Caos

434 67 22
                                    


È un caos che non riesco a controllare.
Un gomitolo che non riesco ad allineare.

Come posso vivere così?
Dicono di trovarmi una bella moglie,
e passare così il mio futuro, divertirmi con i miei bambini,
e non dimenticarmi mai ad ogni risveglio
di amarla, rispettarla, desiderarla,
e ricordarmi poi,
ogni volta che mi stacco da terra,
che si galleggia meglio stando sulla superficie:
E poi perchè scendere nel profondo?
È troppo buio; neanche la luce ha il coraggio,
e poi diciamocelo,
la mia assicurazione -che sia chiaro: io amo, rispetto e desidero-
non copre tutto ciò.

Si, ok, Ma che vita è questa?
pensare, pensare, ragionare.

Ho scelto di riempire le mie settimane di sorsi salati
e sono ora, ogni ora,
più assetato,
più insoddisfatto,
ma bevo,
bevo perchè non so che altro fare,
mi ubriaco, perchè non so che altro fare,
guardo il soffitto e mi chiedo se qualcos'altro, del mio tempo, si può fare.

Prosciugo il mare e penso spesso alle geometria delle onde.
Questo dovrebbe rilassarmi,
ma mi asseta,
e la gola urla pietà,
e le labbra sono morse,
ed è forse per quello che decido di non parlare;
in verità, ci vorrebbe proprio una Coca Cola ghiacciata!

Si, ma che vita è mai questa?
Dimmi!
Come posso rimanere nella mia soffitta,
a bere la mia bibita,
e non pensare se la sovrappopolazione è un problema serio?
Che vita è questa ?

Tortura.
-Il riscaldamento globale sommergerà le città costiere?-
Tortura, vi dico.
-Il capitalismo fallirà mai?
Tortura infinita, credetemi.
-Come distribuire meglio le ricchezze?-

E non posso fare altro che soffocare in quel profondo buio che la mia assicurazione
-che tengo a precisare: amo, rispetto e desidero-
non copre affatto.

E Sartre di certo non mi aiuta:
lui ha le mani attorno il mio collo
e soffoco,
Marx, invece,
comprime il mio petto,
e soffoco.

Dio mio, ma perchè lo fanno?
Perchè scrivono?
Per chi scrivo questo?
Per voi che leggete?!
Ma io non vi conosco,
non so chi siate voi,
non mi interessa come riempite le vostre giornate,
se siete felici o tristi,
appassionati o disillusi;
preferisco di gran lunga le onde del mare
-che ci tengo a precisare: non mi calmano affatto-.

Scrivo per me stesso allora?
ma allora perchè la mia cella non è piena di sonate?

Penso di aver capito: scrivo e cancello,
riscrivo e cancello, per alleggerirmi,
per ordinare il mio gomitolo,
È così!
per poter soffocare,
finalmente,
sorridendo.

Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016Där berättelser lever. Upptäck nu