Due

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Dopo aver chiacchierato con Molly, raggiungiamo l'aula e decido di entrare mentre faccio un bel respiro. Odio essere al centro dell'attenzione, ma qualcosa mi fa pensare che lo sarò.

Mi guardo intorno e noto le pareti dell'aula, anch'esse completamente dipinte di bianco.

Ma com'è triste questo college.

«Buongiorno», mi saluta il professore appena entro. Mi guardo intorno e vedo che tutti gli studenti sono già seduti ai loro banchi.

Cazzo, Mya, sei già in ritardo, il tuo primo giorno! Mi rimprovera la mia coscienza, ed ha dannatamente ragione.

Molly va a sedersi, ma non prima di aver ammiccato nella mia direzione a mo' di saluto, ed io rimango in piedi, pietrificata.

Il fatto che vedo tutti gli occhi puntati su di me, mi fa pensare che forse sono l'unica del primo anno. Ciò significa che sono l'unica nuova.

«Tu devi essere Mya, giusto?», chiede il professore, alzandosi dalla sedia per raggiungermi.

«Si, Mya Cullen».

«Io sono il professor Williams, va' pure a sederti accanto a Josh», dice, mentre con l'indice punta un ragazzo, seduto in seconda fila, con un banco libero accanto.

Annuisco e mi dirigo verso di lui, ma nel frattempo lo studio un po'. È carino, ha gli occhi di un verde che sembra quasi uno smeraldo, mentre i capelli sono di un nero lucente, che sembra tinto.

Appena mi siedo accanto a lui mi sorride con naturalezza, un sorriso che mi rassicura.

«Ehi», mi saluta.

«Ciao...Josh?», domando, dato che già mi sono dimenticata il suo nome.

Accenna una risata che mi scalda il cuore, per quanto sembra naturale. «Si, sono Josh».

Faccio il gesto di asciugarmi il sudore dalla fronte, mentre emetto un sospiro di sollievo. «Menomale».

«Ti sei trovata bene finora?», mi chiede, mentre i suoi occhi scrutano i miei.

«Si...credo», rispondo titubante, perché neppure io so come mi sono trovata fino ad ora. Ho fatto amicizia con Molly, e di questo ne sono felice, ma non so se questo è il posto adatto per me.

«Ti troverai bene sicuramente», mi rassicura e gliene sono grata.

Sto notando che le persone sono cordiali e gentili con me, cosa che non mi aspettavo, ad essere sincera.

Gli sorrido per ringraziarlo, ma nell'esatto momento in cui il mio sguardo lo sfiora, lo vedo girarsi di scatto, così seguo il suo sguardo fino ad incontrare quello di una ragazza molto bella, con un fisico da modella, avvinghiata ad un ragazzo altrettanto meraviglioso.

Ne rimango ipnotizzata. Lo guardo per qualche istante. Ammiro i capelli ricci e scuri, neri come la pece, che ricadono lungo il collo e glielo solleticano appena. Poi guardo i suoi occhi...Dio. Sono di un blu oceano, intenso come il sole a mezzogiorno, talmente forte e potente che mi costringe a distogliere lo sguardo, altrimenti ne rimarrei folgorata.

Passo lo sguardo sulle sue braccia, completamente tatuate e possenti come non ho mai visto. Ha così tanti tatuaggi che non riesco a focalizzarmi su uno solo di questi. Il tempo per ammirarne uno, e gli occhi mi ricadono sugli altri, che gli abbelliscono la pelle ambrata e lucente.

Nell'esatto momento in cui i miei occhi si posano sulle sue mani, anch'esse tatuate, le vedo chiudersi e stringersi in un pugno ferreo, che solo a pensarle strette su di me una scia di brividi freddi mi risale dalla colonna vertebrale fino alla nuca.

Ma da quando faccio questi pensieri?

«Non fissarlo, lo irriti», mi sussurra Josh vicino all'orecchio, nel momento in cui si accorge del mio sguardo su quel ragazzo che ha tutta l'aria di essere pericoloso.

Sposto immediatamente gli occhi su Josh, sentendomi colpevole e in imbarazzo per essere stata scoperta in pieno.

«Non lo stavo fissando», mento, evitando il suo sguardo.

«Tranquilla, lo fissano tutte», dice in modo scocciato, come se la cosa lo infastidisse.

Vorrei chiedergli chi è, perché in quale modo del tutto inspiegabile e irragionevole, quel ragazzo mi ha fatto avvertire i brividi sottopelle. Che sia stato il suo sguardo tenebroso, le sue labbra rosse e carnose, la sua mandibola spigolosa o chissà che altro, ma ho avvertito sensazioni che non avevo mai sentito prima d'ora.

«E perché lo fissano tutte?», chiedo ingenuamente, come se la risposta non fosse ovvia: è bellissimo.

Mi guarda e ridacchia, come se mi prendesse in giro. «Perché piace a tutte, Mya. A te no?». Mi scruta attentamente, analizzando il mio viso, come se vi volesse trovare una risposta.

«È un bel ragazzo, non lo metto in dubbio, ma non penso che si può dire che ti piace una persona a prima vista, no?», ribatto.

Scuote la testa in modo divertito. «Hai proprio ragione, Mya. Ma in questo posto a nessuno interessa piacere davvero. Qui vogliono solo scopare, e questo...be', puoi constatarlo con uno sguardo».

Oh.

«Io non voglio...scopare», dico subito, in modo timido, senza pensarci un secondo.

Sicuramente, il mio scopo per il college, non è quello di fare sesso. Ho dei valori e dei sani principi, oltretutto.

«Neanche con lui?». Alza un sopracciglio.

«No!», rispondo senza pensarci. «Assolutamente. Neppure lo conosco».

«Cambierai idea, come tutte d'altronde, ma non importa», risponde in modo sconsolato, come se si fosse rassegnato a questa realtà.

Ma io posso starne certa: non succederà mai.

«E invece di Molly, che dici?», gli chiedo, un po' per cambiare argomento, dato che non so più cosa dire su questo ragazzo misterioso, un po' perché credo che potrebbe essere la mia prima amica, e vorrei sapere di più su di lei.

Josh scrolla le spalle, poi mi guarda negli occhi. «Niente di che, è una brava persona e una buona amica. Ci hai già fatto amicizia?».

«Non ancora, però l'ho incontrata prima di entrare e mi sembra simpatica. Poi...sono a corto di amiche, al momento», ridacchio. Non sono proprio a corto di amiche, ho Jessie, però vorrei avere qualche amica anche all'interno del college.

«Ragazzi, la lezione sta iniziando, quindi smettetela di parlottare tra di voi e aprite il libro di Letteratura», ci comunica il professore. E che questa avventura abbia inizio. 

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