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"Ed anche oggi vi auguriamo il buongiorno con questa canzone!"
Apro gli occhi, e mi accorgo anche questa volta di aver dormito con lo stereo della mia camera acceso sul solito canale.
Mi strofino un occhio e, senza neanche badare alla lieve luce che entra dalla finestra della mia camera, guardo l'orario sul mio cellulare sperando che non sia notte.
Sono le 6.30, meglio di niente ma sto iniziando ad odiare questo non riuscire mai a dormire la notte.
Sarà il caldo, la confusione del condominio accanto o la polvere della mia camera ma davvero, sto iniziando ad innervosirmi.
Decido di alzarmi, tanto nonostante la mia stanchezza sono sicura che non dormirò neanche un po'.
Manca una settimana esatta all'inizio della scuola, a dire la verità sono contenta solo perchè, dato il mio essere brava a scuola, almeno con dei voti alti avrò qualche soddisfazione in più.
Ho passato l'estate a mangiare, guardare serie televisive e fare stupidate, quest'anno niente di speciale.
Quindi diciamo che il ritorno a scuola non sará così traumatico, con o senza scuola rimango comunque un essere che non riesce a concludere mai niente di interessante nelle sue giornate.
Dopo aver lasciato che tutti questi pensieri vagassero nella mia mente per qualche minuto, finalmente mi metto in piedi, ma a questo punto tutto si trasforma in un punto interrogativo, perchè neanche stamattina ho qualcosa da fare.
Inizio a ripetere qualcosa in cui avevo delle lacune, preparo la colazione e mi vesto, e si fanno le 8.30.
A questo punto decido di rimettermi a letto, aspettando che le ore passino da sole.
Ho già spento lo stereo da un po', evidentemente era a basso volume ma dopo tutte queste ore non mi andava più quella voce di sottofondo.
Adesso è tutto silenzioso:
le uniche cose che rompono il silenzio sono il rumore delle lancette e il rumore dei miei pensieri, nessuno delle due intende fermarsi.
Tanta è la noia che, per miracolo, finisco per addormentarmi sul serio.

Al mio risveglio sono decisamente più calma e riposata, sono le 11:00 quindi tra un paio d'ore i miei genitori torneranno dal lavoro.
Anche il cielo è più limpido, più azzurro e riesco finalmente a vedere quel piccolo raggio di sole entrare nella mia camera, me ne accorgo dal riflesso sulla scrivania.
A questo punto riaccendo lo stereo, ma questa volta decido di mettere un cd ovvero American Idiot dei miei amatissimi Green Day.
Amo davvero tanto quegli uomini, nonostante la notevole differenza di età li considero come amici o addirittura parte della mia famiglia, in fondo loro e noi fans siamo sempre stati un'unica cosa.
E poi, loro per me ci sono sempre stati dalla prima volta che li ho ascoltati.
Forse sono alcune tra le poche persone con cui riesco ad essere (o almeno provare ad essere) dolce.
Ma in fondo se lo meritano, nelle mie giornate più grige sono stati gli unici ad essere riusiciti ad aprire i muri che avevo costruito intorno a me, e venire a farmi sentire meglio.
Li conosco da un po' di anni, ma mi sono affezionata a loro come si deve solo grazie ad una mia compagna che a furia di farmi sentire le loro canzoni mi fece innamorare di loro.
Senza di loro sarei completamente persa, sono davvero legata a questo gruppo.
Anche la storia che racconta l'album che sto ascoltando mi si addice un po', e questo spiega la pelle d'oca che mi ritrovo dalla prima canzone all'ultima.
Mi si addice fino ad un certo punto.
Il ragazzo irato con il mondo un giorno ha trovato una ragazza di cui si innamorò, ma io non ho ancora trovato nessuno.
Già, detto sinceramente non sono mai stata innamorata...
Chissá com'è, e chissá se prima o poi lo proverò..

Where's your undying love?Where stories live. Discover now