Day 39 pt.2

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Si aspettava che il viaggio sarebbe stato lungo, ma il tempo sembrava non passare mai.

Controllò l'ora dal suo telefono e si accorse solo in quel momento di sentire un debole brontolio da parte del suo stomaco. Erano le 13:15.

Con un piccolo sorriso pensò che sua madre a quell'ora si era già accorta che sua figlia non c'era e non l'avrebbe mai più vista.

Prese lo zaino ai suoi piedi e lo aprì, prendendo un pacchetto di crackers e iniziando a sgranocchiarli.

Si sentiva osservata, come se avesse due occhi insistenti puntati su di lei. Alzò lo sguardo, guardando i passeggeri nel suo scompartimento. Incrociò due grandi occhi verdi-azzurri di un ragazzo con dei lunghi capelli castano chiaro. Quest'ultimo, quando vide che Gaia si era finalmente accorta di lui, sorrise timidamente.

Le guance della ragazza si imporporarono un poco e distolse lo sguardo dai due laghi verdi del ragazzo. Qualcuno l'aveva notata. Sorrise istintivamente, ingoiando l'ultimo pezzetto di crackers.

Passò le due ore successive ascoltando musica e rileggendo le sue chat con Stefano. Minuto dopo minuto, l'ansia saliva sempre più.

Poi la stanchezza la vinse ancora una volta, e si addormentò profondamente, con le cuffiette nelle orecchie.

Scese dal treno con lo zaino in mano, stranamente la stazione di Milano centrale era deserta. In lontananza scorse però una persona che le sembrava di conoscere.

La figura si avvicinò, e capì finalmente di chi si trattava. Gli corse incontro, finendo direttamente tra le sue braccia, piangendo di felicità. Stavano così, abbracciati, da un bel po', fino a che Stefano aprì la bocca per dire qualcosa. Inaspettatamente, però, urlò:

-Ehi! Ehi, svegliati!-

Aprì gli occhi, agitando le mani, dando per sbaglio uno spintone al ragazzo di fronte a lei. Lo mise a fuoco e notò che era il ragazzo di prima con i capelli lunghi. Era stato tutto un sogno.

-Scusa...-farfugliò, cercando di sistemarsi i capelli e di alzarsi in un modo non troppo impacciato, come faceva quando si trovava in una situazione di imbarazzo.

Il ragazzo sorrise.

-Non ti preoccupare...mi dispiace se ti ho svegliato ma il treno si è fermato da qualche minuto.-disse, dondolando un poco sui piedi.

Volse lo sguardo verso il finestrone e si accorse che sì, il treno era fermo in stazione.

-Oh...grazie.-sorrise e fece per uscire dallo scompartimento, seguita dal ragazzo.

Una volta scesi, prese il telefono e scoprì che erano le 17:30, dieci ore per arrivare a Milano. Nonostante avesse dormito per la gran parte del viaggio, era distrutta.

Alzò le braccia in alto per stiracchiarsi e si accorse che il ragazzo era ancora fermo vicino a lei, la guardava divertito.

-Hai bisogno di aiuto?-chiese lui, avvicinandosi un poco.

-Io...- voleva rifiutare, ma ci ripensò. Non sapeva dove fosse casa di Stefano e non era mai stata a Milano. -In effetti sì. Saresti davvero gentile.-rispose timidamente, puntando lo sguardo sulle sue Convers nere.

Il ragazzo dai lunghi capelli castani tese una mano verso la bionda, lasciandola un attimo spiazzata.

-Nicolò, e tu come ti chiami?- abbassò lo sguardo, per incontrare le iridi verdi come le sue della ragazza.

Gaia fissò per qualche istante la mano che le tendeva Nicolò, per poi afferrarla, con un piccolo sorriso.

-Gaia.-mormorò.

Instagram-Stefano LepriWhere stories live. Discover now