Capitolo 19

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Peter è alle mie spalle e mi abbraccia.
È un abbraccio strano.
<<Peter?>>.
<<Sí,sono qui.>>mi sussurra all'orecchio.
L'ultima volta,che l'ha fatto,è stata,piú o meno,due anni fa,quando stavamo ancora insieme.
<<Non ti eri trasferito?>>.
<<Ho la macchina.>>mi fa girare.
Non lo vedo bene in faccia,ma sono sicura che stia sorridendo.
Mi afferra per il polso e mi porta in un vicolo.
<<Perchè sei tornato?>>.
Lui mi spinge contro il muro.
Posiziona le mani sul muro,accanto alla mia testa,in modo da intrappolarmi.
Non posso uscire.
Avvicina il suo corpo al mio lentamente.
<<Che stai facendo?>>tento di urlare,ma il peso del suo corpo mi schiaccia.
<<Sh,sta' zitta.>>ride,ma la sua risata non è la solita risata da ebete,che sentivo.
È piú un ghigno malefico.
Ritorna serio e mi spinge al muro con piú foga.
Tenta di tirarmi via il cappotto.
Apre la cerniera e me lo sfila con un mano,mentre,con l'altra,mi tiene i polsi al di sopra della testa.
<<Lasciami!>>trovo la forza di urlare.
Lui continua a spogliarmi:mi strappa la felpa,perchè io non collaboro e tenta di levarmi la maglietta.
Tento di divincolarmi,di scappare da quello che so che sta per accadere,ma la sua forza è maggiore della mia.
Mi tiene stretta al muro e continua a spingermici contro.
<<Basta,Peter!>>chiudo gli occhi per la disperazione.
La mia voce è piena si paura,orrore e consapevolezza di ció che sta accadendo.
<<Lasciami!>>continuo a ripetere,ma non mi ascolta.
<<Non ci sentirà nessuno,tranquilla,
Cuoredighiaccio.>> ghigna malevolo.
Tenta di levarmi i pantaloni.
Sento che si fa piú lento,titubante.
Non oso aprire gli occhi:non voglio vedere l'orrore che mi sta causando.
Mi è parso di vedere una luce,ma non ne sono sicura.
Ormai,la testa mi gira e,non avendo gli occhi aperti,non so piú cosa è vero e cosa no.
Sento le mani di Peter che allentano la presa sui polsi.
Mi sento svenire dalla paura.
Ormai,il corpo di Peter non ha piú nessun contatto col mio.
Sento dei tonfi.
Apro gli occhi e vedo Peter steso a terra,con il corpo di Jack sopra di lui.
L'odore del sangue mi sale alla testa e me la rende pesante.
Le mani di Jack sono chiuse e si scagliano sul viso di Peter.
Mi viene in mente la volta in cui Peter ha picchiato Jack a scuola.
Le lacrime mi ridonano un po' di lucidità.
Cerco di respirare ma l'ossigeno non arriva.
Jack è sempre steso su Peter.
Alzo gli occhi al cielo e prego in silenzio di essermi solo avventurata in un incubo.
Li chiudo e sento le braccia magre ma solide di Jack che mi prendono in braccio.
Il dondolio dei suoi passi è piacevole.
Sento una cosa morbida sotto di me.
Capisco di essere in una macchina, quando mi allaccia la cintura.
Sento il motore di una Porsche che si accende ed io mi perdo nell'oscurità della notte,vedendo vestiti tolti e pugni insanguinati.

Fredda dentroWhere stories live. Discover now