~19~

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"Lasciateli andare,vi prego!"
"No,sanno troppe cose."

Queste sono le ultime parole che ricordo di aver sentito.
La testa mi fa davvero male ma riesco ad alzarmi e a vedere dove mi trovo.
Una stanza completamente bianca, sembrano quei posti dove di solito rinchiudono i pazzi.
Riley, Lucas, Maya e Matthew sono ancora a terra.
Ma cosa ci fa Matthew qui?
Riesco ancora a vedere nella mia mente l'immagine di Matthew in piedi, che grida.
Centra qualcosa in tutto questo?
Ora però non sarebbe qui come...Aaliyah.
Cavolo, Aaliyah.

"Ragazzi" inizio ad urlare cercando di svegliarli.

"Vi prego, dobbiamo uscire da qui!"

Tutto inutile.

"Riley!"
Urlo con gioia non appena la vedo aprire gli occhi.

"Che cosa è successo?"
Chiede stordita.

"Non ricordi nulla?"

"Eravamo da Matthew e poi un uomo mi ha fatto svenire."

"Esatto. Ora siamo tutti qui, tranne Aaliyah..."

"Andrà tutto bene."
Dice lei vedendomi preoccupato.

"Se non ci sbrighiamo non andrà bene."

"Forza svegliamo gli altri."
Dice Riley.

Dopo dieci minuti buoni iniziano a riprendersi tutti.
Anche loro sembrano non ricordare quasi nulla.

"Matthew, che ci facevano in casa tua?"
Gli chiedo io, so che lui sa qualcosa.

"Ragazzi io davvero non lo so...ma temo che centri qualcosa con mio padre, anche lui è un uomo potente quanto pericoloso.
Non so come facevano a sapere che eravate in casa mia, e ho paura a scoprirlo.
So solo che inizialmente non volevano far svenire anche me, ma poi ho iniziato ad urlare di lasciarvi andare e sono finito qui anche io."

"Hai visto Aaliyah?"
Chiede Maya precedendomi.

"Si. Anche lei ha iniziato a piangere e ad urlare e credo che sia svenuta anche lei.
Ma se non è qui significa che è con suo zio, e non promette nulla di buono."
Dice Matthew.

"Come facciamo ad uscire da qui?" Dice Lucas.

"Non lo so,questa stanza è così strana...Non c'è nemmeno una porta vera e propria! Si attiverà in qualche modo."
Dico io guardandomi attorno.

"Cosa vogliono farci?"
Chiede Maya.

"Non lo so...Ma ieri ho sentito dire da qualcuno che sappiamo troppe cose. Forse lo zio ha scoperto che noi sappiamo tutto sull'omicidio dei Mendes.
Ma come ha saputo tutto?"
Dico io.

"Aaliyah."
Sputa Riley fredda.

"No. Ne sono sicuro.
Anche lei sembrava sorpresa e spaventata da quella irruzione dello zio."
Dico io.

'Finalmente' sentiamo dei passi, la stanza si apre rivelando due uomini vestiti di nero.
Non parlano, semplicemente ci strattonano via.

"Dove ci state portando?"
Urlo io, ma non ottengo risposta.

Dopo trascinamenti, calci e urla, arriviamo davanti a quello che dovrebbe essere un ufficio.

"Fateli entrare"
Dice una voce dall'interno.

La porta viene aperta e una Aaliyah legata e uno zio bastardo compaiono davanti ai miei occhi.
Preferivo la stanza bianca dei pazzi senza porta.

I due uomini che ci hanno portato qui, ci spingono a terra violentemente richiudendo subito la porta.

"Lasciala andare!"
Urlo, ma non ottengo risposta.

"Cosa volete da noi?"
Dice Maya.

"Ragazzi cari, non voglio assolutamente nulla da voi."
Dice lo zio di Aaliyah.

"Cosa ci facciamo qui?"
Urlo io.

"Tenetelo a bada."
Dice, e uno dei due uomini mi lega le mani dietro la schiena.

"Il mio nome è Daniel Mendes.
Voi sapete chi sono io?"

Annuisco solo io, finalmente questo tizio ha un nome.

"E chi sarei prego?"

"Un lurido assassino."
Sputo io.

"Jacob!" Mi richiama Riley.

"La tua definizione mi commuove."
Dice facendo finta di togliersi una lacrima.

"Bene veniamo al sodo.
Voi piccoli mocciosi sapete troppe cose."
Dice Daniel.

"E tu come fai a saperlo?"
Domanda Maya.

Daniel fa una risata amara girando il capo verso Aaliyah, che inizia a scuotere velocemente il capo, come a negare ciò che dice.

"Non è stata lei, io le credo!"
Dico per convincere me stesso.

"Spesso sono le persone di cui ti fidi di più a pugnalarti."
Dice con aria triste guardandomi, e incontro per la prima volta un paio di occhi color ghiaccio, capaci di incantare chiunque.
Peccato che appartengano ad una persona del genere.

"Aaliyah è vero?"
Chiedo io.

In risposta ottengo il silenzio e Aaliyah abbassa la testa.

"Chi tace acconsente."
Dice Daniel.

"Ora,non so ancora cosa farmene di voi marmocchi.
Per ora tornate in gatta buia."

I due uomini ci trascinano in una cantina buia.
I miei amici urlano e cercano di dimenarsi, io riesco solo a guardare Aaliyah con sdegno, mi fidavo di lei.

Ci legano il polso ad una catena attaccata al muro.
Siamo tutti legati come animali e siamo ognuno distante dall'altro.

Approfitto del buio e della lontananza per far scorrere le mie lacrime silenziose.
Non piango per la paura o per la tristezza.
Piango per rabbia, piango per delusione e per rimpianto.
Sono arrabbiato, deluso e rimpiango di essermi fidato di una persona in questo modo.

My SuperheroTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon