;ninety-three

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«Mi piace abbracciarti», sussurro stringendomi di più su di lui.
Le mia gambe sono avvolte alla sua vita, i bacini attaccati, la mia faccia nell'incavo del suo collo, e con le dita gli accarezzo i capelli lisci ed umidicci.

«A me piace essere abbracciato da te.» ridacchia mandandomi vibrazioni per tutto il petto.

«Ti voglio bene.» sussurro, e lo abbraccio più forte.

«Anche io piccola.» ci guardiamo negli occhi, e voglio baciarlo, ancora, ancora e ancora, e allora lo faccio.

«Io..Mich io ti..» sospiro esasperata «ugh merda, è così difficile.»

«Non dirlo, non dirlo.», digrigna i denti, e allora non lo dico, lo faccio e basta.
Mi sistemo meglio sopra di lui, facendo scontrare i nostri bacini, le bocche non si staccano e i vestiti diventano di troppo e con mosse veloci lui mi sfila la felpa, e io la sua canotta.

Mi sfilo i jeans e lui mi segue, i bacini ancor a premere, le labbra bagnate e i morsi.

Marchia la mia mascella e il collo, e io gemo quando afferra i miei fianchi facendoli scontrare violentemente.
Le sue mani accarezzano le mie spalle, le clavicole e sganciano il reggiseno, afferra il mio seno strizzandolo, e io gemo.

«Mich-» sospiro sul suo collo mordendolo, rompo la sua pelle succhiando, lasciando un segno rosso.

«Mio.», sussurro.

«Tuo.», ribadisce, poi accarezzandomi il ventre mi sfila le mutandine.

Impaziente accarezzo la sua erezione da sopra i suoi boxer e questo scaturisce un forte gemito di piacere da parte sua.

Mi sposta da sopra di lui e si sfila i boxer, finalmente, e posizionandomi sopra di lui mi guarda.
Non chiede il permesso, perché: insomma è Michael, il mio Michael.

Solamente mi guarda, come se dovesse dirmi qualcosa attraverso i suoi occhi bellissimi.

Ci vedo le pietre più preziose, i liquidi più belli e l'oro più introvabile.

Ci vedo tutto l'amore che brucia come lava mentre entra in me con una spinta, e io gemo.

Le mie dita sui suoi bicipiti e le sue mani sul mio collo, mentre io mi muovo sopra di lui.

«Oh-Oh si.», gemo rumorosamente quando preme il pollice sul mio clitoride.

«Come ti faccio sentire principessa?», e ciò mi eccita ancora di più, tanto che stringo gli occhi vedendo bianco, ma li riapro perché non posso perdermi l'immagine celestiale di Michael sotto di me che ansima come una dannato.

«Ti amo, io ti amo.», lo urlo, e poi lo bacio, come se baciarlo e dirlo mentre facciamo l'amore potesse far perdere un po' di valore.
Come se urlandolo si sentisse meno.

«Ti amo.», stringe i miei fianchi, e mi stringo attorno a lui; viene in me e io vengo a mia volta.

E io lo sento chiaro e tondo, lo amo, mi ama, ci amiamo.

SI SCOPA HARD SMUT SMUT SMUT CIAO

Twitter (michael clifford)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora