1-LUCAS

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Lucas si addentrò nel bosco, la neve che cadeva a palate dal cielo, rendendogli difficile vedere qualsiasi cosa. I piedi gli affondavano silenziosi nel manto bianco e al suo fianco Lara ansimava con il fucile in braccio, pronta a colpire il lupo che stavano inseguendo.

Stavano cacciando ormai da ore –gli venne da pensare- e quando finalmente scorse la pelliccia della bestia accelerò il passo, seguito a ruota dalla sua collega.

La coda pelosa sparì dietro una fila d'alberi e lui si affrettò, per poi rimanere basito di fronte a ciò che aveva davanti: si trovava in mezzo ad una radura, completamente innevata, e del lupo che aveva cacciato fino a quel momento non c'era traccia.

Puntò comunque la pistola verso un mucchio di neve e fece fuoco, sicuro che l'ibrido si nascondesse proprio là dietro. Ebbe ragione.

Un fiotto di sangue sgorgò dal mucchio candido e lui si avvicinò, pronto a scavare tra i fiocchi per recuperare il corpo e finire il lavoro, ma quando si inginocchiò le sue mani incontrarono direttamente una folta pelliccia umida di sangue. Spostò lo sguardo più in alto e notò con orrore che quello che aveva colpito non era un cumulo di neve, ma un lupo bianco, dagli occhi così chiari da sembrare fatti di ghiaccio.

Si guardò le mani e ne vide il sangue colare a fiotti mentre il lupo ansimava e lasciava cadere la pesante testa. Una lacrima sfuggì agli occhi d'argento e si trasformò in un minuscolo cristallo che rotolò fra la neve ed andò perduto, mentre le gocce che seguirono divennero sangue puro che macchiò il manto immacolato dell'inverno, impregnando la neve e sciogliendola.

Il lupo lo guardò, gli occhi adesso completamente rossi e grondanti di sangue ed ululò di dolore, mentre lui cercava di coprirsi le orecchie per non udire lo strazio.

Chiuse forte gli occhi e, quando li riaprì, il lupo era sparito ed al suo posto si trovava una ragazza pallida come la neve sotto di lei, morta fra le sue braccia.

"Lucas!" Qualcuno lo stava scuotendo per la spalla. "Lucas!" Ripeté la voce.

Lucas aprì gli occhi di scatto, rendendosi conto solo in quel momento di avere la fronte imperlata di sudore e che le mani di Lara lo stavano scuotendo per svegliarlo. Si tirò su a sedere e si coprì il volto con le mani, desideroso di scacciare dalla mente le immagini orribili che aveva appena visto, senza però riuscirci.

"Che cosa è successo?" Chiese, mentre Lara gli faceva passare un braccio attorno alle spalle.

"Stavi gridando come se ti stessero scuoiando vivo. Ho pensato di svegliarti prima che tu potessi mettere in allarme tutti quanti." Lo prese in giro, accarezzandogli dolcemente la pelle nuda della schiena.

Lucas represse un brivido e si scostò dal tocco dell'amica, non proprio dell'umore adatto per accettare le sue avances.

"Ho avuto un incubo." Disse con voce strozzata, allungandosi per accendere l'abat-jour sul comodino. Spostò lo sguardo sulla sveglia e constatò che erano le cinque del mattino. Troppo presto.

"Sognavi la pasta al tonno di Mae?"

Scherzò Lara, scostandosi e prendendo un pacchetto di sigarette dalla tasca per poi accendersene una mentre si stendeva fra le lenzuola. Lucas cercò di ignorare quella sua fastidiosa abitudine sapendo che dirle di smettere di fumare nel suo letto sarebbe stato inutile.

Lara si concedeva sempre una sigaretta dopo che avevano fatto sesso e lui non protestava più di tanto perché si sentiva in colpa ad usarla così: tutti pensavano che prima o poi sarebbero finiti insieme ma a lui non andava di impegnarsi con nessuna delle cacciatrici.

The last DirewolfWhere stories live. Discover now