Reality isn't fairytale.

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Destiny's pov.
5 Novembre.
Caro diario,
Ti ricordi di me? Sono Destiny.
Scusami per tutto questo tempo che hai passato,chiuso dentro il cassetto del mio comodino.
Proverò a farmi perdonare.
Questa è la prima volta che ti scrivo,dopo ben 3 anni.
La prima volta che ti ho scritto è stato a 14 anni,per raccontarti di quel ragazzo che mi piaceva,ti ricordi?
Quello carino si chiamava Austin.
Ti raccontavo sempre tutto ciò che mi diceva,cosa faceva con me e alla fine ci siamo messi insieme.
Dopo la nostra relazione abbiamo mantenuto un legame di amicizia.
Ma non voglio parlare del passato.
In questo momento ho bisogno di sfogarmi,anche se è l'una e mezza di notte.
Oggi ho capito che la realtà non è una favola.
Ne ho lette molte di favole delle principesse,hanno tutte un finale 'felice e contento' ,ma la vita senza complicazioni non è vita.
Sto cercando di parlarti,tirandomene fuori,non voglio far trasparire il mio dolore dalle parole che sto scrivendo,perché ciò che mi è successo oggi,per me,è davvero molto difficile da accettare.

Ma,dovrò imparare a conviverci,dovrò imparare ad andare avanti lo stesso,cercare di pensarci sempre meno.
Mi servirà fare tutto ciò,altrimenti cadrò in depressione,e non c'è niente peggio di questo.
"Destiny pensa che lì c'è qualcuno che ti può aiutare a superare tutto ciò!" Scrissi alzando gli occhi al soffitto.
Tale colpo,subìto oggi,mi rende impossibile dormire.
In ogni caso,il sonno mi verrà comunque.

Ti racconterò la mia giornata.

Mi sono svegliata con la solita acidità di ogni mattina.
Arrivata in cima alle scale,spinsi Jeremy giù e lui cadde come una pera cotta.
"Ma sei pazza?" Mi disse.
"Sei tu che non ti sposti." Mi difesi.
Feci colazione con un bicchiere di latte,scarsamente pieno,e sono risalita in camera mia per prepararmi per scuola.
Indossai una maglietta rossa a maniche corte nonostante fosse Novembre,perché sopra avrei messo una felpa bianca.
Presi degli skinny,anche essi bianchi e le mie vans bordeaux.
Zaino in spalla, e via.
Misi alle orecchie le cuffie,e feci partire la canzone di Sam Smith ' I'm Not The Only One.'
L'autobus,arrivò come sempre in ritardo.
Non ti so spiegare però,il perché Jeremy non fosse con me.
Quando arrivai a scuola,la prima persona che vidi fu Emma.
Mi venne incontro abbracciandomi,ammetto che mi stava quasi per buttare giù a terra.
"Se ti può fare felice,ho fatto lo sgambetto a Linda mentre parlava con Justin,è caduta a terra come niente! È la cosa bella è che non si è nemmeno accorta che sono stata io!" Rise.
"Tu si che sei un'amica!" Risi anche io.
Per fare il simpatico,Harry, venne verso di noi,e mi prese a braccetto imitando me e la mia migliore amica.
"Oh Destiny,perché non parliamo di quanto è meraviglioso Harry?"disse lui scherzoso.
"Ei,anche se non realmente,tu sei mio cognato,falle qualcosa e giuro che ti uccido baby!" Dissi io.
"Tranquilla." Mi disse lui dando un bacio in fronte alla sua fidanzata.
"E poi,non sei così meraviglioso,darling!" Bisbigliai.
"Cosa hai detto." Mi chiese lui.
"No,niente."
Mi allontanai.
Erano la coppia,adolescente,più unita che avessi mai visto.
Non passavano giorni,ore o minuti,che uno dei due non pensasse all'altro.
Mentre ero persa in questi pensieri,non mi accorsi che Cara e Allison si stavano rincorrendo per tutta la scuola,non so per quale motivo.
"Cosa correte,vi possono mettere in punizione!" Fermai Allison mentre Cara era già sparita.
"Hai ragione.." Mi disse.
"Perché state correndo,ha fatto qualcosa?" Le chiesi.
Subito dopo aver pronunciato quelle parole ,ad interromperci fu Jeremy correndo.
"Ei,Destiny anche tu qui?" Domandò.
"Sbaglio o siamo a scuola?"
"Ah,si,hai ragione."
Attese qualche secondo poi disse:"Io scappo da quella parte!"
Corse velocemente verso la porta di ingresso scuola.
"Non è strano Allison?"
"Si! Davvero strano!" "Io scappo da quella parte." Disse anche lei correndo nella stessa direzione di mio fratello.
"Sono tutti strani i miei amici!" Pensai.
Andai in classe.
La prima ora fu quella di storia.
Io e Linda fummo interrogate.
Non ero mai stata più felice di così.
Io presi 8,e lei un bel 6 e mezzo.
"Non si può essere perfetti sempre!" Le sussurrai.
Lei mi fece una faccia disgustata.
"Bella ma tonta!" Disse Emma seduta al banco difronte al mio.
Mi porse un mano dietro e io le diedi il cinque.
A ricreazione andai al mio armadietto per riporre dei libri.
Trovai Justin vicino a me.
"Cosa vuoi?" Gli domandai.
"Che tu mi ascoltassi!" Rispose.
"Non voglio,puoi risparmiare il fiato!"
"Non ti comportare come Linda!" Mi disse.
"Come la tua fidanzata intendi?"
"Lei non è la mia fidanzata.."
"Ma ceerz."
"È la verità,non l'ho mai amata e non penso di farlo,fammi spiegare!"
"Shhhhh." Gli dissi posandogli un dito sulla bocca.
"Tesoro,il silenzio è d'oro." Continuai per poi andarmene.
Durante l'ultima ora,ricevetti una chiamata da mio padre.
"Professoressa,mi stanno chiamando. Posso rispondere? È urgente!" Chiesi alzando la mano.
Mi fece un cenno con la testa in segno di consenso.
Quella prof la adoravo.
Uscii fuori dalla classe.
"Papà,che bello sentirti!"
"Destiny,tesoro mio!"
"Allora,come state tu e mamma?"
"LEI ADESSO STA BENE." Disse sottolineando queste parole.
"Perché è stata male?"
"No,solo un po di vomito. Comunque sarò da voi tra poco."
"Che bellissima notizia papà!"
-
Prima di uscire da scuola si mise a piovere a dirotto.
Così all'improvviso.
Aspettai Jeremy per tornare a casa.
Nel frattempo ricevetti un messaggio da mio padre : "Destiny,non tornerò entro l'orario previsto,farò molto ritardo."
"D'accordo papà,prego perché l'aereo faccia presto ad arrivare!" Scrissi io.
-
Si fecero quasi le 9 di sera.
Mio padre tornò.
"Papà!" Lo salutammo noi figli.
"Mamma dov'è?" Gli domandai.
Non rispose.
"Ci vuoi fare uno scherzo papino?" Disse Jeremy guardando fuori la porta cercando nostra mamma.
"PAPÀ,DOVE È FINITA NOSTRA MAMMA!" Dissi scocciata e arrabbiata.
Non disse niente neanche adesso,ma dopo pochi secondi si mise a piangere.
"Cosa è successo?" Chiesi spaventatissima e piangendo.
Mio padre ansimava,senza rispondermi.
Capii tutto.
"Tu lo sapevi vero?" "E non ci hai detto niente.." Continuai.
"Amore,volevo dirvelo!"
Sentii dietro di me,mio fratello piangere.
"Io me ne vado!" Presi a dire.
"Dove stai andando." Mi domandò mio padre preoccupato con le lacrime agli occhi.
"Lasciami passare!" Lo spinsi.
Vidi mio padre e mio fratello abbracciarsi mentre piangevano come fontane.

Scappai nel bosco.
Fuori pioveva a dirotto. Come se la terra fosse triste che mia madre fosse andata lassù prima del tempo.
Non volevo pensare a niente e a nessuno
Non volevo parlare,sentire,né vedere nessuno.
"Destiny aspetta!" Disse una voce dietro di me.
Era Justin.
Non volevo fermarmi,così corsi più veloce.
Per mia sfortuna,mi raggiunse.
Mi prese da un braccio.
"Lasciami stare,l'ultima persona che voglio vedere in questo momento sei tu!" Mi dimenai piangendo.
"Sono qui per aiutarti!" Disse.
"Aiutarmi a fare cosa? Ho perso mia madre,e..ho perso anche te!"
"Lasciami devo andarmene!" Dissi piangendo.
"No tu non vai da nessuna parte!" Disse Justin con un tono di voce alto.
"Ah no? E chi potrà mai fermarmi?"
Stavo letteralmente bevendo le mie lacrime insieme alla pioggia.
"Guardami!" Disse questo tenendomi il viso fra le mani.
Non volevo guardare quegli occhi.
Respirava profondamente.
"Tu non vai da nessuna parte,perché io senza di te non posso vivere!"
Quando pronunciò quelle parole persi un battito.
Mi baciò.
I nostri vestiti erano bagnatissimi,ma non ci importava.
Quel bacio non so nemmeno spiegarti quando durò.
Non volevo staccarmi da lui: in quel momento le sue labbra erano come droga.
Ci staccammo.
Mi guardò negli occhi.
"Io non ti lascio!" Mi disse.
Mi baciò di nuovo.
Volevo dirgli qualcosa,qualsiasi cosa,ma non riuscivo a parlare.
Lo guardavo e non mi sembrava vero che fosse successo proprio a me.
"Linda mi ha ricattato,se non fossi diventato il suo fidanzato,avrebbe fatto licenziare mio padre dal suo."
"Non mi interessa di quella puttana,la persona che mi può aiutare in questo momento sei tu,insieme ai miei cari!"
"Mi dispiace davvero per ciò che ti è successo. Io ci sono!" Mi disse.
"Lo so."
Ci diedimo un bacio a stampo e ci abbracciammo.
-
Mi riaccompagnò a casa.
"Destiny,amore mio,pensavo non saresti mai più tornata."
Disse mio padre abbracciandomi forte.
"Domani parleremo meglio." Continuò.
Annuii.
Salutai Justin con un bacio sulla guancia e salii subito in camera.
Non cenai.
Stetti in camera.
Mi ricordai di avere un diario segreto,così iniziai a scriverlo,sfogandomi.
"Ecco cosa è successo oggi." Scrissi.
"Non ti dimenticherò mai mamma,grazie per tutto quello che hai fatto per me!"

-Destiny

Angolo Autrice:
Ho dedicato a questo capitolo tutta l'attenzione possibile e immaginabile e spero vi sia piaciuto.
Io sono molto soddisfatta di ciò che ho scritto.
Questa era la complicazione di cui vi parlavo,il perché il papà e la mamma di Destiny piangessero in quel modo.
Alla prossima
-Mariantonietta❤️

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