Capitolo 5-Il ricatto

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Ormai Taylor si era trasferita da me perché mi rifiutavo di lasciarla da sola e il
nostro rapporto era di amore e odio perché quando eravamo soli ci trovavamo
bene, quasi come una coppia ma appena si avvicinava ad una finestra si ritrovava
sempre un fotografo che le fa prendere un infarto e ogni volta dobbiamo ri iniziare
da capo.
Volevo tanto capire cos'è che la spaventava dei giornalisti, potevo capire che li
trovasse invadenti ma lei ogni volta che li vedeva si chiudeva in se stessa e non mi
parlava per giorni.
E tutto andò a rotoli quando mi arrivò quella chiamata.
'Pronto?'
'Ciao Thommy! Sono Bella, ti ricordi ancora di me?'
'Bella? Ma...cosa...?'
'Ho visto sul giornale la foto di te e quella bella mora...le hai già detto il tuo piccolo
segreto?'
'No, ma che ti importa?'
'Vediamoci al parco tra un ora e ti spiegherò tutto'
'Io non voglio vederti più!'
'Anche se dico alla tua amica il tuo segreto?'
'Tu non hai prove!'
'Oh, invece si che le ho! E se vieni al parco te le mostro, altrimenti puoi rischiare, fai
come preferisci!'
Neanche il tempo di rispondere che mi chiuse il telefono in faccia.
Dannazione!
Circa un ora più tardi salutai Taylor con una carezza mentre dormiva e le lasciai un
biglietto dove le spiegavo che ero andato a fare una commissione e uscii.
Arrivai al parco e trovai Bella ferma vicino ad un albero con una foto in una mano e
un cellulare nell'altra che si faceva mille selfie, indossava degli abiti aderenti e
aveva un chilo di trucco, i suoi capelli rosso carota erano legati in una treccia.
Mi avvicinai e la rimproverai immediatamente.
<<Cosa vuoi Bella? Ti ho chiesto di non cercarmiavrebbe <<Mi spiace, ma la tua denuncia di stalking è scaduta quindi posso starti vicino,
non sei felice?>> sul suo volto comparve un ghigno che mi metteva i brividi.
<<No per niente.>>
<<Ok, arriviamo al punto...>> si allontanò dall'albero e mise via il telefono, poi si
avvicinò a me con passo da modella e mi prese un lato della maglia tra le mani.
<<...Io ho la foto che racchiude il tuo segreto e posso dirlo alla tua amichetta in
qualunque momento, è questo che vuoi?>>
<<Certo che no!>> mi allontanai per farla smettere di accarezzare il mio petto e mi
sedetti su una panchina, misi i gomiti sulle ginocchia e portai le mani al volto pronto
al peggio.
<<Come pensavo e sai cosa voglio per mantenere il segreto?>>
<<Cosa?>>
<<Voglio che ti rimetti con me e la tua amichetta no potrà farci niente>>
Si avvicinò e si sedette accanto a me.
Non volevo tornare con lei, non volevo stare con nessun altra che non fosse Taylor
ma d'altra parte non potevo neanche permettere che dicesse a cioccolatina il mio
segreto! Avrei dovuto dirglielo io prima o poi ma non finché non avrei trovato il
momento giusto.
Fino ad allora dovevo evitare che Bella facesse la spia e se questo significava
dovermi mettere con lei, avrei dovuto farlo.
<<Allora?>>
Prese a strusciarsi su di me e io sospirai nervoso.
<<Ok...ci sto>>
Mi alzai e tornai accasa arrabbiato come non mai e lasciai Bella sulla panchina a
complimentarsi da sola per la riuscita del suo piano malefico.
Arrivai a casa e Taylor stava ancora riposando, presi il biglietto e lo buttai, mi misi in
pigiama (che poi sarebbe composto da maglia a maniche corte e boxer) e mi
sedetti vicino a Taylor, la guardai dormire per molto tempo (fino a sembrare
inquietante) sembrava così innocente, non riuscivo a capire come una ragazza così
dolce e indifesa potesse nascondere un segreto così pesante da farla fuggire in
ogni momento.
Mentre la guardavo dormire pensavo, pensavo a come sarebbe stata la mia vita
con lei, pensai a quale potesse essere il suo segreto, pensai a come avrebbe reagito alla scoperta del mio e infine pensai a come avrei fatto a stare senza di lei
per tanto tempo e a come avrei fatto a vedere il suo viso triste mentre le dicevo
cose che non avrebbe mai voluto sentirsi dire.

Una Storia Da VipWhere stories live. Discover now