14 days after.

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ANGOLO AUTRICE:
Hey Girlzzz!
I'm backk againnn!!!😂
Finalmente ho aggiornato e sono contenta di questo capitolo ci ho riflettuto molto, e spero vi piaccia.
Scusate gli orrori!
-Mariantonietta🌴

Justin's pov.
Parcheggiai difronte a un bar.
Entrai e chiesi al barista quasi urlando:
"Un bicchiere di whisky!"
Continuai così per altre otto volte finché non mi feci lasciare l'intera bottiglia.
Sorseggia le ultime gocce che restavano,tossii subito dopo.
La bottiglia era finita e ne ordinai subito un'altra.
Appoggiai quest'ultima alla bocca e bevvi un po del contenuto sentendomi sempre più assente e spensierato.
Non mi ero mai ubriacato così, ma il whisky ha un sapore troppo buono e mi sentivo bene, quasi come stessi sulle nuvole.
Notai nel bar alcune ragazze e mandando giù ancora un po dì whisky cercavo di scrutarle attentamente, malgrado la mia vista non del tutto lucida.
Vestiti troppo corti e tacchi a spillo.
Una di loro si voltò verso di me facendomi l'occhiolino e mordendosi il labbro inferiore.
Capelli castani,occhi neri,aveva un vestito rosso di seta.
Merda.
Assomigliava al vestito che Destiny aveva al nostro primo appuntamento.
Sapevo che non mi sarei mai liberato del dolore che mi opprimeva.
Lei era sempre nei miei pensieri.
Cercai di calmarmi e distolsi lo sguardo continuando a bere.
Ammetto che mi piaceva quando le ragazze mi guardavano, ma solo perché questo faceva diventare Destiny gelosa,molto gelosa.
Quando notava che qualcuna mi squadrava dall'alto in basso,le lanciava uno sguardo assassino e mimava gesti inquietanti.
Mi ha sempre fatto ridere tutto ciò, e la cosa più divertente era che lei negasse il fatto che fosse super gelosa di me.
Ora niente ha più un senso.
Ad un tratto tutti quei pensieri svanirono provocandomi una grande confusione in testa.
Continuai a sorseggiare il contenuto della bottiglia,finché la stessa ragazza che prima mi fece l'occhiolino, si avvicinò sedendosi allo sgabello accanto al mio.
Se prima ho detto che assomigliava a lei, adesso mi correggo: era il clone di Destiny.
"Justin" disse.
"Ciao" continuai i portando alla bocca la bottiglia.
"Perché sei qui tutto solo?" Chiese lei.
Sospirai senza rispondere, per poi sbattere più volte le palpebre.
"Bene, vedo che non sei uno di molte parole.."
"Come fai a sapere il mio nome? Non ti ho mai visto prima.."
"Justin,sono io Destiny.."
L'aria mi si bloccò in petto.
Come cazzo era possibile.
"No no no no, tu eri in ospedale..il dottore,tu,il coma,com-" stavo impazzendo e iniziai a gesticolare.
"Justin,hai bevuto troppo." Disse.
"Tutto ciò non è mai successo. Siamo andati al cinema a vedere un film horror, non ricordi?"
Non risposi.
"Justin,Justin,Justin,Justin!" Ripeteva lei.
Il mio sguardo si perse.
Mi faceva male la testa.
Nascosi la testa tra le braccia,mettendo la testa sul bancone,come si fa a scuola.
Alzai la testa e vidi una figura femminile del tutto diversa da quella che avevo davanti qualche secondo fa.
Era Emma.
"Ehi, ti stavo cercando dappertutto!" Scosse la mia spalla.
"Destiny..era qui. Mi ha detto che- che.." Mi fermai.
"Che..stava, stava bene.." Continuai.
"Justin, Destiny è in ospedale.." Disse non capendo.
"Sei ubriaco." Affermò poco dopo.
Bene.
Sono così rincoglionito che me la sono anche immaginata.
Non riesco a smettere di pensarla.
Avevo davvero bevuto troppo se quella era stata solo un'illusione.
"Devo dirti una cosa su Destiny.." Iniziò con voce rattristita.
"Lei, ecco, il dottore ha detto-" parlò non sapendo da dove cominciare, ma la bloccai.
"Sarà in coma a tempo indeterminato, lo so."
Scostai lo sguardo in cerca della bottiglia.
La spostò in modo che io non potessi prenderla.
La guardai in cagnesco per poi allungare la mano verso il whisky.
Emma tirò mi tirò uno schiaffo sulle dita e ritirai subito la mano.
"Ha detto che sta migliorando." Disse.
"Come ha detto che si sarebbe svegliata!" Mi irrigidii.
"Lasciamo stare, ti riporto a casa."
Mi prese da un braccio e cercò di sostenermi per la schiena.
Finalmente arrivammo fuori.
"Dove sono le chiavi della tua auto?"
Piegai il collo verso destra per indicare la tasca della giacca.
Trovò le chiavi e salimmo in macchina.
Appoggiai la testa contro il finestrino e chiusi gli occhi.
Dopo poco, parcheggiò l'auto.
Aprì la partire dalla sua parte ed uscì.
Girai la testa e dal finestrino notai che quella non era casa mia...
Ma casa di Destiny.
"Che ci facciamo qui!" Urlai per attirata la sua attenzione.
Non volevo entrare lì.
Emma stava parlando al telefono, non mi dava retta.
Mi lamentai per qualche altro secondo, finché dalla porta d'ingresso non uscì Jeremy.
Aprì lo sportello e mi portò dentro.
Mi fece stendere sul divano.
"Io non.." Mi alzi di colpo.
"Penso che vo-" portai entrambe le mani alla bocca.
Emma e Jeremy mi portarono in bagno.
Sentii suonare il campanello.
"Harry è venuto a prendermi. Fammi sapere come sta." Si riferì Emma a Jeremy.
Quando finii, Il mio amico mi diede un bicchiere d'acqua e mi addormentai sul divano per la stanchezza.

Mi svegliai la mattina dopo con un mal di testa allucinante.
Andai a sciacquarmi il viso.
Decisi poi salire al piano di sopra.
Seconda porta a destra.
Aprii la porta che mi rivelò la sua stanza.
Mi guardai intorno.
Sulla scrivania c'era una foto nostra, di cui non conoscevo neanche l'esistenza, che aveva incorniciato.
Eravamo al parco, su una panchina.
Lei aveva le gambe sulle mie e le braccia intorno al mio collo.
Ci stavamo baciando.
E notai un particolare che all'inizio mi era sfuggito: aveva indosso la mia famosa felpa.

In quella foto tutto era così perfetto.

🍃🍃🍃

Due settimane dopo.
Da quella sera sono andato all'ospedale ogni giorno, per controllare lo stato di Destiny.
Andavo a scuola controvoglia e non ascoltavo quasi niente di quello che dicevano i professori.
Restavo sempre chiuso in casa, non uscivo più.
Mia mamma stava iniziando a preoccuparsi seriamente.
Pensava che fossi caduto in depressione, ed ero sicuro di esserne vicino,molto vicino.
Il telefono non lo toccavo da quando è successo tutto.
Non mangiavo neanche più bene: saltavo i pasti e non dormivo.
-
Un pomeriggio mi ritrovai steso sul divano a guardare la televisione.
In realtà non mi interessava quello che stavano trasmettendo, ma era un modo per passare il tempo.
Qualcuno suonò alla mia porta.
Ero troppo pigro per andare ad aprire e lasciai che la persona fuori suonasse il campanello senza sosta,non mi sarei alzato.
Mia mamma, leggermente spazientita, sottolineo leggermente andò ad aprire.
Poi mi lanciò un'occhiata assassina.
Cara e Allison entrarono.
"Vestiti coso e andiamo subito in ospedale!." Disse Cara, con il suo solito tono "delicato".
Mi fecero alzare frettolosamente dal divano.
"Che è successo? Destiny? È successo qualcosa?" Mi preoccupai.
"Jeremy ci ha detto di andare lì, più in fretta che possiamo! Destiny ha dato i primi segni di coscienza" Parlò Allison.
Spalancai gli occhi.
Il mio cuore batteva all'impazzata.
Andai a cambiarmi e quando tornai in salotto Allison aveva appena finito di parlare al telefono.
Le gemelle si erano abbracciate ed avevano le lacrime agli occhi.
Non mi lasciarono neanche il tempo di chiedere, finche Allison parlò:
"Destiny si è svegliata!"

Confident ||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora