Con un sospiro sofferto chinò la testa in segno di resa e strinse il palmo intorno all'asta pulsante.

Immagini di quella pelle lattea popolarono la sua mente spingendolo a strattonare più forte e più veloce l'uccello.

Avrebbe voluto disegnare ognuna di quelle mappe con la punta della lingua. Memorizzare ogni particolare fino ad affondare il naso tra quelle natiche sode e rotonde.

Un forte tremore lo attraversò costringendolo ad appoggiare il palmo aperto contro le mattonelle chiare.

Non sentiva più l'acqua fredda contro la schiena, solo un forte calore che si concentrava alla base della schiena e che chiedeva di poter essere liberato.

Un calore generato da Evan, anche se non ne aveva idea.

Quegli occhi azzurri apparsero nella sua mente velati di piacere e contenere l'orgasmo diventò una battaglia persa.

Si morse l'interno della guancia e serrò le palpebre mentre lunghi schizzi lattiginosi colpivano le piastrelle.

Quella era stata la prima e l'ultima volta in cui si era concesso di fantasticare su Evan e su quello che avrebbe voluto fargli.

Si era fatto un'unica promessa dalla morte dei suoi genitori: non tradire mai la fiducia del suo migliore amico.

E cosa aveva fatto?

Merda!

Deglutì vistosamente ed inspirò dal naso trattenendo il fiato nell'attimo in cui sentì il materasso spostarsi e il corpo di Evan scivolare contro il proprio.

Doveva andarsene prima di fare ancora qualche cazzata.

Poteva ancora scusarsi per quello che era successo la sera prima, ma cedervi nuovamente? A quel punto avrebbe perso ogni pretesa per poterlo fare.

Sentiva il suo corpo protestare mentre l'uccello si tendeva sull'addome riprendendo vita per miracolo.

Perché di quello si trattava. Era venuto talmente tante volte che pensava non avrebbe mai più funzionato a dovere, invece...

Imprecò mentalmente contro se stesso e la sua sessualità consapevole di prendersi per il culo. Non aveva idea di come avrebbe reagito in una situazione simile, perché mai si era concesso di passare la notte con qualcuno o qualcuna.

Era la prima volta e doveva succedere proprio con Evan, esattamente come molte altre cose durante la loro crescita.

Il suo migliore amico era con lui quando aveva scopato per la prima volta; quando aveva preso la prima sbronza, o aveva fumato la prima canna.

Evan faceva parte di lui ed ora...

Serrò gli occhi fino a farli dolere e strinse la mascella incerto su cosa sarebbe successo da questo momento in poi.

Come poteva guardarlo ancora in faccia?

Cristo, si era scopato uno che credeva ancora negli appuntamenti, nel parlare prima di arrivare a farsi tutto quello che il corpo chiedeva; qualcuno che cercava un uomo da amare.

Merda! (Lo aveva già detto?)

Se avesse potuto tornare indietro si sarebbe messo un laccio intorno al cazzo e lo avrebbe stretto fino a strozzarlo pur di impedirsi di fare quello che aveva fatto.

Eppure il calore di Evan...

Incapace di frenarsi tornò con la mente ai ricordi della notte precedente, ai baci intossicanti, al sapore pungente di quel piccolo muscolo pulsante...

Catch the fireWhere stories live. Discover now