Capitolo 14

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Devo ricominciare da capo.
Devo,altrimenti mi chiuderó in me stessa.
E sono stufa.
Mi mancavano le emozioni.
È difficile da ammettere,ma se rimani senza emozioni,cadi in depressione,vai al suicidio.
Ed io posso andare dove vuoi,ma scordati che vado a suicidarmi.
Nulla mi porterà a ció che ho sempre temuto,fin da piccola.
È piacevole pensare cose che diresti a te stessa allo specchio.
Ti rende meno preoccupata.
Ma,purtroppo,sono in classe e dovró aspettare la fine delle lezioni per sfogarmi,a casa.
Ieri,ero talmente distrutta,che,quasi,non riuscivo a stare in piedi.
<<Ciao,Elsa.>>.
<<Ciao,Wendy!>>la saluto,con un abbraccio.
Quando la guardo in viso,mi sembra di esserci scambiate i ruoli.
<<Va tutto bene?>>le domando,preoccupata.
Il sorriso raggiante,sul suo volto,è scomparso.
I suoi occhi sono circondati da occhiaie e ha i capelli spettinati.
Non l'avevo mai vista cosí.
Sospira.
Aspetto che parli.
<<Ci dobbiamo trasferire.>>.
Cosa?
<<Cosa?
E perchè?>>.
<<Per Peter.
Ora che ha cambiato scuola,si deve trasferire.
Ed io voglio andare con lui.
Lui è tutta la mia vita.
Mi dispiace un sacco.
Mi mancherai.>>.
Mi guarda con gli occhi lucidi.
Io sorrido amara e la abbraccio.
Lei ricambia l'abbraccio,stringendomi piú forte.
<<Mi mancherai anche tu.>>sorrido.
<<Questo è l'ultimo mio giorno qui.
Partiremo domani.>>.
Mi mancherà davvero Wendy.
È stata la mia prima amica,qui,a scuola.
Beh,non che adesso ne abbia molte....
È la mia migliore amica:colei che è sempre stata al mio fianco,colei che,anche se un po' scortese,mi diceva le cose in faccia e non mi teneva segreti.
Colei che mi proteggeva sempre....
Spero di porterla andare a trovare,un giorno.
<<È tanto lontano da qui?>>spero di no.
<<Sí.
Ci dobbiamo andare in aereo.>>.
Cosa?
La mia giornata è rovinata.
Fantastico....
Ci abbracciamo una seconda volta,dopodichè suona la campanella e vedo,in lontananza,Jack che si avvicina.
I suoi capelli bianchi mi fanno sempre lo stesso effetto.
Ho capito:devo conquistarlo.
Una donna deve conquistare un uomo....
Che idea ridicola!
Ci proveró.
Lei mi saluta e va in aula.
Io aspetto Jack,per parlargli,ma,quando mi passa accanto,non mi rivolge uno sguardo ed io mi sento pugnalata al petto.
Resta calma.
Non voglio scoppiare a piangere nel corridoio di una scuola,come non voglio neanche dare un pugno al muro.
Ragiono:noi abbiamo lezone di teatro insieme.
Gli parleró prima di cominciare.
Ma,quando vado in aula teatro,non lo vedo.
Non è venuto.
Mi sta evitando.
Cosa gli ho fato di tanto male?
Gli ho solo domandato perchè non sorridesse....
Jake si avvicina.
<<Ehi,Cuoredighiaccio!>>.
Adesso che Peter non c'è, mi chiama lui cosí?!
Vabbè....
<<Ciao,Jake.>>.
<<Oggi saró io il tuo Edward.>>sorride.
Non lo sarai mai.
<<Ok.>>.
Cominciamo le prove e spero sempre di piú che,da un momento all'altro,appaia Jack dalla porta.
Ma questo non accade.
Esco dalla stanza,a fine lezione,con Jake.
Vado fuori da scuola e cerco la macchina di Jack.
Ma non c'è.
È andato a casa per colpa mia?
No,non per colpa mia.
Non è colpa mia,ma sua,sua e basta.
<<Jake,mi presti la macchina?>>.
<<Certo,bellezza!>>mi lancia le chiavi e parto all'inseguimento.

Fredda dentroWhere stories live. Discover now