Capitolo 13

2K 152 197
                                    

TERRA

È stato difficile accettare la sincerità di BB. Ma stavo meglio a sapere che avevo un posto nel suo cuore, anche se non quello che immaginavo.

"Terra, vieni qua per favore." mi chiamò Robin.

"Sì Robin? C'è qualcosa che posso fare?" chiesi sedendomi accanto a lui.

"Sì. Vedi, ho un piano, ma per metterlo in pratica ho bisogno del tuo sangue freddo." mi spiegò.

Cercai lo sguardo che riuscivo a percepire sotto la maschera e mi accorsi che lui evitava il mio.

"Cosa c'è? Ho fatto qualcosa di male?" domandai.

"Non hai fatto nulla che tu possa riparare. Ora ascolta il piano e aiutami." continuò, ma la sua voce ebbe un leggero cedimento.

"Dimmelo Robin, non puoi tenermi nascosta l'unica cosa che voglio sapere!"

"Vuoi sapere cosa hai sbagliato? Hai sbagliato ad andare da Slade quando sapevi che ti avremmo aiutato noi. Gli altri dicono che è sbagliato condannarti per questo, ma per loro non è una cosa personale. Per me sì. Io ero disposto a lavorare con te, ad aiutare i tuoi poteri, ma tu mi hai fatto fallire prima di cominciare. È questo che odio in te, Terra. Il fatto che tu non mi abbia dato la possibilità di provarci." ringhiò.

Mi pizzicarono gli occhi.
Mai avrei potuto pensare che Robin, quello che consideravo il mio migliore amico, mi odiasse per una cosa che non avevo idea di aver fatto.
Una lacrima scese lentamente dalla mia guancia.

"Forse Slade aveva ragione. Non mi perdonerete mai." mormorai stringendo i pugni.

Lui sospirò e si sfregò gli occhi.

"Terra, non volevo che tu ti sentissi in colpa..."

"E che cosa volevi? Che mi gettassi in ginocchio a implorare il tuo perdono? È questo che volevi?" gridai.

"Volevo solo che tu lo sapessi, che non pensassi di essere una reietta per colpa di Slade. Lo sbaglio è stato tuo!" urlò di rimando.

"E perchè, perché sono ancora qui? Mi hai rivoluto in squadra, l'errore non è soltanto mio..." provai a dire.

Mi bloccò facendomi spalancare gli occhi. Il respiro mi mancò, il mio corpo si irrigidì.
Robin mi stava baciando.

BEASTBOY

"Raven è stata strana, negli ultimi giorni. Che le succede?" chiesi a Cyborg.

"Da quando ti importa cosa provano le persone?" commentò.

"Scusami? Ma che razza di risposta è?" sbottai.

"Mi dispiace amico. È solo che... Bee ha litigato con Spedee a causa mia." sospirò.

Sgranai gli occhi incredulo.

"Guarda il mio vecchio amico Cy! Sarai contento, BumbleBee ti piaceva, no?" sorrisi.

"Mi piaceva e mi piace tutt'ora, è solo che mi sembra tutto così perfetto..." sbuffò Cyborg.

Smisi di ascoltarlo quando vidi Raven entrare nella stanza.
Non aveva più il suo mantello, i capelli ricadevano mossi sulle spalle e l'espressione fredda e rigida che nascondeva qualcos'altro.
Ma cosa nascondeva?

"...E questo è quello che mi tormenta. Tu cosa ne pensi?" mi domandò Cyborg.

Avvampai. Non avevo idea di quello che avesse detto il mio amico, ma dovevo fare qualcosa.

"Beh, non è importante quello che penso io. Devi fare quello che desideri e per questo serve che tu abbia qualche momento da solo...  no?" dissi con una smorfia a metà tra un sorriso e un ghigno.

Non mi farai del male [concluso]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang