4.

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"Serena svegliati, qualcuno ti sta aspettando giù."dice Ed cercando di svegliarmi.
"Fammi pensare,mamma?"dico ancora con la testa sul cuscino.
"No,è un ragazzo. Muoviti, vai da lui."dice per poi andarsene.
"Oh...fantastico!"dico alzandomi per poi scendere giù.
"Ciao,tu sei?"dico curiosa.
"Non mi conosci,ma io conosco te."dice sorridendo.
"Si,ma non ti ho chiesto se ti conosco, ti ho chiesto chi sei!"dico acida.
Vedo Ed che mi guarda male e mi fa dei segni come per dire che devo essere più dolce.
"Mi dispiace,forse ho sbagliato a venire"dice guardandomi.
"No,scusami. È il caldo e mi fa diventare come mia madre, scusami davvero"dico sorridendo.
Dopo sento il rumore dell'ascensore e vedo Roberto.
"Ciao"sputa acido Roberto.
"Roberto,che ne dici se andiamo a giocare alla play?"dice Ed un pò ansioso.
"Forse è meglio che io vada, potremmo parlare un'altra volta. Arrivederci"dice il ragazzo per poi andarsene.
"Aspetta,non mi hai detto il tuo nome!"dico gridando.
"Non dovevo venire."dice Roberto.
"Che ci fai qui?"dico girandomi verso di lui.
"Voglio che tu venga a casa mia!"dice dandomi la chiave.
"Non lo faccio di nascosto."dico guardandolo male.
"Voglio solo parlare"dice ridendo.
"Okay."dico acida.
"Aspetta,fammi capire. Tu hai sbagliato ad andartene e tu fai la stronza?"dice sorpreso.
"Io ho sbagliato,lo ammetto. Però dopo che vi ho chiesto scusa ogni volta che parlavo con voi ed era come se parlavo a vuoto,forse era meglio che rimanevo a Los Angeles."dico poggiando la chiave sul tavolo.
"Già,forse era meglio. Chissà, forse dovevamo ancora stare con il pensiero che ti fosse successo qualcosa e che fossi morta."dice incamminandosi vicino all'ascensore.
"Non sono morta,trovate una scusa migliore la prossima volta."dico andando verso di lui e dandogli la chiave.
"Perché mi dai la chiave? Dobbiamo parlare!"dice guardandomi.
"Abbiamo parlato già."dico
"Non volevo parlare di questo"dice ridandomi la chiave per poi andarsene.
"Ed,vuoi venire con me a Los Angeles?"dico sorridendo.
"Tu non puoi andartene di nuovo,lasciare di nuovo la mamma da sola e i tuoi amici. Non ti meravigliare se non vogliono parlarti!"dice sedendosi sul divano.
"Ed, la mamma mi ha sempre lasciata sola, non se n'è mai fregata dei miei problemi. Spiegami perché lo dovrei fare io. Ai miei amici ho chiesto scusa tante volte,non posso andare ancora dietro a loro. Devo crearmi un futuro!"dico per poi andare in camera.

Passano due ore e decido di andare da Roberto, forse non è una buona idea,ma sono curiosa di sapere ciò che vuole dirmi.
Mentre andavo da lui,incontro lo stesso ragazzo di stamani.
"Hei!"dico sorridendo.
"Ciao,tu sei?"dice ridendo.
"Hahaha scusami per stamattina ma sono stressata tantissimo."dico ridendo.
"Tranquilla,l'ho notato."dice sorridendo.
"Allora? Chi sei?"dico curiosa sorridendo.
"Daniel Handson."dice sorridendo.
"Tu sei il figlio di George Handson?"dico sorpresa.
"Si ahahah,volevo conoscere mia sorella!"dice ridendo.
"Oddio,mi dispiace per come mi sono comprata. Mi farò perdonare!"dico ridendo.
"Ne sono sicuro!"dice sorridendo.
"Adesso devo andare, ci vediamo stasera?"dico per poi andare.

Arrivai a casa di Roberto,suonai il campanello e mi aprii.
"Ciao,sei in ritardo."dice acido e sedendosi sul divano.
"Scusa,ma mi sono scontrata con una persona e ho parlato."dico mettendo la borsa sulla scrivania.
"Allora? Che volevi dirmi?"continuo guardando le sue foto che stavano in esposizione.
"Di quella notte!"dice secco.
Qualcosa mi si era bloccato allo stomaco e non riuscivo a parlare. Speravo veramente che questo argomento non l'avremmo mai toccato.
"Allora? Non hai niente da dirmi?"dice venendo verso di me.
"Speravo di non parlare di questo argomento,sinceramente!"dico andando molto più vicino a lui.
"Come pretendi di non parlarne? Non è stata una notte qualsiasi,ma è stata una notte speciale!"dice prendendo la mia mano.
"Sei fidanzato,ricordalo!"dico togliendo la mano dalla sua.
"Lo so,ma voglio sapere da te perché abbiamo fatto tutto quello che è successo"dice cercando la mia mano.
"Non so perché l'abbiamo fatto,ma so che ero innamorata di te."dico facendo cadere una lacrima sul mio viso.
"Lo so questo! Lo ripetevi sempre quella sera mentre..."dice ma viene interrotto da me.
"No,non lo dire!"dico mettendo la mia mano sulla sua bocca e continuando a piangere.
"È stato un errore e non ripeterà più."continuo togliendo la mano dalla sua bocca.
"Ti amavo anche io Serena e speravo che dopo averlo fatto,tra noi ci fosse qualcosa...ma sei sparita!"dice asciugandomi le lacrime.
"Per questo me ne sono andata, non ero capace di affrontare le conseguenze"dico guardando in basso.
"Mi dispiace così tanto."continuo coprendo il mio volto ormai pieno di lacrime.
Senza dire niente mi abbraccia forte e mi sussurra "Ti amavo,ma ti amo ancora"dice per poi staccarsi da me.
"Mi ami?"dico sorpresa.
"Si,ho cercato di dimenticarti,ma non ci sono riuscito."dice sorridendo.
"Mi dispiace,ma partirò per Los Angeles e non partirò mai più."dico prendendo la borsa e aprire la porta.
"Se esci da questa casa, non ti perdonerò mai più."dice acido.
Mi volto verso di lui e sorrido.
"Questo non è amore. Addio Roberto."dico per poi uscire dalla casa sorridendo e piangendo.

Senza te non ha senso vivere.Where stories live. Discover now