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Dodici giorni...
Dodici fottutissimi giorni, chiusa in questa casa ad ascoltare musica e a riempire il mio blocco schizzi di bozzetti. Non ho potuto fare altro in questi giorni, la mamma ha avuto un altro dei suoi momenti no, e quando ce li ha è molto meglio stare nelle vicinanze. Anche se per questo ho dovuto perdermi i primi giorni di scuola. Insomma non che sia dispiaciuta per averla saltata, è solo che il mio primo giorno di scuola sarà il settimo per i miei compagni. Non che per loro faccia qualche differenza, dopotutto escludendo dei casi di bocciatura, tra di loro si conoscono tutti, ormai hanno già passato tre anni insieme, non hanno alcun motivo di essere agitati o altre cazzate del genere. Mentre in vece essere sempre quella nuova fa davvero schifo. Per fortuna questa volta non avrò di questi problemi, sono sempre stata una che si adatta in fretta ma a questo punto chissenefrega, adattamento o no, non ha importanza. Non mi devo più preoccupare di fare una buona impressione o di piacere alla gente come le volte scorse. Ora che ci penso però mi accorgo che Chris invece era abbastanza contento di andare a l'asilo... ma forse lo era solo perchè in questo modo avrebbe potuto allontanarsi da casa. Anzi tra poco dovrei andarlo a prendere... dio ti ringrazio. Almeno per una mezz'oretta sarò libera.
È stata l'idea migliore che abbia mai avuto non permettere alla mamma di assumere una tata per badare a Chris. Almeno posso allontanarmi un po' da questa casa, io e lui in questo modo passiamo più tempo insieme e in più se vogliamo sembrare una famiglia comune dobbiamo smettere di avere tate,governanti ed ogni alto aiuto che di solito la gente non ha in casa.

16:10
«Accidenti», dico alzandomi di scatto dal divano e strappandomi le cuffie dalle orecchie, dopo aver visto l'ora sulla schermata del mio iPhone.
«Cavoloo... devo essere li tra quindici minuti.», dico mentre cerco di infilarmi gli anfibi senza cadere. Fortunatamente mi conosco troppo bene da sapere che sarei stata in ritardo e così avevo pensato di vestirmi ancora prima di scendere nel soggiorno. Jeans strappati neri, un top corsetto di pizzo,che lascia la pancia scoperta e un gilet di pelle; questo si che è un look adatto ad una nuova cattiva ragazza. Ed ecco che in neanche due minuti sono pronta e fuori casa.
Okay... visto che ormai sono un paio di giorni che porto e vado a prendere Chris, ho imparato bene la strada, quasi come se la facessi da anni. L'asilo non è molto lontano da qui è una cosa buona almeno posso andarci a piedi esattamente come alla mia scuola, ho controllato con il navigatore del telefono per essere sicura di poterci arrivare senza utilizzare mezzi pubblici. Forse è l'unico vantaggio di vivere in questo quartiere.
Devo ammetterlo è fico girare per queste strade vestita così, e con una colonna sonora come questa... Radioactive degli immagine dragon sparata al massimo nelle orecchie. mi sento troppo la protagonista di the 100 in questo momento, oltretutto anche lei è bionda,ma fa niente.
Svolto l'ultimo angolo che mi separa dalla vista dell'edificio al quale ero diretta. Ma mi blocco immediatamente. «Ma fai sul serio?», dico guardando il cielo, come se qualcuno lassù ce l'avesse con me. La tipa che qualche giorno fa è passata davanti a casa mia adesso è proprio li appoggiata al cancello, tutta intenta anche lei ad ascoltare musica dalle cuffie e a messaggiare con il telefono, mentre tutte le altre persone sono all'interno del cortile ad aspettare che i bambini finalmente escano.
Okay... ce la puoi fare, non dare in escandescenza. Probabilmente neanche si ricorda di te, e poi è troppo impegnata per cagare qualcuno. Quindi non c'è niente di cui preoccuparsi.
Dopo essermi data il mio solito auto-aiuto, avanzo estremamente più tranquilla verso il muretto appena fuori dai cancelli, dentro al cortile ci sono troppe persone e di sicuro non mi vado a mettere vicino alla versione più sportiva di Olivia O'Brien. Quindi mi appoggio a quel muretto posto dalla parte opposta a dove c'è lei. Senza dare nell'occhio la squadro da capo a piedi, madonna quanto mi piace il suo modo di vestire... certo su di me farebbe a dir poco schifo,ma su di lei accidenti è perfetto. Porta le stesse Nike Air Force che aveva la prima volta che l'ho vista, dei pantaloni della tuta grigi, tirati un po' su dal fondo in modo che lascino le caviglie scoperte e sembrino più arricciati sulla parte sotto del ginocchio. In una delle due caviglie porta una cavigliera di pizzo rosso, che è in tinta con lo smalto lucido delle sue curatissime unghie a mandorla. Nella parte superiore porta un top nero,con le maniche a 3/4 che lascia la pancia scoperta da cui si vede chiaramente il piercing che all'ombelico. Oltre al fatto che si vesta da urlo, è anche molto, molto bella. Quei grandi occhi marroni, così concentrati...intenti a leggere ogni parola scritta sullo schermo del suo telefono, sono contornati da una riga abbastanza spessa di eyeliner,che le dà una grande intensità nello sguardo. La sua pelle olivastra è stata scurita dal contouring appena visibile, le labbra carnose tinte dello stesso rosso fuoco delle unghie e della cavigliera, leggermente socchiuse, come se stesse leggendo a bassa voce. Le sopracciglia perfettamente identiche sono dello stesso castano scuro dei suoi lunghi e fluenti capelli. Non mi sorprenderebbe affatto se fosse una di quelle modelle adolescenti, immagino che qui come a Manhattan ne girino parecchie nei dintorni.
Bha...lasciamo perdere che è meglio.
Chiudo gli occhi, concentrandomi sulla musica, aspettando che la campanella suoni, ed i bambini escano.
Qualche istante dopo, mi sento picchiettare sulla spalla, apro gli occhi e velo la brunetta proprio li difronte

New Bad Girlحيث تعيش القصص. اكتشف الآن