L'incontro del destino.

29.L'arrivo di Tommy.

Sono passati otto mesi da quando David mi ha chiesto di sposarlo.
Non abbiamo ancora stabilito la data,stiamo aspettando che prima nasca il nostro bambino e poi possiamo sposarci.

David si sta occupando del bar insieme a George,il nuovo ragazzo di Molly.
Molly si sta occupando di me.
Non riuscivo a fare le cose facilmente e mi aiutava la mia bellissima amica.
Jax è partito di nuovo per l'Inghilterra,suo padre sta davvero male. È partito due mesi dopo la grande notizia che io e David ci sposiamo.

Pioveva a dirotto e Molly girava per la stanza ascoltando musica e facendo i servizi.

Come ho detto prima sto all'ottavo mese e la data del parto è vicina.

Non ci credevo ancora,sarò madre. Solo adesso mi accorgo di quanto sono cresciuta,anche se vorrei ritornare bambina.

Indosso una tuta abbastanza larga della madre di Molly quando era incinta.

Sentire la musica e guardare fuori la finestra mentre pioveva era fantastico,tutti i pensieri li concentravo sulla pioggia che cadeva violentemente al suolo,mentre osservavo la fantastica scena bevevo la mia amatissima cioccolata calda.

Sto davvero bene,con un'amica sempre al mio fianco e il mio futuro marito che mi ama e non c'è cosa migliore.
Con loro al mio fianco,sono sicura.

*******
"Ti sei svegliata finalmente dormigliona."sento dire da Molly mentre spalancava la finestra.
"Tenere questo bambino è stancante."mi alzai con l'aiuto di Molly.
"Immagino."disse ridendo.
"Fin quando non sarai incinta anche tu,non lo saprai mai."dissi guardandola.
"Non sarà la fine del mondo."mi guardò.
"Vorrei vedere te."dissi andando verso la cucina,ma mi fermai di colpo.
Gettai un grido e Molly sobbalzò dallo spavento.
"Oh mio dio amica,cosa ti prende?"disse avvicinandosi a me.
"Mi si sono rotte le acque."urlai più forte.
"Stai all'ottavo mese ancora."rispose certa.
La presi per la maglia e gli sussurrai "chiama l'ospedale e fallo venire urgentemente."
Molly prese velocemente il telefono e chiamò.
"Pronto?Pronto soccorso?"disse Molly mentre sudava peggio di me.
"Alla mia amica si sono rotte le acque e non so cosa fare."disse tremando.
"Si,credo di farcela."disse e poi riattaccò.
"Che hanno detto?"buttai un grido.
"Devo metterti in macchina e portarti all'ospedale."disse prendendomi e mi faceva avvicinare piano vicino la macchina e riuscimmo ad arrivare all'ospedale.
Due infermieri mi videro e mi aiutarono a mettermi su un lettino.
"Molly,chiama David."urlai.
"SIII."sentii urlare.

"Dottore mi faccia uscire questo bambino dalla pancia."dissi e poi urlai.
"Si,ma lei ci deve aiutare."disse e in quel momento entrò David.
"Piccola,fai come ti dice il dottore."disse guardandomi preoccupata.
Annuii e gettai un grido.
Mi prese la mano e la strinsi forte.
"Signor Monroe aiuti la signorina a concentrarsi con la respirazione."disse il dottore a David.
"Amore respira ed espira."sembrava molto più preoccupato.
Lo fisso ansiosa.
Sto mettendo al mondo il mio marmocchio,da oggi le cose cambieranno parecchio.
"Vai bene così."disse il dottore.
"Cosa devo fare? Non me ne intendo di queste cose."dissi nervosa.
"Spingere molto forte,se l'aiuta può stringere la mano di suo marito."disse il dottore.
Mi girai verso David e mi fece l'occhiolino,sorrisi e gli strinsi forte una mano non appena sentii un dolore.
"Esciii."pensai spingendo forte.
"Vedo la testa."disse il dottore sorridendo.
"Oh mio dio."dissi felice.
"Stai andando bene piccola,continua così."gli occhi di David erano lucidi.
"Ora devi spingere un pò di più,così finirà subito."mi sorrise il dottore.
"Non ce la faccio."urlo.
"Invece si,sei una ragazza forte Sasha,spingi!"mi incoraggiò il dottore.
Spingo e sento le urla di mio figlio.
"Passatemi quel lenzuolo."disse il dottore ad un'infermiera.
Lo avvolse nel lenzuolo.
"Ecco la tua mamma."disse il dottore porgendomi il mio bambino.
"È bellissimo."dissi a David piangendo.
"Ti chiamerai Tommy."disse David sorridendo e piangendo allo stesso tempo.
"Ora ti porteremo nella tua stanza,starai pochi giorni e poi sarai libera di uscire."disse il dottore.
Poco dopo mi ritrovai sulla barella e il bambino dormiva nell'incubatrice.

Arrivai nella stanza e poco dopo entrarono David,Molly e George.
"Sei stata fantastica piccola."disse David per poi baciarmi.
Sorrisi.
"Amica mia come stai?"chiese preoccupata.
"Sto bene. Voglio solo riposare."dissi per poi socchiudere gli occhi.

Mi svegliai nel bel mezzo della notte e affianco a me c'era David che dormiva.
Mi alzai e andai nella stanza dove stava mio figlio.
"Piccolo mio. Sei davvero bello. E pensare che all'inizio della mia gravidanza non ti volevo. Sono stata così scema! Solo ora mi rendo conto di aver avuto un dono. Buonanotte piccolo mio,ti voglio bene."sorrisi e me ne tornai in stanza.
"Piccola,mi stavo preoccupando. Dove sei stata?"chiese preoccupato.
"Da nostro figlio."dissi per poi sorridere.
"Ti amo."sussurrò e mi baciò.
"Anche io amore."lo abbracciai.

*driiinn*
Mi squillò il cellulare.
"Pronto?"dissi assonnata.
"Sono Jax. Molly mi ha detto che hai partorito. Auguri mamma."disse Jax urlando.
"Grazie mille Jax."sorrisi.
"Dai gli auguri anche al papà."si mise a ridere.
Guardai David che dormiva ancora.
"Glielo dirò."dissi sorridendo.
"Come lo hai chiamato?"chiese.
"Tommy,Tommy Monroe."sorrisi a trentadue denti.
"Bel nome. Sono davvero contento. Ora devo riattaccare. Ci sentiamo presto."disse e riattaccò.

Chi lo avrebbe immaginato due anni e mezzo fa che io avrei avuto una famiglia con il ragazzo che odiavo alle superiori con la sua aria da strafottente che mi ha fatto innamorare? Anzi,credevo che tra noi non durasse. Invece sta durando da due anni e mezzo e durerà per sempre.
Sapere anche che presto lo sposerò mi viene da piangere.
Lo amo davvero tanto. Non vedo l'ora di sposarlo e passare con i miei due uomini le vacanze più belle che ci siano.
Li amo,li amo,li amo. Amo i miei due uomini. Non li lascerò mai.
Non farò lo stesso errore dei miei genitori.
Lo abbraccerò sempre e gli farò capire che se sta al mio fianco,non deve avere paura di niente. Starò sempre io a proteggerlo,

"Ti proteggerò da tutti non temere mai!"sussurrai e poi mi addormentai.