16.AMORE

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Per tutto il tragitto restammo in silenzio, senza dire una sola parola, né scambiarci uno sguardo. Sentivo solo quel brusio che emetteva quando sbuffava il fumo e quando aspirava, per il resto silenzio tombale. Buttò via il mozzicone e aprí la porta. Tolsi i tacchi alti mentre mi recavo in bagno, e il resto dei vestiti non appena entrai, poi lasciai che il getto d'acqua calda della doccia mi scorresse sul corpo. Mi strofinai con il sapone e in prevalenza la parte delle spalle, poi uscii avvolta in un accappatoio. La porta della stanza di Travis era chiusa, ma intravedevo la luce accesa sotto lo spazio di essa. Sospirai nervosamente ed entrai in camera mia chiudendomi a chiave, con ben tre mandate, dopo sentii lo scroscio della doccia il ché voleva dire che Travis era in bagno. Indossai una maglia bianca che mi arrivava alle ginocchia e non mi preoccupai assolutamente di asciugare i capelli. Spensi la luce e mi buttai sul letto sfinita. Erano l'una del mattino, Travis nel pomeriggio se ne sarebbe andato ma non avevo intenzione di piangere. Chiusi gli occhi, ma subito dopo sentii bussare e sobbalzai. Mi alzai velocemente e restai immobile davanti alla porta, non sapendo, come una stupida, cosa fare "Aly, sono io aprimi" era Travis ovviamente, ma ero ancora troppo spaventata e scossa per connettere. Aprii, era a dorso nudo, con solo i boxer e i tatuaggi neri, evidenti sulla sua pelle abbronzata. Si avvicinó e mi poggió una sola mano sul fianco destro, mentre con l'altra mi sistemava una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Restai senza fiato, con gli occhi incastrati ai suoi "Ti prego, so che hai paura, ma Aly, mi mancherai e non posso permettere che l'accaduto rovini l'ultima serata con te" mormoró. Mi ritrovai con la schiena contro il muro, non mi accorsi neanche di aver indietreggiato per tutto il tempo. Avevo Travis incollato al mio corpo, e non sembrava ci fossimo mossi neanche di un passo. Sentivo il cuore martellarmi al petto, e dentro di me sensazioni contrastanti che non facevano altro che scombussolarmi e farmi perdere il senso della ragione. Chiusi gli occhi e mi lasciai perdere dagli infiniti baci di Travis, che lasciarono una scia dalla punta del naso fino al collo. Sentivo la sua lingua scivolarmi sul collo e i suoi teneri baci all'orecchio, alle clavicole e lasciai sfuggire un piccolo gemito. Aprii gli occhi sentendo il suo distacco e lo colsi a fissare le mie labbra, che lentamente si appoggiarono alle sue. Non chiese il permesso e non aspettó per incontrare la mia lingua, era troppo desideroso di quel momento, che volevamo entrambi già da tempo, e lo capivo da quanta energia metteva. Non lo scostai come le precedenti volte a differenza lo baciai di mia volta energicamente e mi persi completamente. Affondò una mano tra i miei capelli, dietro la nuca, e con l'altra mi attirò a sé prendendomi per un fianco e facendo combaciare i nostri corpi perfettamente, ma immediatamente mi ritrovai contro il muro e le sue mani si appoggiarono ai entrambi i lati della mia testa. Appoggiò la fronte contro la mia, entrambi faticavamo nel respirare e lo guardai confusa, in attesa di una spiegazione "Non possiamo continuare in questo modo, altrimenti andrà a finire male Aly" disse sinceramente, mantenendo un contatto fisso con i miei occhi. Capii perfettamente cosa voleva intendere, ma avrei dato qualunque cosa pur di riavere le sue labbra così calde e morbide. Lo guardai intensamente "Trav, baciami" mi guardò serio e scosse la testa "No Aly, davv..." lo interruppi prima che potesse finire "Trav, ho detto baciami" si fermó a guardarmi, e mi sorrise ampiamente portando di nuovo le sue labbra alle mie premendole con forza. Si trattenne per vari secondi, ma subito ci precipitammo a cercare le nostre lingue, poi mosse le labbra contro le mie per dirmi qualcosa "Non voglio che tu faccia cose che non vuoi fare" sapevo benissimo a cosa si riferiva, ma lo desideravo con tutta me stessa e non mi importava se prima d'ora non ero arrivata a quel punto con nessuno. Era il momento giusto, con la persona che amavo e nulla mi importava. Interruppi il bacio e mentre respiravo affannosamente pronunciai quella che doveva essere la frase decisiva, riguardo il nostro rapporto "Travis, ti voglio" mi guardò sorpreso e in parte divertito, credo non si aspettasse una cosa del genere, da me. Io che avevo sempre cercato di allontanarlo, io che l'avevo sempre considerato inaffidabile e irresponsabile e io che... dovevo a tutti costi salvarlo. Mi sorrise, ma io ero agitatissima e inoltre sentivo la temperatura del mio corpo alzarsi, ed era maledettamente fastidioso. Deglutii mentre mantenevo lo sguardo fisso nei suoi occhi "Tranquilla piccola mia"

700km di TE.Where stories live. Discover now