Day 37 pt.1

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Alla fine, era arrivato quel giorno.

La bionda sgattaiolò fuori casa e si chiuse il portone alle spalle, noncurante delle urla della madre dietro di lei.

Di fronte, inaspettatamente, si trovò Stefano, che sorrideva sornione alla sua vista.

Fece un timido sorriso e lo prese per mano, incamminandosi.

Incamminandosi per la stazione.

Solo in quel momento si accorse che il ragazzo che stava tenendo per mano avesse una valigia stretta nell'altra.

Gli occhi le si spensero, quando si rese conto veramente dove si stavano dirigendo.

Stava andando ad accompagnare Stefano alla stazione, dove sarebbe partito, forse per sempre. Non l'avrebbe più visto.

Si inumidì le labbra con un tocco di lingua. Le stesse labbra sulle quali si erano posate quelle di Stefano.

Un piccolo sorriso spuntò sul suo viso e scoprì la dentatura imperfetta, con tanto di apparecchio.

-A cosa pensi, piccola?-

Solo in quel momento si accorse degli occhi di Stefano posati da chissà quanto sulla sua testa bionda, e rivolse gli occhioni verdi a lui.

-A ieri.- disse, senza mentire. Non ce n'era bisogno, anche se avesse mentito lui sapeva bene a cosa stava pensando.

Anche lui sorrise, e, all'improvviso, si chinò e le prese il viso tra le mani, le loro labbra a una distanza impercettibile.

-Sei bellissima.- detto questo le lasciò un tenero bacio sulla fronte e ricominciò a camminare.

Erano lì, due innamorati, che si tenevano per mano, sulla banchina, ad aspettare il treno che li avrebbe separati per sempre.

Eccoli là, due fanali abbaglianti che si avvicinavano velocemente nel crepuscolo di agosto.

Eccole qui, le porte che si aprono lentamente e adulti e bambini che trascinavano le loro valigie con fatica a bordo.

Si guardarono. E fu come se tutto, in torno a loro, si fermò, o meglio, loro avevano l'impressione che tutti gli altri andassero a rallentatore. C'erano solo loro, Stefano e Gaia. Un mondo a parte, separati da tutti in una specie di sfera di cristallo.

Un bacio veloce, la chioma bruna di Stefano che scompariva tra le altre mentre saliva sul treno.

E ora c'era solo lei, i lunghi capelli biondi che si muovevano al vento, da sola, sulla banchina, a guardare il treno che si allontanava. A guardare lui che si allontanava da lei, per sempre.

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Mamma mia che cattiva persona che aggiorno mai eh! Vi è piaciuto questo capitolo un po' triste? :3

Instagram-Stefano LepriWhere stories live. Discover now