it's all so beautiful

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E intanto arrivò dicembre. Era davvero passato tanto tempo, e non avevo ancora accennato a nessuno la verità.

Una mattina, in seguito a una serata di festa a casa di Freddie e Roger, mi svegliai con un tremendo mal di testa.
Mi alzai lentamente dal letto per evitare di cadere e mi avviai verso la cucina, iniziando a chiamare i padroni di casa, ma niente.

Così mi diressi in bagno, ma appena mossi leggermente la maniglia, una voce urlò "occupato!"

"Ritenterò dopo allora, scusa Roger" risposi io scherzosa.

Mi diressi in camera (di Freddie) e accertandomi che non ci fosse davvero nessuno a parte Roger in bagno, tirai fuori il mio cellulare e guardando la foto di blocco, mi venne in mente Spencer.

La mia migliore amica, quella che c'era sempre stata. Mi dispiaceva mentirle, ma cos'altro le avrei potuto dire? E poi non penso mi avrebbe creduto. È anche vero però che ci siamo sempre dette tutto (manco fossimo sposate😂), anche le cose di cui ci vergognavamo di più.
Dovevo parlargliene, almeno mi avrebbe dato dei consigli su come dirlo agli altri, e come comportarmi con Freddie. Ma non solo per questi motivi, anche perché...sento che è giusto così.

Stavo per premere il tasto con la cornetta verde, quando però Roger spalancò la porta del bagno con la delicatezza di un orco.
Fui così costretta a mettere via velocemente il telefono.

"Che ci fai qui?" Mi domandò Rog

"Eh?! Cosa? Qui dove? Non sto facendo niente"

"Ah-ah, e allora perché sei seduta sul letto di Fred a fissare la sua camera e le sue foto?" Rispose lui con semplicità ma con il sorriso sulle labbra.

Io non risposi, sapevo che aveva ragione.

"Scherzavo tranquilla so che in fondo in fondo, tra voi due...." disse ancora lasciando la frase in sospeso

"...solo un po' mi dispiace. Cavolo, se non fossi fidanzato...beh sei proprio una bella tipa! Ti andrebbe di uscire qualche volta? Però magari non lo diciamo a Freddie, a volte è davvero geloso..."

"Roger! Ma che stai dicendo? Tu sei fidanzato e io...beh si possiamo uscire tranquillamente come amici. E attento a quello che dici" riposi con tono di rimprovero.

Solo dopo notai che indossava solo un paio di boxer e una canottiera che metteva in risalto il suo fisico. Certo, non avrei mai potuto dire che è un brutto ragazzo, ma di certo non mi ci metterei insieme.

"A proposito del nostro amichetto in comune" disse ad un certo punto

"Freddie mi ha detto che sta sera vuole portarti in un posto e di avvisarti. Sinceramente non so quale sia il posto, ma fossi in te avrei paura. Sai, stiamo parlando di Freddie"
Sussurrò l'ultima frase.

"Uhm...ok...grazie" risposi pensierosa.
Dove mi avrebbe portata? Avrei dovuto avere paura come diceva Roger? Nonostante tutte queste domande che mi potevo ero davvero curiosa e...contenta. già, contenta, felice.

"Comunque oggi pomeriggio ti avviserà di persona" disse infine.

Infatti nel pomeriggio, mentre ero intenta a sistemare casa (se così si può chiamare un'appartamento minuscolo con tre stanze nei dintorni di Trafalgar square), il campanello suonò.

"Chi è?" Chiesi guardando dallo spioncino della porta.

"Indovina" lo riconobbi già dalla voce.

"Mmmh...vediamo...Jimi Hendrix?"

"Risposta errata" mi disse ancora da fuori con un filo di dispiacere per aver sbagliato.

"Non saprei allora..." gli risposi. Poi aprii la porta; non feci in tempo a salutarlo, che mi disse subito:

The miracleWhere stories live. Discover now