It's your fault!

1K 75 9
                                    

Justin's pov.
Le gemelle si erano abbracciate ed avevano le lacrime agli occhi.
Non mi lasciarono neanche il tempo di chiedere, finche Allison parlò:
"Destiny si è svegliata!"
Rimasi qualche secondo immobile, anche se a me sembrò un'eternità.
Stavo sudando e allo stesso tempo non riuscivo a respirare bene.
"Justin, stai bene?" Si avvicinò Allison.
"..finalmente!" Sospirai chiudendo gli occhi.
In quel momento una lacrima scese e percorse la mia guancia.
"Voi andate, io devo andare a prendere una cosa. Vo chiamo appena sono in ospedale." Dissi dopo essermi asciugato la guancia bagnata.
"Va bene." Risposero all'unisono e uscirono da casa mia.
Presi la giacca, entrai in macchina e partii.
Parcheggiai difronte il primo fioraio che incontrai sulla strada.
Presi un mazzo di gigli, e, dopo aver pagato ciò che avevo comprato, tornai in auto e mi diressi verso l'ospedale.
"Allison, sto parcheggiando."
Chiamai per avvertire che ero arrivato.
"Ok, noi siamo sopra." Rispose.
"L'avete già vista?" Le chiesi tirando il freno a mano.
"No, il dottore è dentro il reparto, insieme al padre di Destiny, per fare gli ultimi controlli."
"Va bene, arrivo subito."
Attaccai ed andrai nell'edificio.
Presi l'ascensore e cliccai il settimo piano.
Questi ospedale era enorme, ci si poteva perdere facilmente.
Avevo in mano quel mazzo di gigli e l'ansia mi stava torturando, il pensiero di poterla finalmente rivedere, mi toglieva l'aria.
L'ascensore si aprì e uscii fuori cercando il reparto.
Davanti la porta non erano arrivati ancora tutti: c'era soltanto le gemelle, Jeremy, ed ora io.
Le sorelle Stone si voltarono e sorrisero per via dei fiori.
Anche Jeremy si accorse della mia presenza e si avvicinò.
Mi guardò, poi mi diede un abbraccio, un forte abbraccio.. come a dire "ce l'ha fatta!"
Eravamo sul punto di piangere tutti e due dalla gioia.
Mi ha fatto bene quel contatto, dopotutto era il mio migliore amico, e penso di non poterne chiedere uno meglio di lui.

"Adesso potete vederla." Annunciò il dottore uscendo dal reparto.

Jeremy's pov.
"Adesso potete vederla."
Stavo tremando.
È stata quasi un mese chiusa qui dentro, senza poter reagire, senza poter fare nulla.
L'avrei riabbracciata e sarei tornato a fare il fratello maggiore, protettivo e geloso di tutto e tutti: questo mi riempiva il cuore di una gioia immensa.
Uscì anche mio padre dal reparto, con gli occhi rossi e lucidi.
"Papà come sta? È apposto? È sempre la stessa Destiny?" Mi fiondai su mio padre, facendo queste domande in maniera molto veloce.
"È sempre la stessa..forse un po' più pallida di prima!" Scherzò.
"Vai a vederla!" Mi incoraggiò dandomi una pacca sulla spalla.

Entrai nel reparto.

Destiny era, ovviamente, stesa sul lettino; aveva le mani conserte sull'addome.
"Destiny.." Corsi verso di lei per abbracciarla.
"Ehi" disse con un filo di voce, attirandomi di più a se.
"Mi sei mancata tanto!" Mi sfogai piangendo sulla sua spalla.
"Anche tu fratellone!" Pronunciò nell'incavo del mio collo.
Sciolsi l'abbraccio e ci asciugammo entrambi le lacrime.
Si mise a ridere.
"Ah..che bello vederti sorridere!" Sospirai.
Lei lo fece ancora una volta.
"Ora puoi tornare a torturarmi!" Scherzò.
"Se ti avessi perso, non lo avrei sopportato..sei la cosa più importante che ho, Destiny!" Dissi.
"Mi fai commuovere così!" Mi rimproverò dandomi un leggero pugno sul petto.
"Non hai idea di quanto io sia felice in questo momento."
"Io sono felice di rivedervi tutti!"
"A proposito, qui c'è anche Justin.." Iniziai
Lei stava in silenzio mentre mi ascoltava.
"È venuto qui ogni giorno, aspettando che ti svegliassi: quel ragazzo è proprio pazzo di te!" Conclusi.
"Si, proprio pazzo." Accennò un sorriso.
Sentimmo bussare.
"Jeremy è ora di lasciare il posto ad un'altro visitatore." Disse mio padre sporgendosi sulla porta.
"Arrivo." Dissi solamente, per poi abbracciare velocemente mia sorella e lasciarle un bacio sulla guancia.
"Torni dopo, vero!" Mi pregò facendo il labbruccio.
"Certo, tu cerca di riposare..e non fare le tue solite cazzate alla Destiny!" Risi.
"Giuro, solennemente, di non avere buone intenzioni!" Recitò e rise con me.
Mi mandò un bacio volante e uscii dal reparto.

Justin's pov.
"Puoi andare, Justin." Mi avvertì Jeremy mentre chiudeva la porta.
Mi alzai dal mio posto e entrai.
Lei era girata dall'altra parte, verso la finestra a guardare non so cosa.
Poi si voltò.
Quegli occhi, che aveva finalmente aperto, mi scrutarono con sguardo serio.
"Ehi" dissi cominciando a camminare verso di lei.
"Ciao" disse con un tono piuttosto basso.
Non so perché ma sentivo un'aria diversa tra di noi.
"Questi sono per te." Le porsi i fiori.
Fece un sorriso, un sorriso che però sembrava forzato.
"Grazie." Disse semplicemente, avvicinandosi i fiori al naso per poterne sentire il profumo.
Mi sedetti ai piedi del letto.
Non parlò più.
Distoglieva lo sguardo e cercava in tutti i modi di non far incontrare i nostri occhi.
Non capivo cosa stesse succedendo.
Mi avvicinai ancora di più a lei.
Le spostai una ciocca di capelli e le accarezzai la guancia sinistra con il pollice.

Continuava a non guardarmi.

Mi sporsi per darle un bacio, ma lei mi bloccò.

"Che succede?" Chiesi ancora più confuso di prima.
"Succede che non vanno così le cose!" Parlò con un tono molto serio.
"Quali cose?"
"Anche tonto sei diventato.."
"Destiny spiegami, perchè io davvero non sto capendo niente!"
Sospirò e dopo qualche secondo si mise a parlare.
"Non puoi fare finta che non sia successo niente, presentarti con un mazzo di fiori e cercare di baciarmi.." Alzò ancora la voce.
"Cosa ho fatto di male in tutto ciò?"
Scosse la testa mordendosi le labbra.
"Ancora non capisci?"
"Cosa devo capire?" Alzai anche io la voce.
"È colpa tua!" Mi pietrificai quando pronunciò quella frase.
"È colpa tua de sono stata investita. È colpa tua se sono rimasta chiusa qui, senza poter fare niente per quasi un mese.. hai idea di come ci si senta a poter sentire tutto quello che succede ma non poter parlare, muoverti..lo sai cosa si prova?" Sputò queste parole, mettendosi seduta.
"Io-"
"Te lo dico io cosa si prova, è orrendo!" Mi interruppe.
"Destiny non avrei mai voluto che tutto questo capitasse, credimi.." Cercai di spiegare.
"Però purtroppo è successo!" Si tirò indietro a peso morto, ritornando appoggiata allo schienale.
"E se mi sono svegliata, è solo perché ai piani alti mi hanno dato un aiuto, e perché non volevano che finisse tutto così..a diciassette anni."
"Non capisco, perché stai dando tutta la colpa a me?" Sbottai alla fine.
"Perché se non ci fosse stata quella litigata quella sera, probabilmente non sarei finita in ospedale!"
"Molte persone non riescono ad uscire dal coma; altre ci riescono e non ricordano come siano finiti qui in ospedale; e altre perdono letteralmente la memoria. Per tua sfortuna ricordo tutto ciò che è successo la sera dell'incidente, ogni singolo particolare!
Pensavi che una volta svegliata tutto si sarebbe sistemato, che sarebbe tornato tutto come prima..che saremmo tornati la coppietta felice che tutti invidiano, eh? "
"Non dire queste cose.." Ribattei facendo 'no' con la testa.
"E cosa dovrei dire? È la verità!" Concluse la frase con un verso quasi beffardo.
Rimasi in silenzio con lo sguardo basso.
"Adesso vai, voglio stare sola. Grazie per i fiori, è stato un bel gesto, ma se pensavi di risolvere tutto così, hai sbagliato, di grosso!" Disse.

Mi alzai dal letto e uscii velocemente dalla stanza, più irritato che mai.

Non mi sarei mai aspettato che andasse così.

ANGOLO AUTRICE:
Scusate l'assenza ma sono a Lecce(davvero molto bella) e nell'hotel non c'era wi-fi e oltretutto avevo finito i GB di internet. (MANNAGGIA A ZIO VOLDY!)
Anyway, sono molto fiera di questo capitolo, l'ho scritto in due ore a bordo piscina! Lol😂
Spero vi sia piaciuto👍🏻
-Mariantonietta💦

Confident ||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora