Prologo

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- No, non lo sposerò mai! - grido con tutte le forze che ho dentro, camminando avanti e indietro per il salotto di casa mia, inciampando ogni tanto sul gigantesco tappeto che copre quasi tutta la stanza. Sono furiosa, spaventata e triste allo stesso momento, non posso credere che questa cosa stia capitando per davvero... e perché proprio a me?!

- Tesoro, devi... Sai che non possiamo fare niente. - cerca di calmarmi mia madre. Si alza dal divano sul quale era seduta da prima e viene verso di me. Con le mani mi prende per le spalle costringendomi e mi incita a stare ferma. Alzo la testa per guardarla, probabilmente per l'ultima volta. Lei non sembra affatto triste per quello che mi sta succedendo, anzi sembra molto rilassata.

- Ma deve esistere qualche soluzione - con queste parole cerco di aggrapparmi all'unica cosa che mi può dare coraggio in questa situazione, cioè la speranza. Guardo mia madre dritto negli occhi verdi, il verde è proprio il colore della speranza, la prendo per le mani aspettando qualche risposta positiva ma lei distoglie lo sguardo per guardare altrove, fa un passo indietro mollando le mie mani che rimangono sospese in aria, lasciandomi cadere nel vortice della disperazione.

- Questo è il tuo destino, rassegnati. - risponde lei dandomi le spalle, andando nella stanza accanto. Io la seguo disperata.

- Mamma - la chiamo, lei non si gira.

- Guardami. – la supplico con gli occhi pieni di lacrime, ma niente. Lei resta ferma come una statua di pietra.

- Per favore, guardami. – la imploro mettendomi quasi in ginocchio, ma lei non si sposta nemmeno di un millimetro. Io a questo punto scoppio a piangere.

- No, prima dovete passare sul mio cadavere! – grido scappando nella stanza dove stavamo prima.

- Isabella! - mi chiama andando dietro di me.

- Non lo conosci nemmeno, magari è un bravo ragazzo. - cerca di convincermi ancora.

-Lui non è un ragazzo ma un mostro, una sanguisuga, un dannato Vampiro! – disperata corro verso il tavolino che si trova davanti al divano, prendo il foglio sul quale c'è scritto "Il Contratto" e lo strappo a metà, ma quello come per magia ritorna esattamente come prima. Comincio a gridare, mi metto le mani nei capelli cercando qualche soluzione. Dio, ma perché proprio io?!

- Non possiamo annullare quel ... contratto? - chiedo indicando il foglio che ormai si trova per terra.

-Te lo ripeto per l'ultima volta, non possiamo fare niente. Pensa in modo positivo, lui è un principe, da piccola volevi sempre diventare una principessa. - dice lei alzando il foglio che si trova per terra.

- Mamma spero che tu stia scherzando, ma tu ti senti quando parli!? Non hai ancora capito che preferirei morire che fare quello che mi stai chiedendo. – le rispondo asciugandomi le lacrime con le maniche del vestito celeste che avevo deciso di indossare oggi.

- Secondo il contratto stabilito se la primogenita della famiglia Lee verrà a mancare prima del matrimonio il Principe dovrà annullare il contratto. Ma anche al costo di una vita che non sia quella della sposa ma di un membro della famiglia nominata nel contratto. – si fa sentire una voce femminile da me sconosciuta. Mi giro e vedo una donna bianchissima vestita di nero che entra decisa nella stanza andando verso mia madre.

- Penso che la vita della tua sorellina potrebbe andare bene come risarcimento per il Principe. – spiega la donna con una voce calma e tranquilla.

- Ma tu chi sei? – chiedo curiosa.

- Tranquilla, la mia identità non è nel tuo interesse. Ti devo preparare per il viaggio. - risponde la donna sorridendomi gentilmente, dopodiché prende il contratto dalle mani di mia madre e lo mette in una cartella che aveva portato con sé.

- Quale viaggio? – domando sempre più spaventata.

- Ti devo portare al castello del Principe, e lì che vivrai con lui dopo il matrimonio. - afferma venendo verso la mia direzione.

- Ma voi non avete capito proprio niente. Io non ci vado da nessuna parte! – grido nervosa e scappo via, salgo le scale e corro verso la mia camera, sento i loro passi dietro di me. Appena dentro sbatto la porta e la chiudo a chiave. Non mi prenderanno, non basta che devo sposare un mostro ma devo andare chissà dove, lontano dalla mia famiglia. Non pensandoci due volte apro la finestra, prendo la borsa e dentro ci metto il mio salvadanaio, cellulare e qualche felpa.

- Isabella, apri, sono io! – grida mia madre dall'altra parte del muro battendo le mani sulla porta cercando di entrare con tutte le forze che ha.

Mi avvicino alla finestra, guardo giù. Non so se questa è la migliore soluzione, mi trovo al secondo piano potrei farmi del male.

- Signorina, per favore, il principe la attende. – si fa sentire la donna. Le sue parole mi hanno fatto capire che preferisco tentare di scappare che consegnarmi sul piatto già pronto.

Chiudo gli occhi e salto dalla finestra, sperando che non mi succeda niente di grave, aspettando il momento in quale mi sarei schianta contro la terra per poi scappare il più lontano possibile. Ma stranamente sono atterrata senza alcun danno. Mi sento stringere da due braccia gelide. Apro un occhio e vedo un ragazzo bellissimo, moro con gli occhi blu come l'oceano che mi guarda preoccupato. Mi aggrappo a lui, magari lui è proprio la speranza che cercavo da prima.

- Aiutami, per favore, portami via. – lo supplico piangendo, bagnando con le lacrime la camicia bianca che aveva addosso.

- Shhh.... Sei al sicuro Isabella. Adesso però dormì – cerca di tranquillizzarmi il mio eroe.

- Perché dovrei dormire? – chiedo con sospetto, ma non passano nemmeno pochi secondi che mi sento mancare come se stessi svenendo.

- Oh Principe Victor! Non dovevate scomodarvi, avevo tutto sotto controllo. – In lontananza sento la voce della donna che prima voleva portarmi via.

- Lo vedo... La ragazza si stava per ammazzare. Quando torniamo al palazzo io e te donna facciamo i conti. - ha cominciato a gridare il mio salvatore minacciando la donna vestita di nero, è solo a questo punto ho capito che mi sono fatta consegnare da sola come una stupida.

Mi sento portare via, vorrei scappare ma non riesco a muovermi, ho sonno, tanto sonno.

La Sposa Del Mostro (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora