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Mi svegliai che erano le tre del pomeriggio, scesi in salotto per cercare Thomas ma
al suo posto trovai un biglietto.

Sono uscito per una commissione torno presto.
Bacio Thommy.

Leggendo il biglietto sul mio viso spuntò un sorriso involontario, lo rimisi dove lo
avevo trovato e andai in cucina per mangiare un boccone, il mio stomaco implorava
pietà.
Presi un po' di pane e della nutella e mentre mi preparavo per stendere
quest'ultima sul pane mi squillò il cellulare.
Era Rebecca.
Risposi con tristezza perché dovevo abbandonare la mia merenda.
'Ciao Tay!'
In famiglia mi chiamavano tutti così.
'Ciao Becca, come va?'
'Bene e tu?'
'Al solito...'
'Come va con Thomas?'
le avevo parlato giorni prima del mio trasferimento da Thomas e della foto che ci
avevano fatto i giornalisti.
'Bene direi, ma ogni volta che vedo un flash mi richiudo in me stessa'
'Glielo hai detto?'
'No...vorrei...aspettare il momento giusto ecco' balbettai
'Glielo devi dire Tay, non puoi aspettarti che ti stia appresso se non gli dici cosa ti
spaventa! Lui potrebbe aiutarti!'
'Non credo...ho paura della sua reazione Becca!'
'Tay, lo devi superare come ho fatto io! Non puoi restare per sempre attaccata al
passato!'
'Lo so Becca ma non ce la faccio, avevo solo 14 anni maledizione!'
le urlai contro anche se non era colpa sua, lei cercava solo di aiutarmi.
'Lo so e mi dispiace, è stata tutta colpa mia!'
'No Becca, non dire così, non potevi immaginare cosa sarebbe successo!'
'Hai ragione ma avrei dovuto difenderti!'
'Ed è quello che hai fatto.'
'Avrei potuto fare di più'
'Non credo. Comunque...cosa mi racconti?'
'Ehm...niente direi, tutto vecchio'
'E con Francesco come va?'
Francesco era un ragazzo di origine italiana come noi che frequentava da
parecchio tempo, io lo adoravo, lo consideravo quasi come un fratello.
'Bene, sai credo che sia quello giusto'
'Sono felice per te'
'Grazie...e sai chi altro è quello giusto?'
'Come?'
non capivo cosa volesse dire, cioè, quello giusto è uno solo!
'Thomas'
'E???'
quasi gridai, non so perché, del resto chi sono io per decidere con chi deve stare
Thomas è solo che...era per Francesco, certo! Mi dispiaceva per lui, erano così
carini insieme! Certo...era per quello...non perché fossi gelosa di Thomas.
'Si! Thomas! È quello giusto per te! Fidati! È quello che può aiutarti ad affrontare le
tue paure! Devi solo dargliene l'opportunità...parlagli!'
'Ok...lo farò!'
'Bene così'
quelle due parole mi facevano sempre ridere perché mi ricordavano Newt e lei lo
sapeva bene.
'Ciao sorellona'
'Ciao sorellina'
Risi così tanto per quelle uniche due parole che se qualche babbano mi avesse
sentita avrebbe detto: ''Ma cosa ridi? Ha solo detto bene così!'' ma il punto è che
quelle due parole mi riportavano alla mente dei bei ricordi, mi ricordavano di
quando gli psicologi non riuscivano a trovare modi per farmi uscire dalla
depressione e io guardavo Maze Runner, mi ricordavano quando le pronunciava
Newt nei libri e io sorridevo ogni volta e sentirlo dire da Rebecca mi faceva ridere
ancora di più perché sapeva come mi facevano sentire.
Finito di ridere mangiai il mio pane e nutella e mi resi conto di avere un'improvviso
giramento di testa.
Mi misi sul letto e accesi la Tv, al ritorno di Thomas gli avrei detto del mio segreto e
avrei sperato che mi comprendesse e mi aiutasse a superare questo peso come
sosteneva mia sorella.
Poco dopo il mio giramento di testa peggiorò ancora e mi addormentai nuovamente
dove mi ero appisolata quella mattina.

Una Storia Da VipWhere stories live. Discover now