14.

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Tr-trrr Tr-trrr Tr-trrr

Ummm... non ho la forza per aprire gli occhi, ho troppo sonno.
Accidenti ...devo essermi addormentata con il telefono sotto il cuscino, perche sento la mia testa vibrare ; che cosa fastidiosa.
ma chi è che mi chiama alle ... emm... alle?... bhe a qualunque cazzo di ora sia, lo sanno tutti che detesto essere disturbata la mattina, soprattutto di sabato.

Striscio la mano sotto il cuscino ovviamente senza aprire gli occhi ne muovere il resto del corpo; finalmente dopo svariati tentativi riesco a trovare e a prendere il telefono, e lo porto all'orecchio ... "Pronto". Dico con una voce mista di incazzatura mattutina e sonno.
"Ehiii bionda, ci avrei scommesso che stessi dormendo. Anzi in realtà sono sorpresa che tu mi abbia risposto, un tempo avresti staccato in faccia a chiunque avesse osato disturbarti alle dieci di mattina".
"Woow questa vocetta acuta e irritante da troietta la conosco fin troppo bene... come ti vah Bea?". Dico mettendomi appoggiata alla sponda del letto.
Sono un po' sorpresa di sentirla , non ci messaggiavamo più ultimamente, anche se a dirla tutta era lei che mi scriveva di tutti i ragazzi che si faceva e dei problemi che gli causavano, ed io mi fingevo interessata solo perchè non avevo assolutamente nient altro da fare.
"Bene ... ma tu non ti sarai mica dimenticata della tua M.A.S.T ... VEROOO!!". Ora la uccido... perchè cavolo grida sempre in questo modo.
E poi magari mi fossi dimenticata di questi suoi stupidi acronimi, quale mente malata a 18 anni fa ancora certe cose. Ma soprattutto mi chiedo perchè debba dire che è la mia Migliore Amica Socialmente Troia ... ma poi che cazzo significa ??
Mahh , meglio lasciar perdere.
"Gridami un'altra volta così nelle orecchie e ti uccido. Piuttosto che cos'hai di tanto importante da svegliarmi il sabato mattina ??". Dico ormai stufa di girarci in torno.
"Ahh si si giusto... è una vera emergenza".
si certo ... conoscendola sarà la sua solita storiella da una botta e via finita male, o altre stronzate del genere, che comunque ho già sentito mille volte. Però meglio farla contenta o continuerà a rompere in eterno.
"Di che si tratta ??". Dico fingendomi interessata.
"Di tuo fratello, ovvio . Quello stronzo non risponde ai miei messaggi da giorni ormai, fammici parlare; sai quanto detesto essere ignorata così senza ragione".
Eccolo... parlando di una botta e via chi poteva entrere nel discorso meglio di lui, e comunque di ragioni per ignorarti ce ne sono a milioni cara la mia Bea.
"Scusa ma perchè lo chiedi a me, va a parlarci di persona se ci tieni tanto". Dico sospirando e ributtandomi sdraiata, adirata dal fatto che mi abbia svegliato per una questione tanto stupida, e poi non mi va per niente di essere tirata in mezzo a certe cose.

"Non posso, la mia garante mi ha vietato di lasciare New York, non posso muovermi per altri quattro mesi, anche se papà ha mantenuto la storia segreta per far restare la mia immagine di ragazza a modo, devo comunque scontare i domiciliari, che credi. Odio questa stupida cavigliera MI FA UN POLPACCIO ENORMEEE ... e poi ora non posso più fare after come un tempo che questo stupido aggeggio inizia a suonare dopo le otto di sera... CE LE OTTO MA TI RENDI CONTO, MANCO FOSSI CENERENTOLA".
Ma che diavolo dice ... e perchè cavolooo contina ad urlare.
"È mezzanotte".
"MA SE SONO LE DIECI DI MATTINA".
Non ci credo... a volte mi chiedo se lo fa apposta o è davvero cosi stupida.
"Ma sei deficiente! è Cenerentola che rientra a mezzanotte". "COOOSA... cioè quella sguattera pulisci cessi può fare la troietta fino a mezzanotte e io devo tornare a casa per le otto, QUESTA È DAVVERO UN'INGIUSTIZIA".
"Eh già immag... aspetta torna un'ottimo indietro. Perché dovresti lasciare New York se casa mia o meglio quella che era casa mia è nel tuo stesso quartiere?".
"Ma che cosa ci farei a casa tua, mica voglio parlare con tuo padre, IO VOGLIO JAYYY. QUINDI PASSAMELO TI PREGO-OO".

"Con questo intendi che lui è qui??". Dico sorpresa.
"MA CERTO CHE È LÌ, ed è partito da un bel po' ormai. Aspetta ma... perché non lo sapevi?".

Figlio di put...

"Lascia stare Bea, devo andare. Gli dico di chiamarti ... CIAO!".
Dico in modo brusco, e stacco la chiamata ancora prima che possa rispondermi.
Salto giù dal letto e mi fiondo a prendere dei vesti nell'armadio.

Cavolo... non vorrei tornare li, insomma, non dopo quello che è successo l'altra sera dopo la comparsa di Cassie, ma forse Luke ora può aiutarmi . Dopotutto se Jay sta arrivando non verrà quì di sicuro, ma andando per esclusione l'unico altro posto dove potrebbe stare è casa del suo caro amichetto.
Mi vesto più infretta che posso, e corro giù per le scale con ancora le scarpe in mano.
Christian è sul divano, mi guarda in un modo un po' strano, probabilmente perché sono balzata giù come una scimmia, uffa... Per colpa della mia solita pigrizia se faccio qualcosa di così veloce sembro una nevrotica.
"DOVE CREDI DI ANDARE?!".
Dice la fastidiosissima voce da rompiballe di mia madre, che è appena entrata in soggiorno dalla cucina.
Umm... ma perché gridano tutti oggi?
"Pensavo di partire per Amsterdam".
Dico con sarcasmo mentre finisco di allacciati gli anfibi. "A FARE UN GIRO, che domanda idiota!".
Quanto è fastidiosa ...
Mamma mi guarda male ma io esco lo stesso, ormai ha rinunciato a discutere con me; tanto lo sa che non l'ha mai vinta.
Esco dal vialetto in fretta, forse troppo in fretta dato che sbatto addosso a qualcuno.
"SCUSA". Dico correndo dall'altra parte della strada; senza neanche guardare chi ho travolto.
Non sono sicura che vedere Luke così spesso sia un bene, non con i nostri  precedenti, ma ora c'è qualcosa di più importante a cui pensare.
Chissà se Jay ha detto a Luke che sta arrivando.
Noo... impossibile me lo avrebbe detto... insomma sono stata con lui un sacco di tempo da quando sono qui, non credo che vedendomi così triste mi avrebbe lasciata li senza dirmi niente.

Ormai sono difronte a casa sua; salgo sulla veranda, ma prima che possa bussare sento la voce di Luke uscire dalla finestra quasi interamente aperta della cucina.
"Sei qui da quasi cinque giorni ormai... digli la verità o inventati una cazzata, ma parlale.
Sono stufo di inventare palle per te".
Luke sembra piuttosto arrabbiato.
Mi avvicino al bordo della finestra in modo da non farmi vedere; ora posso sentire meglio.
Anche se a pensarci bene ... dovrei farmi i cazzi miei per una volta, ma non ci riesco; è più forte di me.
"Neanche per sogno è meglio che non sappia, o questa volta davvero non me la perdonerà".
Questa voce è molto, forse troppo familiare.
Sento un rumore vicino a me, uno di loro deve aver chiuso la finestra. Ora non li sento più a parlare; ma credo di aver sentito abbastanza.
La mia espressione farebbe capire il mio stato d'animo a chiunque, un sorrisetto così tirato, che grida al mondo《sono una fottuta idiota》.

Quella voce, la conversazione, il ragazzo per strada ieri sera, ora tutto ha un senso; non credevo sarebbe diventato così...

Congratulazioni Luke c'è l'hai fatta ... non sei più il primo nome sulla mia lista degli stronzi, il titolo ti è appena stato soffiato dal mio caro fratellino. Ma non preoccuparti ... sei comunque al secondo posto. Bastardo.



New Bad GirlWhere stories live. Discover now