Chapter 6.

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Al mio risveglio, ritrovo il mio corpo su un lettino in una stanza completamente bianca e la mia mente decisamente altrove...percepisco alcune voci ma non ne riconosco i proprietari...sono troppo concentrata sulla scena che ha provocato, a quanto pare, il mio svenimento. Le sue labbra erano sulle sue e lei mi guardava così soddisfatta e convinta di se stessa che io non ho saputo resisterle o quanto meno schiaffeggiarla; e mi sono lasciata andare prima ancora che Brian la respingesse...sempre se ne aveva voglia!

Ah, Veronica

Una lacrima piena di odio e di mascara riga il mio viso affranto e tutti sembrano accorgersene perchè cominciano ad incitare il mio risveglio.

Metto a fuoco la vista, e noto che il realtà il bianco non era proprio della della stanza ma di una brochure che avevo puntata in volto... con tutte le mie forze mi metto a sedere sul lettino e Brian mi offre un bicchiere d'acqua.

Lo accetto volentieri ma poi ritraggo la sua mano che cerca di accarezzare la mia guancia

"Mi fai schifo! Come hai potuto illudermi nonostante fossi già impegnato" gli urlo in faccia spingendolo più volte indietro.

Data la tensione che si era creata in quel minuscolo stanzino, la gente che qualche minuto fa mi circondava era uscita dalla porta sul retro del ristorante. Solo ora ricordo di essere al Mc.

Il rumore della porta che sbatte e poi rimbomba nella stanza mi fa sobbalzare.

Cerco di scappare ma lui mi tiene ben salda sul lettino.

"Aspetta Nicole, ti posso spiegare...è lei che si è buttata su di me io non volevo affatto quel bacio ! Come avrei potuto se l'unica che mi attrae sei tu, e soltanto tu!"

"Allora perchè non l'hai respinta? Diamine!" scoppio in una risata isterica accompagnata da una marea di lacrime che nemmeno io sapevo stessero jscendendo così in fretta

non gli do modo di rispondere che subito giungo alla conclusione

"Aspetta hai ragione tu, noi non stiamo insieme, puoi baciare chi vuoi, fare ciò che vuoi, quando vuoi...ma non puoi mai prenderti gioco di me perchè non sai quello di cui sono capace Brian Walker" lo liquido.

"Nicole aspetta hai dimenticato questo" mi avverte mentre raggiungo l'uscita.

Mi volto per scorgere l'oggetto che la mia mante disordinata aveva dimenticato, rovinando il momento di gloria, e d'improvviso le sue labbra si posano sulle mie in un bacio leggero e sincero che però faccio durare pochi secondi, poichè furiosa mi distacco dai lui e rispondo al suo bacio con uno schiaffo così potente che per un istante mi è sorta l'idea di chiedergli perdono.

Scappo di fretta fuori da quel postaccio dall' aria fetida e ritorno nel dormitorio femminile in lacrime e ogni tanto mi voltavo con il timore, o forse la speranza, che lui mi seguisse...

ma in realtà lo avevo lasciato lì da solo. E, nonostante facesse davvero male, speravo vivamente che ci rimanesse per un infinità di tempo.

***

Giunta in camera mia, chiudo la porta alle mie spalle e poggio la schiena sulla porta ormai chiusa, così come era chiusa la porta dei miei sogni e delle mie speranze. Lascio cadere il mio corpo sul pavimento e sospirando guardo in alto per non ritornare a piangere per un qualcosa che, in realtà, era del tutto normale...

e se voleva essere solo gentile e offrirti il pranzo perchè era il tuo primo giorno di scuola?

ci sono una miriade di matricole!

forse gli stavi simpatica... azzarda il mio subconscio

Non credo di essere tanto disperata !

D'impulso tiro un forte calcio alla porta della mia stanza e i miei pensieri vengono interrotti dalla voce di un adorabile ragazza dagli occhi chiari e il sorriso smagliante.

Già. Io Rochelle e Samantha siamo nella stessa stanza del dormitorio e ancora non ho avuto modo di conoscere la mia nuova coinquilina.

"Che succede bellezza?"

Awkward.Where stories live. Discover now