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Chiedo venia, il sequel è talmente incasinato che mi ha portato via un pò di stabilità mentale, ma non mi sono dimenticata di voi, quindi eccovi un capitolo puccioso, ci sta dopo tutti i casini di Tris. 

Kiss -Cinzia

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Quando esco nel corridoio sono sola, le panchine sono ancora lì esattamente come ricordavo ed è lì che mi accascio prendendo un lungo respiro.

La mia mente lavora troppo in fretta perché possa realizzare appieno cosa sia davvero accaduto.

Sono libera, libera da tutto questo, libera di andare e adesso che sono qui mi sento disorientata, non ho nemmeno idea di cosa fare né tanto meno dove andare.

Ogni dubbio o domanda che sia viene spazzata via quando mi volto e lo vedo. In fondo al corridoio, in piedi, che mi fissa e mi divora con lo sguardo.

Nessuno dei due si muove finchè i miei piedi e le mie gambe non decidono per me.

Sto correndo verso di lui mentre le lacrime mi scendono sulle guance e sono certa che mi lascerà cadere atterra quando mi fionderò su di lui a giudicare dal suo sguardo, ma ciò non accade quando l'accenno di un sorriso si dipinge sul suo volto e allarga le braccia per prendermi al volo.

Avvolgo le gambe alla sua vita e le braccia al suo collo in un abbraccio senza pari mentre mi stritola come a non volermi più lasciare andare.

                Avvolgo le gambe alla sua vita e le braccia al suo collo in un abbraccio senza pari mentre mi stritola come a non volermi più lasciare andare

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L'odore di colonia mi riempie le narici e non c'è profumo più bello e familiare di questo.

William è la mia famiglia. Non riesco ad immaginare neppure per un istante la mia realtà senza che lui ci sia.

La mia vita fino ad oggi, fino a questo momento, sino a quando lui non c'era, è stata inodore, incolore ed insapore.

Piango senza freni e senza riserve mentre mi sorregge senza fatica e senza dire nulla. Mi accarezza la schiena per darmi conforto.

Finalmente mi calmo e torno con i piedi per terra.

Ho paura di guardarlo negli occhi, ho paura di cosa lui abbia da dire. So benissimo di quanto lui sia l'unica persona che su questo pianeta ho ferito più di tutti. E, davvero, non se lo meritava.

-Perdonami, Will...scusami...-

Mi accarezza i capelli e riesco a percepire il suo respiro che man mano si regolarizza insieme al mio. Mi allontana quanto basta per perdersi nei miei occhi in uno sguardo pieno di comprensione e di dolcezza. –Sono qui. Siamo qui, e non ti lascio scappare da me di nuovo.-

-Io non voglio andare da nessuna parte dove non ci sia tu.-

Sorride appena –Andiamo a casa.-

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora