8.

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È passata una settimana e manca una settimana al mio compleanno.
Io e Roberto non ci stiamo parlando,ci vediamo ma niente di più. Ha scelto Juliet,anche se sembrava che avesse scelto me.

"Buongiorno."dico scendendo le scale.
"Buongiorno."dice mamma sorridendo.
"Sbaglio o mi hai sorriso?"dico stranita.
"Sei mia figlia,non possiamo stare sempre in guerra."dice prendendo un croissant.
"Okay,cosa devo fare?"dico sedendomi.
"Oh mio dio serena. Ti ho solo sorriso, non è che io voglio che tu debba fare qualcosa. Non voglio continuare a litigare con te."dice per poi dare un morso al croissant.
"Okay okay. Scusami."dico alzando le mani.
"Andiamo a fare un giro?"dice sorridendo.
"Si"dico guardandola in modo strano.
"Non voglio ucciderti."dice arresa.
"Fino a qualche settimana fa era così."dico scherzando.
"Buongiorno."dice George guardandomi male.
"Buongiorno amore."dice mamma baciandolo.
"Serena,ti presento mio figlio Daniel"dice sorridendo.
Il bipolarismo in questa casa regna sovrano.
"Ci siamo già conosciuti."dico sorridendo.
"Quando?"chiede curioso George.
"Venni a casa che ti stavo cercando e stava lei."dice sorridendo.
"Va bene,accomodati pure."dice mamma sorridendo.
Adesso si spiega il suo ottimo umore nei miei confronti.
"Serena e Ed. Da oggi verrà a vivere da noi Daniel."dice guardandomi.
"Non c'è problema"dico sfidandolo.
"Meglio così,anche perché se avevate problemi,lui veniva lo stesso."dice prendendo un croissant.
"Sbaglio o questa è casa nostra?"dico guardandolo male.
"Serena!"mi rimprovera mamma.
"Non ho più fame."dico sbattendo il fazzoletto e andarmene.

"Serena."sento che qualcuno mi chiama,mi giro e vedo Jiuliet che mi sorrideva.
Fantastico,di male in peggio.
"Ehii."sorrido in modo falso.
"Sai che fine ha fatto Roberto?"dice preoccupata.
"Eehmm...non lo vedo da avantieri,ma non ci stiamo parlando tanto."dico grattandomi la testa.
"Da una settimana non si fa vedere,non risponde ai messaggi,alle chiamate idem... Forse mi vuole lasciare."dice piangendo.
Appena la vidi piangere mi sentii in colpa. La causa del suo dolore è causato da me...
"Non lo so,se vuoi ci parlo."dico sorridendo.
"Si,grazie mille."e se ne va piangendo.

"Roberto,oggi vieni a casa mia. Dobbiamo parlare."dico preoccupata.
"Okay."riattacca.
Torno a casa e vedo Daniel che stava sul divano.
"Hei,scusa per prima."dico sedendomi vicino a lui.
"Tranquilla,anche io litigo sempre con mio padre."sorride.
"Allora è lui, pensavo fossi io."dico ridendo.
"Serena dobbiamo parlare."dice George scendendo le scale.
"Certo capo."dico alzandomi e andare verso di lui.
"Devi seguire le regole, altrimenti ti mettiamo in punizione."
"Oh,ma andiamo. Tra una settimana compio 18 anni e diventerò maggiorenne. Non credi di essere un pò iperprotettivo? Mia madre non ha mai dato regole o punizioni, non capisco perché usarle ora."dico arrabbiandomi.
"Appunto,non ha mai protetto la famiglia come doveva fare sei anni fa. Voi questa casa la prendete come un albergo. Uscire e entrare senza autorizzazione."dice versando la vodka nel bicchiere.
"Guarda non voglio sentirti."vado verso l'ascensore e vedo Roberto che stava per entrare.
Lo prendo per il braccio e lo porto con me di nuovo nell'ascensore.
"Hei. Che succede?"dice preoccupato.
"Vuole ancora che quelle stupide regole vengano applicate,altrimenti ci sarà la punizione."dico nervosa.
"Capirà che sei un'adulta."dice accarezzandomi.
"Tra cento anni."dico ridendo e ride anche lui.
"Di cosa volevi parlarmi?"dice diventando serio.
"Di Jiuliet. L'ho incontrata stamani. Non ti stai facendo sentire da una settimana e ha paura che tu la lasci."dico grattandomi le mani.
"Perché ho paura di affrontarla."
"Non sono l'unica che ha paura di affrontare le cose."dico a braccia conserte.
"Hai ragione."dice sorridendo.
"Non lasciarla."dico guardando in basso.
"Come?"dice confuso.
"resta con lei."dico guardandolo negli occhi.
"Mai! Io voglio stare con te. Io amo te."dice prendendo la mia mano.
"Non funzionerà. Lo stesso giorno che ci siamo messi insieme,ci siamo lasciati."dico ridendo.
"Per Jiuliet,ma una volta che la lascerò, tra noi non ci saranno problemi. Fidati."dice sorridendo.
"Come faccio ad avercela con te."dico ridendo.
"Ti amo."dice baciandomi.
"Anche io, ma dobbiamo uscire dall'ascensore."dico ridendo e baciandolo.
"Credo che abbia un guasto."dice bloccando l'ascensore e iniziare a baciarmi con foga.
Iniziammo a fare l'amore nell'ascensore.
"Ti amo."sussurro al suo orecchio.

Entrammo a casa e vidi George che mi aspettava sul divano con mamma.
"Sei in punizione per due settimane."dice con cattiveria.
"Cosa? No."dico gridando.
"Amore,calmati."dice strigendomi la mano.
"Tu vattene."dice George a Roberto.
"Lui non se ne va."dico stringendo di più la sua mano.
"Stiamo in famiglia e dobbiamo risolvere la questione."dice sfidandomi.
"Lui è la mia famiglia. Una famiglia che non ho mai avuto per 18 anni."dico,ma senza accorgermene,mi scende una lacrima.
"Roberto, per favore."dice mia madre alzandosi dal divano.
"Ci vediamo dopo."dice e se ne va.
"Tra una settimana è il mio compleanno."dico guardando male a tutti e due.
"Le regole vanno rispettate."dice George sedendosi.
"E tu sei d'accordo,mamma?"dico nervosa.
Non risponde e guarda in basso.
"Se vivo sotto questo tetto devo rispettare queste regole? Bene, allora me ne vado."dico per poi andare in camera.

Preparavo le valigie e vidi Daniel entrare.
"Prego eh."dico nervosa.
"Scusami,ho visto la porta aperta e tu che facevi le valigie..."dice Daniel sorridendo.
"Me ne vado, perché non voglio avere un padre così e perché non ho intenzione di conoscere te."dico chiudendo la valigia.
"Sembrava il contrario fino a un'ora fa."dice sorpreso.
"Si cambia idea nella vita,non te l'ha mai detto nessuno?"dico per poi uscire dalla stanza e dirigermi all'ascensore.
"Dove vai?"dice mia madre preoccupata.
"via da qui."dico acida.
"Non te ne andare."dice quasi in lacrime.
"Hai scelto quel sotto specie di marito? Io ho scelto di andarmene. Ognuno fa delle scelte sbagliate mamma."dico mettendo le valigie nell'ascensore e entrare dentro.
"Addio."dico prima che l'ascensore si chiudesse.

Senza te non ha senso vivere.Where stories live. Discover now