Capitolo 12

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- Sei stata grandissima.- disse orgoglioso Dominic staccandosi da me.
Solo a questo punto mi sono resa conto di aver sparato un Vampiro.
Al improvviso cominciato a sentire un peso sul petto, le mani che sudano e ho la nausea, in poche parole mi sento in colpa...
Ovviamente il senso di colpa non va mai a spasso da solo si fa sempre accompagnare da suoi amici: il dubbio e l'insicurezza.
Ho fatto bene quando ho premuto il grilletto ?
Si, ho salvato la vita di Dominic, ma al prezzo di un'altra...
Anche se era una creatura del demonio, una creatura malvagia con una pietra al posto del cuore.
Ma alla fine chi sono io per giustiziare, sono solo un assassino...
- Ehi... Isa guardami.- la voce del ragazzo aveva un'aria piuttosto preoccupata.
Ma io non riuscivo a farlo, non avevo coraggio di guardarlo dritto nei l'occhi.
Dominic prese la mia mascella con la sua mano, alzandomi delicamente la testa, costringendomi in questo modo a guardarlo.
- Conosco quel sguardo... Ti senti in colpa. È normale dopo la prima volta. Ma pensa che questo Vampiro ha ucciso una decina di persone innocenti, bambini compreso. Grazie a te le loro anime adesso possono finalmente trovare la pace, e in più hai salvato la mia vita. Tuo padre sarebbe orgoglioso di te.-
Le sue parole riescono a farmi sentire un po meglio, forse ha ragione almeno lo spero...
- Grazie Dominic.- erano l'unice parole che mi sono venute in mente.
- Non dicevi prima che avevi fame?-
Non penso che ho ancora voglia di mangiare, ma non voglio che lui si preoccupi per il mio stato d'animo...
- Si, sento che potrei mangiarmi un cavallo intero.-
- Non sarebbe una buona idea, se ti mangi il cavallo dopo dovrai camminare a piedi- disse lui ridendo
- Scemo, il mio era solo un modo di dire che ho tanta fame.-
- Sappi che non mi sono portato dietro un frigo intero.-
Ma quello mi ha preso per un pozzo senza fondo...
- Mi basta un panino.- dissi io cominciando a camminare verso il cavallo seguita da ragazzo.

Una volta arrivati mi sono seduta vicino ad un albero, per potermi appoggiare la schiena. Dopo pochi secondi mi sono resa conto che era lo stesso albero su quale prima si era appoggiato Victor.
Dominic non sa niente del mio inaspettato incontro, forse è meglio che rimane così. Non lo voglio preoccupare ancora di più.
Ragazzo ha deciso di sedersi vicino a me solo che dal l'altro lato del albero.
Una volta seduto mi ha passato il panino che ho finito letteralmente in due morsi.
- Dominic.- dissi io decidendo di spezzare il silenzio.
- Si?- rispose lui
- Prima mi hai detto che era normale che mi sentivo in colpa perché era la mia prima volta, anche tu ti sentivi in colpa ?- chiesi incuriosita.
- In realtà no, non ho sentito i sensi di colpa ma la pura soddisfazione è dolce sapore della vendetta.-
- " Vendetta"?- chiesi io, giradomi dalla sua parte per poter guardarlo negli occhi.
- Si. Quando avevo 14 anni un Vampiro uccise la mia famiglia. Un giorno ho deciso di andare fuori di casa per tagliare la legna, ad un certo punto senti il grido della mia madre provenire dal interno della casa. Non pensandoci due volte ho preso l'ascia e sono corso dentro. Quello che vidi era orribile, il corpo di mio padre in una pozzanghera di sangue e mia madre che veniva divorata da un Vampiro. Non sapevo cosa fare, la rabbia e la fame di vendetta si sono impossessati del mio corpo, e con un solo colpo ho tagliato la testa di quel mostro. Ero felice che l'assassino dei miei genitori ha avuto quello che meritava, ma mi sentivo solo. Alla fine ero solo un bambino che ha visto le persone che gli hanno regalato la vita morire. Piangendo sono corso fuori di casa, correvo e correvo finché per sbaglio non ho sbattuto contro una persona. Pensavo che era un'altro Vampiro e che tra un po' avrei rivisto i miei genitori, ma per fortuna era tuo padre. Gli ho raccontato tutto quello ch'è successo a casa e lui è tornato li con me per seppellire le persone per me care. Mi ha detto che sono stato molto coraggioso e che i miei genitori sono sicuramente orgogliosi di me e che mi guardano da la su. Signor Van Helsing mi ha preso con se e mi ha insegnato tutto quello che doveva sapere un cacciatore. È grazie a lui che sono diventato la persona che sono oggi. A tuo padre devo tutto e mi sono promesso che non mi darò la pace finché non uccido tutti i vampiri, uno dopo l'altro o almeno muoio provandoci....-
Non sapevo cosa dire, solo al pensiero di un bambino che assiste alla morte dei propri genitori mi si spezza il cuore.
- Sai sei la seconda persona che conosce la mia storia, il primo è stato ovviamente tuo padre.-
Sento le lacrime che cominciano ad uscire. Non sapendo cosa fare mi buttai sul ragazzo abbracciandolo con tutte le forze che avevo.
- Oh Dominic, non sai nemmeno quanto mi dispiace.-
- Non devi, non è stata colpa tua.
Sai il passato non mi preoccupa, i danni che doveva fare li ha fatti, mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.-
Sentendo queste parole mi sono staccata da lui e mi sono seduta al suo fianco. Ma come faceva ad essere così forte, devo ammettere che lo ammirò moltissimo per questo.
- Senti che cosa ne pensi se diventiamo una squadra.- gli proposi io.
- Una squadra ? Cosa hai in mente ?- chiese lui incuriosito dalla mia proposta.
- Si, sai come Bonnie e Clyde. Io e te che uccidiamo i vampiri fianco a fianco.-
Il ragazzo si mise a ridere
- Va bene. Come vuoi tu.-
Mi porse la mano e io la stringi.
- Allora da adesso siamo una squadra, io copro il culo a te e tu copri il culo a me.- dissi io sorridendo.
- Mi pare giusto.- conclude lui
Sento che questo è l'inizio di una grande l'amicizia. So di potermi fidare di lui.
Attenti Vampiri perché stimo arrivando e con noi la vostra fine !

La Sposa Del Mostro (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora