegliare mia madre.
Annuisce. << Dove? >> Mi spinge dentro, mi prende per mano e si siede sul mio letto con me.
Sbadiglia, e sorrido.
<< Sei dolce appena sveglio. >> Dico accarezzandogli la guancia.
Mi sorprendo di quel gesto spontaneo e così naturale.
Tolgo subito la mano, ma lui la prende e se la rimette sul viso. Ammiro il suo volto. È bellissimo.
Mi carezza una guancia, e al solo tocco una scarica elettrica attraversa tutto il mio corpo.
<< A cosa pensi? >> Dice con voce dolce. Fisso le sue labbra ancora una volta, lui lo nota e sorride.
Lentamente si avvicina. Sempre di più, finché le sue labbra toccano le mie.
Piano mi fa stendere, e mi sale sopra. Si piazza tra le mie gambe, mi carezza le cosce, i fianchi, passa una mano lungo il mio braccio, mi bacia la spalla, il collo, la guancia, e infine di nuovo le labbra. Si appropria delle mie labbra, e io non ho né la forza né la voglia di respingerlo...
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Nuovo capitolo! Tutto per voi! Buona lettura, spero vi piaccia 😘

Amore Che Tende A Infinito{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora