Capitolo 5

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Pov Jungkook

Stavo ancora aspettando che Tae uscisse da quella maledetta porta in cui prima era sparito, mi sembrava passata una eternità e mi mancava tanto.

A volte sembravo proprio un bambino a causa della mia gelosia e anche della mia necessità di averlo al mio fianco ma non potevo farne a meno.

Senza di lui mi sembrava tutto nero, come quando ci si ritrova dentro un tunnel senza luci, semplicemente continui a navigare verso una meta che non riesci a vedere.

Improvvisamente sentii uno strano rumore dietro di me poi vidi Taehyung travestito da orsacchiotto che faceva facce buffe.

Lo guardai un istante poi subito scoppiai a ridere come un bambino vedendolo vestito in quel modo assurdo.

Però dovevo ammettere che era troppo carino, sembrava un cucciolo indifeso e mi veniva tanta voglia di coccolarlo.

« Amore ma come ti sei vestito! » dissi continuando a ridere senza riuscire a fermarmi un istante per prendere aria.

« Non ti viene voglia di coccolarmi? » chiese lui facendo il labbruccio e aprendo le braccia.

« Ma ovvio che si orsacchiotto Mio! » risposi correndo da lui e allacciando le braccia intorno alla vita del costume per poi stringerlo fortissimo.

Immediatamente appoggiai il capo sul petto morbido e peloso così da strofinare la mia guancia su di esso.

Avevo le guance completamente arrossate e il cuore che mi batteva a mille nel petto, questo ragazzo era matto e dolce allo stesso tempo, anche per questo lo amavo tanto.

Ma c'erano tante ragioni che mi portavano a provare certi sentimenti nei suoi confronti, forse la sua simpatia o il fatto che riusciva sempre a strapparmi un sorriso.

« Amore ma tu sei tutto scemo! » dissi alzando il capo dal suo petto e scuotendo la testa da un lato all'altro mentre intanto continuavo a ridere.

« No io sono un coccolone » rispose avvicinando il viso al mio come per baciarmi ma in quell'istante uno dei nostri telefoni prese a squillare.

Subito sbuffai e misi una mano in tasca osservando il mio cellulare, mi era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto e così mi staccai da Tae osservando lo schermo.

Mi sembrava una cosa impossibile, come se in questo istante il mondo mi fosse crollato addosso a causa di un numero che neanche conoscevo.

In quel messaggio c'era scritto che non dovevo fidarmi del mio ragazzo perché mi strava tradendo con la persona di cui ero sempre altamente geloso, Jimin.

Sotto quella frase si ritrovava una foto di Taehyung che sfiorava le labbra di Jimin, il mio ragazzo era mezzo nudo con un asciugamano sulla vita mentre l'altro indossava una canottiera tutta stroppiciata.

La cosa non mi sembrava vera e il mio cuore cercava di lottare contro il dolore che stavo provando perché non volevo che le cose si rovinassero di nuovo.

Ma come posso mentire a me stesso quando vedo questa foto?

« Amore ei tutto okay? » chiese Taehyung facendomi tornare alla cruda realtà, quella che faceva male.

Immediatamente posai lo sguardo sul suo viso e i miei occhi subito si riempirono di lacrime come le mie guance.

Sicuramente al momento avevo una espressione delusa e schifata ma non ci potevo fare niente, questo era troppo.

« Mi fai schifo Taehyung » dissi indietreggiando e andando a sbattere varie volte contro alcuni tavoli.

« Amore cosa succede? » chiese di nuovo lui facendo una espressione interrogativa mentre intanto avanzava verso di me.

« Stammi lontano! » gridai tirandogli addosso il mio telefono e scappando fuori da quel locale che ormai mi stava soffocando a causa della poca aria che riuscivo a respirare.

Velocemente uscii fuori sbattendo la porta e iniziai a correre mentre le lacrime continuavano a rigare il mio viso.

Vedere quella immagine, vedere le loro labbra così vicine e vedere anche il mio ragazzo mezzo nudo di fronte a colui che aveva cercato di portarmelo via varie volte mi distruggeva.

Era come avere mille aghi puntati contro al cuore e che ad ogni movimento mi colpivano andando sempre più in profondità causando ferite incancellabili.

Non pensavo di soffrire di nuovo in questo modo anzi pensavo vivamente di poter vivere la mia vita felicemente una volta giunti qui in America.

Invece non era così, tutto stava diventando più complicato e doloroso, così tanto che facevo fatica a respirare.

Ad un certo punto mi fermai vedendo di fronte a me un parco enorme pieno di querce e pini, mi ero perso e di questo ne ero sicuro, ma al momento non m'importava.

Con passo veloce mi avviai verso un piccolo albero di pino e mi misi seduto ai suoi piedi scoppiando a piangere sempre di più.

Non volevo sembrare un bambino agli occhi degli altri ma di certo non potevo nascondere che tutto questo mi faceva male.

Un male che nella mia vita avevo provato poche volte ma purtroppo era così ogni volta che qualcuno a me importante mi distruggeva e non potevo evitare di soffrirci più del solito.

Lentamente mi portai le gambe al petto poi appoggiai il mento sulle mie ginocchia chiudendo gli occhi.

Tutto questo con il passare dei giorni lo avrei dimenticato ma di certo sapevo che il dolore sarebbe rimasto per molto tempo.


Spazio autrice:

Salve!

Ecco il nuovo capitolo!

Spero vi sia piaciuto e se volete lasciate un commento per dirmi cosa ne pensate!

Baci e alla prossima!<3

Don't let me fall 2: Un nuovo viaggio insieme || VkookWhere stories live. Discover now