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Finalmente il primo giorno di scuola termina e io e Riley siamo costretti a tornare a casa a piedi, mentre Maya ha la fortuna di avere un fratello con il motorino.

"Riley?" La chiamo mentre camminiamo.

"Dimmi." dice lei.

"Mi dici perché dovrei stare lontano da Aaliyah?"

"Ancora? Mi avrai fatto questa domanda un milione di volte." Dice lei sbuffando.

"Si e non ho mai avuto una risposta." Dico.

"É inutile, non te lo dico."

"Bene me lo farò dire da qualcun altro." Dico guardandola.

"nessuno te lo dirà mai, nessuno parla più di quella storia da quando..."
Dice lei fermandosi.

"Da quando?" Cerco di farla continuare.

"Niente."

"C'è una storia dietro a tutto questo?"
Chiedo io.

"Si ma basta, cambiamo argomento." Dice lei.

"D'accordo...ma sappi che ti assillerò fino a quando non impazzirai."
Dico io.

"Mi stai già facendo impazzire." Dice lei ridacchiando.

"Perfetto!" Ridacchio io.

Arrivato a casa un buonissimo profumo di pizza mi accoglie.

"Ciao mamma" la saluto entrando in cucina.

"Tesoro com'è andata?"
chiede mentre prepara la tavola.

"Benissimo direi! E a te il colloquio?"

"Alla grande! Sono riuscita a riprendere il lavoro di infermiera anche in questa città."
Dice lei entusiasta.

"Oh e quando inizi?" chiedo.

"Domani!"

"Grande! papà ha chiamato? "
Chiedo e lei mi sorride dispiaciuta.

" no...forse é impegnato, vedrai che ti chiamerà." dice vedendo il mio sguardo deluso.

"Certo...mangiamo?"
Cerco di cambiare argomento.
"Oh si buon appetito!"

Finisco in fretta e salgo in camera mia per studiare, anche se sono solo al primo giorno di scuola ho già dei compiti da fare.

Apro il diario e noto con tristezza che ho da fare solo matematica, la materia di cui non ho mai capito niente.
Non mi resta che provarci.

Ma dopo un'ora passata a provare tutti gli esercizi assegnati, realizzo che non me ne viene uno.
Non mi resta che chiamare la mia amata vicina.
Ma non dal telefono come le persone normali, dalla finestra che affaccia proprio sulla sua camera.
Così mi affaccio alla finestra e inizio ad urlare.

"Riley!!!"
Nessuna risposta.

"Riley!"
Ancora niente.

Ci vorrà piu tempo del previsto.
Mentre continuo ad urlare, noto una ragazza che passa per il nostro quartiere che mi vede gridare.
Con stupore noto che si tratta proprio di Aaliyah che cammina senza meta con le cuffie.
Mi fissa per un attimo e i nostri sguardi si incrociano per un secondo ,dopo entrambi distogliamo lo sguardo e lei scompare.

Nello stesso momento compare Riley che per fortuna mi ha sentito.

Sale a casa mia e mi aiuta con la matematica, e devo dire che grazie a lei ci ho capito qualcosa.
Verso le cinque finalmente terminiamo.

"Jacob io devo andare, é stato un piacere aiutarti." Dice lei alzandosi.

"Dove vai?" Chiedo.

"Oh devo incontrarmi con Maya e altri amici di classe in un posto...vuoi venire?"

"certo!" Rispondo.

"Mamma posso uscire con Riley?"
Chiedo scendendo le scale seguito da Riley.

"Certo, dove andate di bello?" Mi chiede.

"Non so in giro" rispondo.

"D'accordo sta attento, ci vediamo più tardi." Dice lei.

"A dopo" dico ed usciamo di casa.

"Allora dove mi porti?" Le chiedo uscendo di casa.

"Questa é una sorpresa!" Dice lei.

"Dai fai sempre la misteriosa tu, u indizio?" Dico implorandola. Lei sembra pensarci su.

"È un posto molto speciale per me e i miei amici , ci andiamo da quando siamo bambini."
dice lei.

"Capito ma, questi tuoi amici che stanno in classe nostra...chi sono? Cioè non ricordo di averli conosciuti."

"Si perché giá da prima del tuo arrivo erano fuori città, sono tornati ieri sera tardi e non sono venuti a scuola...così ci incontriamo ora anche per salutarci, non li vedo da due settimane." Dice.

"Oh, dove sono stati?"

"A Barcellona" dice lei.

"Deve essere un posto magnifico."

"Giá" dice lei.

"siamo arrivati!" Mi dice fermandosi.
Siamo arrivati, senza che me ne accorgessi, in un posto molto buio.
Davanti a noi c'è un piccolo edificio blu, ma non riesco a capire cosa sia per la poca luce del quartiere disabitato. Riesco solo a vedere che é molto vecchio e totalmente abbandonato.

"Allora entriamo? Ci stanno aspettando." Mi dice lei con aria maliziosa.

"D'accordo" dico un pó insicuro.

Entriamo nell'edificio e ci sono delle scale, un ascensore e un cartello con scritto: Benvenuti.

Prendiamo l'ascensore che porta fino al terzo piano, noi usciamo al secondo e vedo tantissimi ragazzi della nostra età, che cantano, ballano, suonano, recitano e si divertono.
Ci sono tante stanze tutte colorate da cui proviene tanta musica ed allegria.
Non riesco a capire cosa sia.
Maya e due ragazzi si avvicinano a noi sorridendo.

"Ehi tu devi essere Jacob."
Mi chiede uno dei due ragazzi, è molto alto, biondo e ha gli occhi azzurri.

"Sì piacere." dico porgendogli la mano.

"Il piacere é tutto mio, io sono Lucas" dice stringendomi la mano.

"E io sono Matthew" mi dice l'altro ragazzo, piú basso dell'altro, castano e con occhi marroni.

"Allora Jacob, benvenuto nella
'Secret Art School.' "
Dice Maya.

"E cos'è? " chiedo io.

"Una scuola d'arte segreta!"
Urlano tutti e quattro insieme.

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