Capitolo 14-l'appuntamento

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Qualche giorno dopo mi svegliai con una gran voglia di uscire con Taylor, ormai eravamo
una coppia ufficiale ed era ora di festeggiare.
Cioccolatina stava dormendo così ne approfittai per farmi la doccia e prepararle la
colazione.
Mi feci una doccia veloce e scesi in cucina a prepararle i muffin al cioccolato che amava
tanto.
I muffin erano pronti e mentre versavo il succo di frutta nei due bicchieri mi sentì avvolgere
per la vita.
<<Buongiorno amore mio>> disse la voce delicata della mia cioccolatina.
<<Buongiorno sogno della mia vita>> risposi io felice come una pasqua per il solo fatto
che mi avesse chiamato amore mio.
Lei si mise a sedere sullo sgabello vicino al bancone della cucina e io le portai il suo muffin
e il suo succo.
<<Yee, il mio preferito!>> disse addentando il suo muffin.
Io risi dolcemente e mi misi davanti a lei.
<<Che ne pensi di uscire per festeggiare il nostro rapporto?>>
Lei posò lo sguardo nei miei occhi e capii subito a cosa stava pensando.
<<Tranquilla, anche se ci fotograferanno non ti toccherà nessuno finché sarò in vita
chiaro?>>
Lei annuì e decidemmo che saremmo andati al Mille foglie, un ristorante italiano.
La giornata passò velocemente, la sfruttammo per guardare un film abbracciati sul divano.
Arrivate le 6:30 di sera il film era finito e anche i pop corn così ci iniziammo a preparare.
Andai nella mia parte di armadio e vidi l'abito che giorni prima cioccolatina aveva detto di
adorare, lo presi e lo indossai.
Poi entrò lei e frugò nell'armadio disperata in cerca di qualcosa che non fosse una maglia
e pantaloncino.
<<Metti quello>> dissi io indicando un abitino azzurro che non avevo mai notato.
Lei si voltò e notando il vestito che avevo messo iniziò a saltellare.
<<O Mio Dio!!! Ti sta una favola!>> e mi saltò in braccio, io la strinsi annusando tutto il suo
profumo al cioccolato che mi faceva impazzire.
<<Solo per te piccola>>
Lei mi sorrise e prese il vestito che le avevo indicato.
Io uscii dalla stanza per aspettarla in salotto e quando uscì per poco non mi prese un
infarto.
Era una favola, sembrava cenerentola in versione castana.
Il vestito azzurro era leggermente brillantinato sulle maniche chiare e il vestito con
scollatura a cuore scendeva fin sopra al ginocchio con sopra strati di tulle più chiaro
anch'essi brillantinati, i capelli erano sciolti e le cadevano boccolosi fin sotto il seno
dandole un aspetto da principessa.
<<Sei bellissima>> dissi dopo averla fatta diventare rossa per la gran quantità di tempo
passato a fissarla.
<<Grazie>>
La presi sotto braccio e la feci salire in macchina.
Dopo circa una mezz'oretta di strada arrivammo al ristorante, la aiutai a scendere e
entrammo nel locale.
Chiesi un tavolo per due e notai che tutto il ristorante ci fissava, circa la metà era di
ragazze che mi avevano riconosciuto mentre l'altra metà era di ragazzi che guardavano le
gambe della MIA ragazza.
Fortuna che lei era girata verso di me e dietro la finestra perché se avesse visto tutti quegli
occhi su di noi si sarebbe fatta prendere dal panico.
<<Bello il panorama>>
<<Già, ma non quanto te>>
<<Oh, smettila!>>
Le presi la mano e nell'attesa dei primi parlammo di varie cose, ma come previsto un flash
ci sorprese con le mani unite.
Cioccolatina iniziò a dare i numeri ma io la tranquillizzai.
Il resto della cena continuò tranquillamente finché all'uscita dal ristorante un ragazzo sulla
ventina si avvicinò a noi.
<<Ciao bellezza! Io sono Liam>> disse il ragazzo fissando il seno di Taylor.
<<Ehm, ciao>> disse cioccolatina stringendo la mia mano.
<<Cosa vuoi e?>> dissi mettendomi davanti a cioccolatina.
<<Voglio la tua amichetta problemi?>> rispose lui facendo la voce grossa.
<<Si, perché lei non è una mia amichetta è la MIA ragazza!>>
<<O! Ma che paura!>> disse lui spingendomi.
<<Ehi! Ma cerchi guai?>>
<<Ehi amico! Io non cerco guai! Voglio solo scoparmi la ragazza!>>
<<Come ti permetti pezzo di merda!!!>> gli saltai addosso lasciando la mano di Taylor, lo
feci cadere a terra e iniziai a prenderlo a pugni in faccia, lui mi colpì facendomi sanguinare
al labbro ma ero così maledettamente incazzato che non sentii nemmeno il dolore,
continuai a prenderlo a pugni finché non sentii la voce di cioccolatina che mi implorava di
fermarmi.
Alzai il viso e notai che stava piangendo.
<<Thomas! Basta ti prego!>> si mise le mani sugli occhi per non far vedere le lacrime e io
mi alzai lasciando lo stronzo in terra sanguinante, presi le mani di cioccolatina e
togliendole dal suo viso la abbracciai.
<<Scusa piccola, non avrei dovuto farti assistere a questa scena>>
Le asciugai le lacrime e la portai a casa.
<<Ti amo tanto Taylor e nessuno deve permettersi di trattarti come una puttana!>>
<<Anche io ti amo Thommy.>>
<<Perdonami, mi disp...>>
Non riuscì a finire la frase che cioccolatina mi baciò, inizialmente sobbalzai per lo stupore
ma poi ricambiai il bacio desideroso.
Arrivammo a casa e riprendemmo a baciarci, io la presi in braccio e la portai contro il muro
, lo desideravo così tanto, stavo esplodendo di voglia, se non l'avessi penetrata entro
pochi minuti sarei morto!
Mi faceva davvero questo effetto e quel bacio mi stava uccidendo di voglia.

Una Storia Da VipWhere stories live. Discover now