Del nostro amore

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Non ti volli mai amare come quei pazzi che muoiono di veleno.
Ora sto in un pozzo e penso che io
non sono il tuo Romeo,
tu neppure la mia Giulietta.
In realtà volli un'amore costruito su fondamenta di parsimonia, ricoperto di strati moderazione.
A mò di quei vecchi,
a mò di questi giovani che si annoiano.

Pensavo a un'amore che sia il fuoco lento.
Che accenda le chiacchiere,
mi illumini il viso,
una notte lunga davanti a sè.

Volli che la mia passione andasse altrove, picchiando i cartelli forse, odiando l'asfalto.

Ma a cosa valsero le mie volontà,
a nulla, davvero.

Abbi pietà a giudicarmi, cara.
Che colpa ne ho io se l'irresponsabile -maledetto- diede benzina al mio amato fuoco?
Come prevedere la vampata che ci strina le ciglia, ci sbuccia i gomiti; a te fa arrossare le labbra, a me la fronte.
Ci amiamo, certo.
Mi odi? sicuramente.
Ma sappi che mai ebbi tanta goduria a vedermi fallire, misero.

Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora