I'll take care of you

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Il mio corpo era ingabbiato fra una rigida parete e la morbidezza di un petto che premeva contro il mio. Un forte aroma dalla venatura dolce mi penetrò le narici, ubicandosi meccanicamente nei polmoni.

Percorsi con lo sguardo il braccio di quella figura, raggiungendo in pochi istanti il viso della persona che mi aveva portato in quel punto cieco del locale. Realizzai di non necessitare realmente quel contatto visivo; sapevo chi fosse ancor prima di guardarla negli occhi.

Le iridi di Lauren, nella penombra ed illuminate soltanto da luci fluorescenti, erano stupefacenti.

-C-cosa stai facendo?- boccheggiai, nervosa.

-Hai finito di ignorarmi?- il suo sguardo era ricoperto da un velo di lucidità, dalle sue labbra schiuse potevo fiutare un indistinto odore di alcol. Aveva sicuramente trangugiato un bicchierino di whisky prima dell'esibizione.

Non era brilla, sembrava solamente più rilassata. Rilassata e calda, ogni centimetro della sua pelle a contatto con il mio, bruciava.

-Tu invece hai finito di saltarmi addosso con gli occhi ed interessarti alla mia vita privata per poi andare a letto con la prima persona pronta a scaldarti le lenzuola?- promulgai quelle parole con così tanta rapidità da sentire la gola bruciare.

Tentai, servendomi della trascurabile veemenza che possedevo, di liberare il polso dalla sua stretta, la quale si intensificava, più opponevo resistenza.

Lauren virò la mano libera verso la sua chioma corvina, ne infilò le lunghe dita e tirò indietro le onde diafane. Le sue labbra si stesero in un sorriso divertito ma stanco -sei gelosa- concluse, stampandosi un ghigno beffardo sul volto.

-Lasciami in pace- borbottai, strattonando il polso con tanta forza da riuscire a sbarazzarlo dalla morsa del suo arto.

Le lanciai un ultimo sguardo minatorio, prima di girare i tacchi. Non ebbi nemmeno tempo per avanzare qualche passo, che il mio busto minuto venne risucchiato dal suo braccio.
Il viso di Lauren si immerse completamente nell'incavo del mio collo: la sentii inspirare le fragranze del mio corpo con tanta intensità che il suo torace colmo d'aria pompava contro la mia schiena. Socchiusi gli occhi a quella sensazione. Il suo respiro era pesante ed accaldato, c'era qualcosa che non andava in lei.

Entrambi i palmi delle sue mani si posarono sui miei fianchi e un agile movimento mi fece mulinare verso di lei. Ritrovai le labbra della barista all'altezza dei miei occhi: anch'esse erano più rosee ed aride del solito.

La mano destra di Lauren raggiunse brevemente una tra le mie gote: il suo pollice si posizionò sotto il mento, in modo da spingerlo con una minima forza verso l'alto.

Accadde tutto in un tempo ridotto.

Il suo profumo era sempre più vicino, sempre più forte. Di lì a poco avrei assaporato la morbidezza e il sapore delle sue labbra.
Le iridi verdi scomparvero nel momento in cui serrai le palpebre.

Le gambe si illanguidirono e il cuore cedette: ero così incapace di ribellarmi.

-Camila, Lauren. Occorre personale- la voce di Travis era sempre più vicina. Sussultai a quel richiamo e mi allontanai bruscamente dalla figura di Lauren, la quale compì qualche passo indietro piuttosto sbilenco.

-Lauren, è tutto okay?- dedicai nuovamente la mia attenzione alla barista.

Annuì e successivamente diresse la sua mano verso la fronte, passando a massaggiarne le tempie con i polpastrelli. Le sue gote si tinsero di un intenso borgogna: sembrava di lì a poco andasse a fuoco.

Burlesque Lounge [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora