La Sposa Del Mostro (In revisione)

Capitolo 11

- Victor -

Dopo tanto tempo i nostri sguardi si sono finalmente incontrati. In realtà sono passate un paio d'ore dal l'ultima volta che l'ho vista sprofondare nel buio delle acque, ma mi sembra che ci sia passato almeno un secolo...
La ragazza non riesce a togliermi l'occhi di dosso, questa cosa mi fa sorridere ancora di più.
Se pensavi piccola che ti avrei lasciato andare così facilmente ti sbagliavi...
Tu sei mia e il tuo posto è vicino a me.
Mi trovo su un albero da pochi metri da lei.... Siamo così vicini ma allo stesso tempo così lontani...
Ti prometto Isa che tra un po staremo di nuovo insieme, ma per adesso ti devo lasciare nelle mani di tuo padre.
Ma non tenere... Tornerò da te.
Pensando questo, sono sparito nell'oscurità della notte.

Appena sono arrivato al castello, ho detto ad una guardia di tenere l'occhio alla casa di Van Helsing, ancora decidono di scappare.
Sto cercando mio padre e lo trovo nella sala da pranzo. È seduto al solito posto, appena mi vede mi fa il cenno di sedermi vicino a lui.
- L'hai trovata?-
Vedo che non vuole perdere tempo e va dritto al punto, questo significa che non è di un buon l'umore.
- Si.- dissi io.
- Allora perché diamine non l'hai riportata qui !?- chiede furioso battendo i pugni sulla tavola.
- Semplicemente perché non mi è sembrato il momento giusto.- risposi con tutta tranquillità.
La nostra conversazione viene interrotta da un cameriere che porta un piatto con coperchio, lo mette d'avanti al padre e alza il coperchio scoprendo un piccolo coniglio bianco che si sta lavando le orecchie. Dopodiché esce dalla stanza.
Conte prende il coniglio nelle mani e comincia ad accarezzarlo.
- Senti, fa come vuoi. Ma hai tre giorni di tempo per portare qui la ragazza. Tra tre giorni si terrà la vostra festa di fidanzamento. Dobbiamo rendere questo fidanzamento ufficiale al più presto possibile. Cosi finalmente non ci sarà più nessuno che potrà fermarci...-
Dicendo questo con una mossa delicata della mano staccò la testa al coniglio è affondò i suoi canini dentro la carne della piccola creatura succhiando il suo sangue.
- Non ti preoccupare Padre, ho tutto sotto controllo.-
- Lo spero per te.... Se no ti uccido con le mie stesse mani.-
Finendo di parlare prese un fazzoletto per pulirsi i resti del sangue che aveva sulle labbra.
Ormai le sue parole non mi facevano ne caldo ne freddo. Non era la prima volta che mi minacciava di morte.
Il rumore della porta fece alzare lo sguardo a tutti e due.
Era la guardia a quale avevo ordinato di osservare la casa dove si trovava la ragazza...
- Principe, Sire.-
-Che notizie mi porti?- chiesi io.
- Van Helsing è partito, lasciando la ragazza a casa.-
- Ha lasciato la ragazza da sola?- si intromette mio padre.
- No Sire, l'ha lasciata con un ragazzo.-
Un ragazzo ?! Non avevo visto nessun ragazzo in questa casa !
Sento la mia rabbia aumentare. Nessun ragazzo si deve avvicinare a lei !
I miei pensieri vengono interrotti dalla risata di mio padre.
- Victor, il nostro caro Van Helsing ci ha reso tutto più facile.
Se adesso ci giochiamo bene la situazione possiamo colpire due piccioni con una fava.-
- Cosa hai in mente ?-
- Osserva e vedrai. Penso che la nostra Isabella verrà da noi con la sua spontanea volontà.-
Dicendo questo si alzò dalla tavola ed esce fuori dalla stanza seguito dalla guardia. Chi sa cosa ha in mente quel vecchio stronzo...
I miei pensieri vanno subito a Isabella che adesso sta da sola con un ragazzo!
Da ora in poi io personalmente devo tenere d'occhio alla mia futura sposa, non posso permettere ad un semplice mortale di toccare la mia proprietà.
Quel ragazzo deve morire e devo essere io ad ucciderlo. Lo aspetta una morte lenta e dolorosa...
Oh sì, già riesco a sentire le sue urla che mi supplicano di ucciderlo subito.
Ho già in mente più di 20 modi per mandarlo al inferno...
Solo al pensiero della sua faccia ricoperta di sangue mi sento molto meglio...

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Un'altro capitolo scritto dal punto di vista di Victor. Spero che vi piaccia. :)
Secondo voi cosa ha in mente Conte Dracula ?